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Dipendente Italiano di azienda Tunisina - info per contributi

Buonasera a tutti, sono una novella di questo Forum.
Sono attualmente dipendente a tempo indeterminato di un'azienda italiana la quale nel giro di 1 mese mi licenzierà (con tanto di liquidazione, ecc ecc) per riassumermi in Tunisia. La mia mansione sarà la medesima di adesso e continuerà a svolgersi in Italia. Sostanzialmente, a livello di lavoro giornaliero, non mi cambierà niente!
Il problema sorge per tutti gli annessi e connessi che io chiamo "conseguenze fiscali".
Io non sono ferrata in questo argomento. Non so quali leggi vigono in Tunisia nè cosa questo comporta a livello fiscale Italiano. Sono a conoscenza del fatto che in Tunisia non ci sono ferie, non ci sono permessi, non c'è tredicesima, quattordicesima e non c'è TFR.Pertanto mi è stato offerto niente di meno e niente di più del mio attuale stipendio maggiorato di tredicesima/quattordicesima e TFR, che mi verranno "spalmati" sulle buste mensili.
Io però credo che con questa situazione io vada a perdere parecchi soldi rispetto a quelli che avrei guadagnato standomene in Italia. Prima di tutto perchè alla fine dell'anno dovrò pagare le tasse allo stato Italiano per il reddito percepito in Tunisia (giusto?), poi per la pensione, per la copertuta INPS, ecc ecc...
So che gli anni di lavoro che posso esercitare in Tunisia potranno poi essere cumulati con quelli lavorati in Italia...è vero? E se si, come? Solo a livello "di tempo" o anche a livello contributivo? come si copre questo "gap"? Devo pagare io la differenza? Secondo voi devo richiedere una assicurazione sanitaria a parte?Come funziona la maternità? chi copre i periodi di malattia? E chi copre i periodi di malattia che magari potrò avere e che potranno essere superiori anche ad una/due settimane? E per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi dei prossimi anni come funziona? io attualmente faccio il 730 perchè oltre alle varie spese sanitarie che posso avere, ho gli interessi passivi sul mutuo (avendo comprato casa un anno e mezzo fa), la detrazione per le spese di ristrutturazione, ecc ecc...tutte queste spese che DEVO tassativamente portare in detrazione almeno per i prossimi 7 anni, potrò continuare a scaricarle? Oppure no, perchè avendo reddito Tunisino lo Stato Italiano non mi riconosce niente?
Vi chiedo perdono se mi sono dilungata ma credetemi...ho una situazione davvero non piacevole che devo cercare di risolvere in brevissimo tempo e nel migliore dei modi...per me in primis.
Grazie in anticipo a chi saprà e vorrà aiutarmi a capirci qualcosa in più e a sottopormi quesiti affinchè riesca ad avere un quadro ben delineato del futuro che mi aspetta.
 
Buonasera a tutti, sono una novella di questo Forum.
Sono attualmente dipendente a tempo indeterminato di un'azienda italiana la quale nel giro di 1 mese mi licenzierà (con tanto di liquidazione, ecc ecc) per riassumermi in Tunisia. La mia mansione sarà la medesima di adesso e continuerà a svolgersi in Italia. Sostanzialmente, a livello di lavoro giornaliero, non mi cambierà niente!
Il problema sorge per tutti gli annessi e connessi che io chiamo "conseguenze fiscali".
Io non sono ferrata in questo argomento. Non so quali leggi vigono in Tunisia nè cosa questo comporta a livello fiscale Italiano. Sono a conoscenza del fatto che in Tunisia non ci sono ferie, non ci sono permessi, non c'è tredicesima, quattordicesima e non c'è TFR.Pertanto mi è stato offerto niente di meno e niente di più del mio attuale stipendio maggiorato di tredicesima/quattordicesima e TFR, che mi verranno "spalmati" sulle buste mensili.
Io però credo che con questa situazione io vada a perdere parecchi soldi rispetto a quelli che avrei guadagnato standomene in Italia. Prima di tutto perchè alla fine dell'anno dovrò pagare le tasse allo stato Italiano per il reddito percepito in Tunisia (giusto?), poi per la pensione, per la copertuta INPS, ecc ecc...
So che gli anni di lavoro che posso esercitare in Tunisia potranno poi essere cumulati con quelli lavorati in Italia...è vero? E se si, come? Solo a livello "di tempo" o anche a livello contributivo? come si copre questo "gap"? Devo pagare io la differenza? Secondo voi devo richiedere una assicurazione sanitaria a parte?Come funziona la maternità? chi copre i periodi di malattia? E chi copre i periodi di malattia che magari potrò avere e che potranno essere superiori anche ad una/due settimane? E per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi dei prossimi anni come funziona? io attualmente faccio il 730 perchè oltre alle varie spese sanitarie che posso avere, ho gli interessi passivi sul mutuo (avendo comprato casa un anno e mezzo fa), la detrazione per le spese di ristrutturazione, ecc ecc...tutte queste spese che DEVO tassativamente portare in detrazione almeno per i prossimi 7 anni, potrò continuare a scaricarle? Oppure no, perchè avendo reddito Tunisino lo Stato Italiano non mi riconosce niente?
Vi chiedo perdono se mi sono dilungata ma credetemi...ho una situazione davvero non piacevole che devo cercare di risolvere in brevissimo tempo e nel migliore dei modi...per me in primis.
Grazie in anticipo a chi saprà e vorrà aiutarmi a capirci qualcosa in più e a sottopormi quesiti affinchè riesca ad avere un quadro ben delineato del futuro che mi aspetta.
Gentile signora,
sono una serie di quesiti molto particolari e specifici; vorrei in questa sede fornire una traccia generale, la quale dovrà essere successivamente approfondita.
ASPETTO PREVIDENZIALE: c'è una Convenzione di sicurezzza sociale stipulata dalle due Nazioni il 7.12.1984. Per quanto riguarda la previdenza i contributi versati in Tunisia verranno Totalizzati al momento in cui lei richiederà la prestazione previdenziale (I contributi totalizzati valgono per il diritto a fruire la prestazione).
Io non concordo comunque sul fatto che l'attività non venga svolta in Tunisia, ma di fatto si continui a lavorare in Italia, nel vecchio posto di lavoro. Cambia solo il datore che di fatto diventa tunisino. (Forse fa parte dello stesso gruppo italiano). Rammento che per i contributi vale il principio di territorialità (si versano dove si produce il reddito), la convenzione varrebbe se tale attività fosse svolta in Italia con un lavoratore distaccato dalla Tunisia. In questa ipotesi invece è il datore tunisino che dovrebbe iscriversi all'Inps, versare i contributi, certificare, eccetera. E' una procedura un pò complessa ma è possibile. Queste sono le mie perplessità a livello previdenziale.
ASPETTO FISCALE: se il datore tunisino ha una sede fissa italiana dovrebbe essere sostituto d'imposta, quindi trattenere le tasse certificare eccetera. Se non ci sono questi requisiti lei dovrà tramite CAF o commercialista adempiere a tutte le disposizioni fiscali. Rammento che lei essendo residente fiscale in Italia e lavorando in Italia dovrà avere un rapporto tributario solo con l'Italia.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
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