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dichiarazione reddito retribuito all'estero

Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Eccomi di nuovo.

Un collega mi ha spiegato in cosa consiste il reddito convenzionale... prima mi era sfuggito e ora sono tornato qui a leggere cosa si era scritto un po' di tempo fa.

Avete scritto che il rddito convenzionale richiede che la residenza sia in Italia... quindi un iscritto AIRE non ha diritto a tale "convenzione"? C'e' un testo che spiega bene questo dlicato punto?

Ai fini tassativi, cioe' per avere tutto il piu' "pulito" possibile con il fisco, per andare a pagare il meno possibile, conviene continuare a essere cittadino residente italiano e denunciare un reddito convenzionale (sto sempre parlando di lavoratori che prestano il loro servizio come dipendenti di un'azienda italiana e non in un paese terzo), o conviene essere nelle liste AIRE e avvalersi della facolta' di non dichiarare il reddito percepito all'estero in quanto gia tassato nel paese in cui viene percepito (e in cui si lavora)?

Spero di essere stato chiaro.
Grazie
Davide
 
Ultima modifica:
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

capisco,

pero' prova ad analizzare il mio caso, cittadino italiano, residente in Italia, lavoratore all'estero per piu' di 183 giorni l'anno con dataro di lavoro non Italiano....cosa dovrei fare io???? anticipo che sto gia pagando le tasse nel paese dove presto lavoro, care e salate....
 

mimmoter

Utente
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Vorrei porre una richiesta di chiarimento esottoporvi questo GIALLO paradossale
sono anchio nella situazione simile a quella di molti altri italiani che lavorano all'estero.
premetto che sono stato sempre un dipendente e nella mia vita non ho mai fatto il 730 non avendo alcuna proprieta a parte la 1 casa in comunione con la moglie acquistata da poco
Sono dipendente di societa estera Anchio in kazakhstan e per piu di 183 gg l'anno dal 2001 ad oggi.
Nel maggio 2007 l agenzie delle entrate ha fatto un questionario ( a me e a due colleghi di differenti citta) circa la proveninenza di alcune somme del mio cc bancario ed io candidamente ho dichiarato essere gli emolumenti percepiti al netto delle tasse pagate, dimostrando la permanenza superiore a 183 gg, non avere altre proprieta e la convenzione Italia-Kaz.(lo stesso i miei colleghi)
non hanno fatto alcun verbale, sono stati soddisfatti (!) (anche i miei colleghi)
nel 2008 mi mandano un accertamento esecutivo per il pagamanto della sanzione 2001-2002-2003 di omessa dichiarazione !!!!!! ( i miei colleghi niente)
vado a discutere e mi dicono che va tutto bene pero la dichiarazione avrei dovuto farla.(i miei colleghi niente)
Dimostro che in ogni caso usando l' 8bis del TUIR e reddito convenzionale sarei andato a credito di 15.000 euro circa per ogni anno e che non ho evaso niente ed allora, il tutto si chiude per ciascuno dei 3 anni pagando la sanzione di 64 euro , entro 10 giorni, cosa che ho fatto.
ho anche chiesto per i successivi e mi hanno risposto che avrebbero adottato lo stesso metodo.( i miei colleghi ridono)
L'11 agosto ( notate la data) 2009 gli stessi mi mandano 5 atti di accertamento per evasione fiscale sempre per gli stessi anni (2001-2-3-4-5) per un ammontare complessivo di 450.000 euro su un reddito complessivo di 240.000 euro nei 5 anni!!!!!!!!!!!
A prescindere dall'immediato ricorso che sono riuscito a fare, trovando un avocato a Ferragosto ( immaginate io sono all'estero)
3 domande sorgono spontanee
a) la legge e uguale per tutti ?
b)si puo essere condannati due volte per lo stesso reato?
c) vale la prescrizione ?
Credetemi da un mese non dormo piu
 

g.andy

Utente
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Ho avuto una proposta di lavoro dalla Svizzera, ma prima di accettare vorrei sapere se dovrò fare il modello unico anche se starò all'estero più di 183 giorni. Sono sposato e ho una figlia e possiedo una casa. Pensavo di iscrivermi all'AIRE.

Grazie
 
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Buongiorno a tutti,

mi sono appena iscritto ed avrei il seguente quesito (che pare essere condiviso da molti, ma che non abbia un approccio univoco) con la premessa che sono residente in Italia, celibe e senza figli, proprietario di un immobile registrato come prima casa:

mi si pone l'opportunità di lavorare presso una Società che ha Sede nel Principato di Monaco, percui andrei a domiciliare in Francia (probabilmente Nizza) per un periodo superiore ai fatidici 183 giorni.

Gli oneri sociali verranno trattenuti alla fonte dalla Società in questione, quindi la dichiarazione dei redditi rimarrebbe a mio carico.

A questo punto vorrei sapere a che regime fiscale sono soggetto: Monaco, Francia o Italia?

Grazie anticipatamente per l'aiuto.

Saluti,

Antonio
 
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Vorrei porre una richiesta di chiarimento esottoporvi questo GIALLO paradossale...
Ciao. Spero abbia ripreso la tua regolare dose di sonno da quando hai postato il tuo caso... visto che siamo nella terza decade di novembre!

Ad ogni modo, è sempre chiaro quanto le informazioni a disposizione per crersiuno scudo (e gia mi fa girare le scatole che non esista una regola ma solo una maniera per essere "meno in fallo possibile") contro evetuali ritorsioni del fisco siano disparate, discordanti, a volte vaghe e spesso troppo soggettive.

Mi verrebbe da dirti "perchè non ti sei iscritto all'AIRE"?
Se è un discorso di moglie/famiglia/"centro d'interessi" (come dice la legge... ora datemi la definizione di "centro d'interessi") non avresti comunque potuto. Indi la seconda opzione di fare una dichiarazione dei redditi avvalendosi del reddito convenzionale.
E' anche vero che se sei stato contattato nel 2007, almeno 1 delle tue presunte mancate dichiarazioni sarebbe dovuta cadere in prescrizione. Figuriamoci nel 2009!

Però non penso che fare la dichiarazione dei redditi sia opinabile: va fatta, anche se si è dipendenti, se non si hanno spese da recuperare (spese mediche, spese assicurative... altro?). E' il modo in cui ci si rende trasparenti verso lo stato. Dura lex, sed lex.
Poi magari mi sbaglio.
A me hanno detto che, data la mia situazione potrei anche non fare la dichiarazione: (1) iscritto AIRE (quindi non residente in italia), (2) residente per 10 mesi all'estero per motivi di lavoro, (3) "centro di interessi" non in Italia (no moglie, no figli). Ma sto sempre più considerando l'idea di fare lo stesso la dichiarazione e dichiarare il reddito convenzionale corrispondente alla mia fascia e andare a credito delle tasse pagate all'estero.

L'unico intoppo ora è "trovare la persona competente (fiscalista) che si prenda la la briga di interessarsi al mio caso". Costruire un background personale basato sulle leggi a disposizione e da tenersi nel cassetto a fronte di eventuali "interessamenti" da parte del fisco mi sembra un buon scelta (è sempre grazie al mio buon collega di qualche messaggio fa che ho scoperto molte cose).

In bocca al lupo a tutti.
Davide
 

costanza

Utente
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Ciao, scusate sono nuova di questo sito, non so bene come fare a cominciare una discussione ma mi inserisco in questa perchè riguarda sempre il reddito retribuito all'estero.
Lavoro come attrice da settembre in portogallo ed ho guadagnato circa 4800 euro, ho la certezza di continuare a lavorare in portogallo fino ad agosto 2010. Poichè non so se rimarrò di più al consolato mi hanno sconsigliato di iscrivermi all'aire.
Poichè sono in portogallo da più di 183 giorni mi hanno detto che sono considerata automaticamente residente e devo fare la dichiarazione dei redditi in portogallo per l'anno 2009, ma la devo fare anche in italia? (premettendo che nell'anno 2009 non ho ne vissuto ne avuto alcun reddito in italia, ma ho mantenuto la residenza)
Nell'anno 2010 avrò la maggior parte delle mie entrate in portogallo e vivrò con certezza fino ad agosto in portogallo, ma farò un piccolo progetto in italia, i miei datori di lavoro italiani mi hano chiesto se nel contratto devono considerarmi residente in italia o non residente, dal momento che la mia residenza è in italia ma sembra che vivendo più di sei in portogallo sono considerata residente in portogallo, e di conseguenza dove dovrò fare la dichiarazione dei redditi in portogallo? in italia? in tutti e due i paesi?In portogallo devo dichiarare anche il reddito percepito in italia?ed in italia quello percepito in portogallo?
qualcuno puo darmi qualche chiarimento?
grazie mille
costanza
 

alan124

Utente
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Se lavori all'estero e vieni retribuito dall'estero il CUD non lo vedrai mai!Non hai un datore di lavoro italiano!

Avrai sicuramente un tipo di certificazione redatta, secondo la normativa del Paese estero.

Salve, chiedo scusa se mi inserisco in questa domanda, solo perchè l'argomento è attinente al mio. Mia figlia è dipendente di una compagnia aerea low cost irlandese, la Ryanair. E' residente e vive fisso in Italia, ma è pagata dalla sede irlandese; quest'anno le hanno dato un mod. "P 60" che penso sia l'equivalente del nostro CUD. ha fatto l'università e nel 2009 ha acquistato casa in Italia e per cui avrebbe dei soldini da recuperare. D: può fare il 730? le hanno detto che può fare solo il mod Unico. Altra domanda: ma se le hanno fatto già delle trattenute, dovrà ripagare l'irpef al fisco italiano?:confused: e se si in che misura? Vi ringrazio per le vostre risposte.
 
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