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dichiarazione reddito retribuito all'estero

Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

si ok ma tu dici che poi il comune, una volta iscritto all'AIRE non mandi le carte nel posto dove dici sulla carta e il paese che scrivi ti si possa fare rivalsa contro??? non so e' una domanda, magari rimane solo una cosa interna italiana che non sei piu' iscritto all'anagrafe e basta, ma per esempio per chiedere un nuovo passaporto poi a chi lo chiedi??? e che indirizzo metti sul passaporto????

ho capito ma il mio conto corrente e' in italia e il mio stipendio arriva in Italia quindi se per caso (non credo proprio mai succedera') ma mi fanno un controllo fiscale e mi chiedono da dove arrivano sti soldi??? si posso dire ho lavorato su queste navi questo e' il mio contratto e sono stato piu' di 183gg ogni anno fuori dallo stato italiano, vorrei solo sapere se cio basta oppure bisogna fare qualche altra dichiarazione oltre a un modello unico
 
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

si ok ma tu dici che poi il comune, una volta iscritto all'AIRE non mandi le carte nel posto dove dici sulla carta e il paese che scrivi ti si possa fare rivalsa contro??? non so e' una domanda, magari rimane solo una cosa interna italiana che non sei piu' iscritto all'anagrafe e basta, ma per esempio per chiedere un nuovo passaporto poi a chi lo chiedi??? e che indirizzo metti sul passaporto????

ho capito ma il mio conto corrente e' in italia e il mio stipendio arriva in Italia quindi se per caso (non credo proprio mai succedera') ma mi fanno un controllo fiscale e mi chiedono da dove arrivano sti soldi??? si posso dire ho lavorato su queste navi questo e' il mio contratto e sono stato piu' di 183gg ogni anno fuori dallo stato italiano, vorrei solo sapere se cio basta oppure bisogna fare qualche altra dichiarazione oltre a un modello unico
Se sei un "AIRIANO" questo dovrebbe bastare. Senti, in realtà non lo so, e secondo me non lo sa nessuno visto che di tutte le persone che ho sentito, iscritti e non, disiscritti convinti o ferventi latitanti che non si iscriveranno, ognuno ha la sua versione. C'è chi mi rassicura e chi mi mette dubbi, anche persone del settore ognuno tende solo a dare la sua versione.
Quindi mi sono fatto una mia versione: l'Aire conviene.

i soldi in italia non penso tu sia tenuto a giustificarli.
Visto che i soldi ti arrivano in Italia controlla se la tua agenzia ti versa anche i contributi INPS.

Non so a cosa t riferisci quando dici "ti si possa fare rivalsa contro". spiegati, per favore.
Invece per il passaporto penso che valga come prima regola la tua cittadinanza: a meno che tu non voglia cambiarla tu sei italiano con residenza in Italia (se non ti iscrivi all'AIRE) o residente "non lo so" (se ti iscrivi ai registri AIRE del tuo attuale Comune).
Se non sbaglio l'AIRE è una cosa legata al Comune dove risiedi al momento.

Altre domande?
Ciao :)
 
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Ai fini delle imposte sui redditi, l’art. 2 del TUIR considera residenti in Italia le persone fisiche che, per la maggior parte del periodo d’imposta:
• sono iscritte nelle anagrafi comunali della popolazione residente;
• ovvero hanno il domicilio nel territorio dello Stato ai sensi dell’art. 43 co. 1 c.c.;
• ovvero hanno la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’art. 43 co. 2 c.c..
Le tre condizioni sopra richiamate sono tra loro alternative; è pertanto sufficiente il verificarsi di una sola di tali condizioni affinché un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia.
Ai sensi dell’art. 3 co. 1 del TUIR, nei confronti dei soggetti fiscalmente residenti in Italia, l’IRPEF si applica sul reddito complessivo, formato da tutti i redditi posseduti.
Al riguardo, le istruzioni al modello UNICO 2009 PF stabiliscono che “i residenti in Italia devono presentare la dichiarazione anche per i redditi prodotti all’estero, salvo le eventuali diverse disposizioni contenute nelle convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate con gli Stati esteri”.
Quelle sopra indicate sono le regole generali: occorre ora sapere in che paesi lavori, perchè devi legggere la convenzione stipulata dall'Italia con questo paese: solitamente i redditi di lavoro dipendente sono trattati nell'art. 15.
 
Ultima modifica:
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grazie a tutti e al vostro tempo speso per chiarire o confondere le mie idee, cmq io lavoro in mare su una nave non battente bandiera italiana per piu' di 183 giorni l'anno quindi per questo che ho trovato

L. 16-03-2001, n. 88


Art. 5 - Disposizioni concernenti i =arittimi imbarcati


Commi da 1 a 4 (omissis) .

5. Il comma 8-bis dell' articolo 48 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, introdotto dall' articolo 36, comma 1, della legge 21 novembre 2000, n. 342, deve interpretarsi nel senso che per i lavoratori marittimi italiani imbarcati su navi battenti bandiera estera, per i quali, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, e dell'articolo 5, comma 3, del decreto-legge 31 luglio 1987, n. 317, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 1987, n. 398, non è applicabile il calcolo sulla base della retribuzione convenzionale, continua ad essere escluso dalla base imponibile fiscale il reddito derivante dall'attività prestata su tali navi per un periodo superiore a 183 giorni nell'arco di dodici mesi. I lavoratori marittimi percettori del suddetto reddito non possono in alcun caso essere considerati fiscalmente a carico e, se richiedono prestazioni =ociali agevolate alla pubblica amministrazione, sono comunque tenuti a dichiararlo all'ufficio erogatore della prestazione, ai fini della valutazione della propria situazione economica.

quindi credo proprio di non dichiarare niente a parte un n modello unico per gli immobili che posseggo sul territorio italiano
 
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grazie a tutti e al vostro tempo speso per chiarire o confondere le mie idee, cmq io lavoro in mare su una nave non battente bandiera italiana per piu' di 183 giorni l'anno quindi per questo che ho trovato


Questa era la prima notizia che dovevi dare: i quesiti occorre anche saperli formulare.
 
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hai ragione Roberta, ma tu credi questa legge sia ancora valida??? io cosi devo fare solo un modello unico dichiarando quello che ho in Italia, solo la prima casa, senza dover iscrivermi all'AIRE corretto????
 

giannablu

Utente
Riferimento: dichiarazione reddito retribuito all'estero

Salve!

Ho problemi simili: sono residente in Italia, vivo in Francia e mi pagano dalla Germania...dove pago le tasse?

In Italia ho un immobile a mio nome.

Mi conviene iscrivermi all'AIRE e figurare come avente domicilio in Francia?
 
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guarda questo se ti puo' aiutare


18 REDDITI DI FONTE ESTERA
D.: Una persona fisica residente in Italia, nel corso del 2001, è stato dipendente di un'azienda tedesca, producendo un reddito lordo di 98.000 €, a fronte del quale ha pagato allo Stato tedesco imposte per un ammontare pari a 32.000 €, al netto del rimborso che dovrà ricevere per oneri deducibili. Il contribuente ha soggiornato per più di 183 giorni in Germania ma, nonostante ciò, ha mantenuto l'iscrizione anagrafica in Italia dove è rimasta la sua famiglia. Ciò premesso:
1. il contribuente si può considerare fiscalmente residente in Italia?
2. deve dichiarare il reddito netto, lordo o quello convenzionale?
3. nella dichiarazione 2002 può detrarsi, fino a concorrenza, le imposte pagate quest'anno nello Stato tedesco?
4. quali documenti occorre conservare a comprova del pagamento delle imposte pagate all'estero?
5. spettano al contribuente le detrazioni d'imposta per lavoro dipendente prestato all'estero?
R.:
1. Ai sensi della Convenzione Italia-Germania, la circostanza che il contribuente sia rimasto iscritto nelle liste anagrafiche italiane e che la sua famiglia sia rimasta in Italia è sufficiente per dimostrare che ha mantenuto in Italia "il centro dei suoi affari e interessi vitali" e per ritenerlo, di conseguenza, fiscalmente residente in Italia.
2. Il reddito da dichiarare è quello convenzionale di cui all'art. 48, comma 8bis, del T.U.I.R.
3. Le imposte pagate all'estero sono detraibili se divenute "irripetibili" e, di conseguenza, non possono essere considerate tali quelle suscettibili di modificazione a favore del contribuente (Es: imposte pagate in acconto o in via provvisoria e quelle per le quali è prevista la possibilità di rimborso totale o parziale). Si possono considerare "non ripetibili", e quindi detraibili, anche le imposte pagate all'estero nell'anno in corso, qualora siano già state dichiarate all'estero e pagate prima di effettuare la dichiarazione dei redditi in Italia e soddisfino i predetti requisiti di immodificabilità. Se sono suscettibili di rimborso, le imposte pagate all'estero si possono detrarre nell'anno in corso, al netto del rimborso, solo se questo è già stato richiesto ed ottenuto prima di effettuare la dichiarazione in Italia e si possa considerare certo nel suo ammontare.
4. I documenti da conservare sono:
- la distinta prevista nelle istruzioni del modello UNICO 2002 da cui risultino gli elementi ivi indicati (l'ammontare dei redditi prodotti all'estero, l'ammontare delle imposte pagate in via definitiva all'estero, eccà);
- la copia della dichiarazione dei redditi prodotta in Germania;
- l'eventuale richiesta di rimborso (qualora non sia inserita direttamente nella dichiarazione dei redditi);
- la distinta di versamento delle imposte pagate in Germania;
- la certificazione rilasciata dal datore di lavoro.
5. Spettano le detrazioni per redditi di lavoro dipendente come anche quelle per carichi di famiglia.
 
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oppure se vai sul sito quotidiano.leggiditalia.it/documento/1389/

vedrai che spiega anche dei frontalieri e cose cosi....
 
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