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DIA, raccomandata a pescara e controllo formale

blueste

Utente
Buongiorno a tutti
Come ogni anno ricevo il controllo formale dalla AdE per le dichiarazione dei redditi passati. La ragione di tale continuita' sta nel fatto che nel 2005 feci una ristrutturazione e chiesi di poter usufruire delle detrazioni relative (360 euro l'anno per 10 anni)

Ogni anno le spese mi vengono disconosiute (e per fortuna dopo la quarta volta che chiedevo al commercialista di eliminarle dalla dichiarazione dei redditi, finalmente il prossimo anno dovrei uscirne senza ossa rotte)

In sostanza mi si contesta tutte le volte che la dia e la ricevuta non sono state presentate come documentazione comprovante nonostante le presenti.

Solo dopo averle ripresentate mi si contesta il fatto che i lavori siano iniziati prima di aver spedito la raccomandata a pescara
La cosa non e' vera, e la loro deduzione si basa sul fatto che la DIA e' stata presentata ad APRILE e la raccomandata e' stata spedita a pescara in Novembre dello stesso anno.

Cominciammo i lavori in ritardo perche' non avevamo i soldi per partire come pensavamo. Per cui la realta' dei fatti e' che siamo in regola e ci viene da anni negato un nostro diritto.
Consigli e/o norme a supporto?
Grazie in anticipo
B
 

rodolfo69

Utente
In effetti a me pare che l'operato dell'ufficio sia corretto, perché la raccomandata doveva essere spedita prima dell'inizio dei lavori che si presumono iniziati ad aprile in concomitanza con la presentazione della dia (a nulla rilevando il fatto che che siano iniziati successivamente). Del resto come si può provare documentalmente che i lavori siano iniziati a novembre ? Per questo motivo la norma fa riferimento alla dia facendo coincidere con la sua presentazione la data di inizio lavori.
Oggi il discorso sarebbe diverso perché la normativa non prevede più la spedizione della raccomandata, ma allora si.

Rodolfo Pontecorvi
Dottore Commercialista in Roma
 

blueste

Utente
La ringrazio per la gentile risposta
Rimane il rammarico di essere stato consigliato male. Ed aver perseverato
Ancora grazie
B.
 
non credo che l'operato dell'ufficio non sia corretto, ma questo non significa che se un diritto viene violato bisogna tacere.
Per prima cosa ritengo che, nel tuo caso, si poteva documentare l'inizio dei lavori. Poteva ad esempio essere documentato attraverso un atto notorio del direttore dei lavori.
Per seconda cosa mi pare che vi sia una disparità di trattamento tra oggi che è venuta meno la raccomandata ed ieri che essa era ritenuta indispensabile.
Mi si potrà dire che era la norma che lo stabiliva, ma se è stata abolita significa che essa, nell'ambito del comportamento concludente, non fosse necessaria e indispensabile come elemento costitutivo del diritto, ma solo un discorso formale.
Ritengo che la fattispecie, ove fosse economicamente conveniente, possa costituire elemento di contenzioso.
ciao
 
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