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Detrazioni fiscali 65%: Dichiarazioni convivenza o comodato uso gratuito

pongoblu

Utente
Buongiorno a tutti.
Vorrei porre il seguente quesito:

Vorrei sapere quali sono gli adempimenti per usufruire della detrazione del 65% per interventi di acquisto e posa in opera di schermatura solare (tenda esterna) di cui all'allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311.

Questa è la situazione familiare:
- Moglie incapiente (disoccupata) residente e proprietà immobile ove verrà montato lo schermo solare;
- Coniuge convivente, ma residente in altro comune in immobile non di sua proprietà, ma che effettua tutte le spese come previsto da regolamento sull'immobile dove coabita con la moglie e dove forma il nucleo familiare.

Ho trovato queste definizioni:
Di fatto i coniugi hanno diversa residenza. Visti i seguenti riferimenti:
Art. 1-bis, comma 4, del D.P.C.M. 7 maggio 1999 n. 221: «I coniugi che hanno diversaresidenza anagrafica, anche se risultano a carico ai fini IRPEF di altre persone, fanno parte dello stesso nucleo familiare, identificato sulla base della famiglia anagrafica di uno dei coniugi che è considerata di comune accordo corrispondente alla residenza familiare...».


Dispositivo dell'art. 144 del Codice Civile: «I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato. ...»


Circolare 12.06.2002 n. 50/E: “ ... non è invece richiesto che l'immobile sia considerato abitazione principale per il proprietario o per il familiare convivente, essendo sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza”

cito inoltre:
"La detrazione per interventi di recupero di cui all'art. 1 della legge 27 dicembre 1997 n. 449 spetta anche ai familiari conviventi del possessore o detentore dell'immobile sul quale vengono effettuati i lavori.

Da una lettura combinata della Circolare n. 121 dell'11 maggio 1998 e della Risoluzione n. 136 del 6 maggio
2002, è possibile ricavare che il familiare può usufruire dell'agevolazione, se risultino a suo carico le spese dei lavori e se risulti essere convivente del possessore o detentore dell'immobile già all'avvio della procedura, ossia all'atto di invio della dichiarazione di inizio lavori all'Amministrazione Finanziaria.

Non è invece richiesto che tale immobile sia considerato abitazione principale per il proprietario o per il familiare convivente, essendo sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza
."

Con la circolare n. 121 del 1997 è stato chiarito che la detrazione compete anche al familiare del possessore dell'immobile sul quale vengono effettuati i lavori, purché sia convivente e sostenga le spese e che non è invece richiesto che tale immobile sia considerato abitazione principale per il proprietario o PER IL FAMILIARE CONVIVENTE, essendo sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza.

Poi la recentissima
Circolare 4.04.2017 n. 7/E “… Per fruire della detrazione non è necessario che i familiari abbiano sottoscritto un contratto di comodato, essendo sufficiente che attestino, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi (Circolare 11.05.1998 n. 121, punto 2.1).

Poi a la questione del comodato uso gratuito dell'immobile verbale o scritto?
le sentenze dicono questo:
cito dal
http://www.ilsole24ore.com/art/norm...-incassa-detrazioni-193120.shtml?uuid=AD0a5Vx

"Un’altra via per estendere al convivente la detrazione anche prima della legge Cirinnà è invocare non necessità di registrare il comodato. Ai fini civilistici, infatti, questo contratto può essere anche verbale. E proprio sulla non obbligatorietà della registrazione del contrato di comodato si segnalano diverse sentenze a favore del contribuente: Commissione tributaria provinciale di Forlì n. 179/02/2014 e n. 387/1/2014, oltre che di Como n. 43/5/2013. I giudici hanno valorizzato gli elementi di prova dimostrati dal contribuente: il certificato di residenza, il pagamento delle bollette, la dichiarazione del proprietario, eccetera. Tutti fattori che anche il convivente potrebbe produrre."

Quali sono gli adempimenti minimi che occorre produrre per usufruire di dette detrazioni?
E' sufficiente una dichiarazione di atto notorio dove io e mia moglie dichiariamo di vivere insieme come di fatto lo è da 10 anni?
oppure
Redigere un contratto di comodato uso gratuito è sufficiente verbale o necessariamente scritto . Se scritto va obbligatoriamente registrato (quindi sostenere ulteriore spesa) o è sufficiente che sia spedito a se stessi per PEC o raccomandata senza busta per determinare la data certa?
Ringrazio anticipatamente
 

gaia78

Utente
ciao pongo blu :)
per dormire sonni tranquilli meglio stipulare un comodato gratuito per iscritto e farlo registrare in Ade per poi usufruire delle agevolazioni del caso
saluti
gaia
 

Rocco

Utente
La residenza del coniuge in altro immobile è un problema. Infatti a mio avviso in questo caso verrebbe meno la convivenza, né tantomeno sarebbe possibile stipulare un contratto di comodato, visto che l'immobile è già occupato dalla moglie.
Saluti.
 

gaia78

Utente
La residenza del coniuge in altro immobile è un problema. Infatti a mio avviso in questo caso verrebbe meno la convivenza, né tantomeno sarebbe possibile stipulare un contratto di comodato, visto che l'immobile è già occupato dalla moglie.
Saluti.
ciao rocco,
qualora i coniugi abbiano diversa residenza anagrafica, anche se a carico ai fini IRPEF di altre persone, essi saranno considerati sempre parte dello stesso nucleo, identificato sulla base dello stato di famiglia di uno dei due coniugi (c.d. famiglia anagrafica)
Per me non si pone alcun problema e si potra tranquillamente stipulare un comodato gratuito :)
gaia
 

pongoblu

Utente
Ok grazie ad entrambi.
Speravo nella dichiarazione.

Circolare 4.04.2017 n. 7/E “… Per fruire della detrazione non è necessario che i familiari abbiano sottoscritto un contratto di comodato, essendo sufficiente che attestino, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi (Circolare 11.05.1998 n. 121, punto 2.1).
 
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pongoblu

Utente
ciao rocco,
qualora i coniugi abbiano diversa residenza anagrafica, anche se a carico ai fini IRPEF di altre persone, essi saranno considerati sempre parte dello stesso nucleo, identificato sulla base dello stato di famiglia di uno dei due coniugi (c.d. famiglia anagrafica)
Per me non si pone alcun problema e si potra tranquillamente stipulare un comodato gratuito :)
gaia
Buongiorno
Se stipulo e registro un contratto di comodato uso gratuito di tipo "Precario" ovvero senza indicazione di scadenza, chiedo: la fine del comodato precario va registrato ripagando i 200 euro alla AdE?
Quali sono le conseguenze su TASI e IMU?
Ringrazio anticipatamente
 

pongoblu

Utente
Si questo è chiaro.
Chiedevo seanche tale cessazione del comodato precario va comunicata alle AdE?
Per quanto mi sembra aver capito quello con scadenza se il termine è anticipato da una delle parti va fatta registrazione alla AdE. pagando la registrazione nuovamente
 

pongoblu

Utente
Sai indicarmi la normativa a riguardo?
l’art. 17 del DPR n°131/1986 (Cessioni, risoluzioni e proroghe) riguarda solo i contratti di locazione, non di comodato.

grazie in anticipo
 
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