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Detrazioni fiscali 36%: quota del convivente "a carico"

Conrad74

Utente
Salve,

vorrei capire se è possibile usufruire di detrazioni fiscali spettanti ad un convivente (non coniuge) quando questi non ha avuto redditi nell'anno precedente e dunque non ha modo di usufruirne egli stesso personalmente.

Nel caso particolare, noi abbiamo acquistato (quota del 50% ciascuno) una casa che gode delle detrazioni fiscali cosidette 36%.
Queste detrazioni spettano per il 50% a me e per il 50% a lei. Se lei fosse mia moglie risulterebbe a mio carico e io potrei scaricare anche la sua quota ove lei non presentasse dichiarazione dei redditi, di questo sono certo.

La domanda è: posso fare lo stesso se non siamo sposati ma "solo" conviventi, entrambi residenti nell'abitazione suddetta, che costituisce nostra abitazione principale (ed unica, ma questo non rileva)?
In merito ho avuto diverse risposte, tutte contrastanti, e desidererei capire come stanno le cose per davvero piuttosto che sentire altre ipotesi.

Grazie per un eventuale aiuto.
 

Conrad74

Utente
Ciao,
grazie della risposta.

Ti posso chiedere se sei assolutamente certo/a di quanto affermi?

Come puoi immaginare, sto facendo qualche ricerca.
Ad esempio, sul dossier fiscale presente sul sito web dell'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) trovo un dossier fiscale molto puntuale ed esaustivo dove tra le altre cose si legge:
"Nel corso del 2009 e della prima parte del 2010, inoltre, l’Agenzia delle Entrate e la Corte di Cassazione hanno fornito chiarimenti sull’ambito applicativo dell’agevolazione, precisando che:
- anche il convivente non legalmente sposato è legittimato alla fruizione della detrazione IRPEF del 36% per le spese effettivamente sostenute per opere di ristrutturazione edilizia, con la sostanziale equiparazione della posizione del convivente “more uxorio” a quella del coniuge convivente (Sentenza 5 novembre 2008 n.26543 – Corte di Cassazione, Sezione Tributaria);...."

Posto che la fonte non è l'AdE (ma nemmeno Topolino), se l'affermazione che riporto sopra è corretta, mi pare si possa tranquillamente affermare che, ai fini delle detrazioni 36%, coniuge e convivente siano del tutto equiparati.

Potresti indirizzarmi ad una qualche fonte "più ufficiale" dove si afferma inequivocabilmente il contrario. Grazie. :)
 
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