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della serie: "Ognuna la dice come crede"

A

alberto

Ospite
Riferimento: della serie: "Ognuna la dice come crede"

già, la posizione interista, che è quella più pericolosa, manco viene evidenziata..
 

Gio.

Utente
Riferimento: della serie: "Ognuna la dice come crede"

Vi e' anche un altra questione da non sottovalutare, domani i quotidiani escono nuovamente e quindi, un po' alla volta tra smentite e verita' e cosi' che funziona...........................
 

emil

Utente
Riferimento: della serie: "Ognuna la dice come crede"

Perchè non avete letto l'articolo di Ruggiero Palombo. Da vergognarsi!!!!:mad:


Milano, 23 settembre 2007 - Ruggiero Palombo da gazzetta.it



Si è scatenato l’inferno intorno alla fine-inchiesta della Procura di Milano relativa al cosiddetto doping amministrativo di Inter e Milan. Quello che rappresenta il prologo di una probabilissima richiesta di rinvio a giudizio di Moratti e Galliani a cura del pm Carlo Nocerino è diventato strada facendo un’altra cosa: un sommario processo di piazza (1)riservato soprattutto all’Inter dello scudetto a tavolino, tanto che anche a Montecitorio, sponda deputati iscritti al locale Juventus club, la sentenza è già stata scritta.

(1) Perchè alla Juve cosa è stato fatto????

Leggendo quanto scrive Nocerino vengono i brividi, quando accusa Moratti e il suo staff amministrativo di avere esposto nei bilanci fino al giugno 2004 "fatti non rispondenti al vero" e poi "con l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico e al fine di conseguire l’ingiusto profitto, di evitare di evidenziare perdite che avrebbero comportato l’obbligo di ripianare/ridurre il capitale sociale, nonché di evitare di rappresentare alla Covisoc l’esatta situazione patrimoniale ai fini delle verifiche propedeutiche all’ammissione ai campionati 2004-05 e 2005-06". Mettendola così, e guardando al codice di giustizia sportiva, in teoria ci sta dentro tutto il peggio dell’articolo 13, relativo alle sanzioni: si parte da una penalizzazione di uno o più punti ma sono previste anche retrocessione, esclusione e revoche di scudetti. Pure quelli assegnati a tavolino.



Ma qual è l’impianto accusatorio del pm milanese? A quanto è dato sapere, e a quanto risulta alla Federcalcio, si basa in massima parte sulle cosiddette plusvalenze fittizie, o meglio gonfiate. Quell’artificio contabile grazie al quale fino a qualche anno fa molte società di calcio restauravano nei limiti del possibile, e talvolta anche oltre, il proprio bilancio: gonfiando il valore (cartaceo) dei calciatori e procedendo a scambi che aggiustavano per un certo tempo i conti dei due club coinvolti nell’operazione. Lo si è fatto non solo a Milano, e infatti inchieste sul doping amministrativo sono in piedi anche altrove. A Genova (Genoa e Udinese, Samp e Milan) si è arrivati alle richieste di rinvio a giudizio, a Roma c’è già un processo (a Cragnotti e Sensi) che si sa (così si dice) come finirà: con l’indulto, perché il falso in bilancio è un reato che è un po’ meno reato, nel senso che è stato depotenziato, attraverso la riduzione delle pene e dei tempi di prescrizione.



Qui interessa solo relativamente sapere come andranno a finire, magari tra qualche anno, le vicende nei tribunali italiani. Quello che incuriosisce, divide e appassiona, tanto più dopo Calciopoli, è la vicenda sportiva. Borrelli, il capo dell’Ufficio Indagini che aveva già chiuso il fascicolo passandolo al Procuratore Palazzi per una più che probabile archiviazione, sarà costretto a riaprirlo? Nocerino offrirà nuove maniglie al teorema accusatorio o la giustizia sportiva dovrà solo soffermarsi sulla questione delle plusvalenze gonfiate? Esse rientrano in quella "falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi" coi quali "una società tenta di ottenere o ottiene l’iscrizione a un campionato a cui non avrebbe potuto essere ammessa", come recita il codice di giustizia sportiva (art. 7) quando poi fa riferimento alle sanzioni (peraltro assai variegate)?



Allora, e oggi, non c’è una parola tra le tante (troppe) della giustizia sportiva che faccia riferimento alle plusvalenze. Gonfiate e no. Oggi, al contrario di allora, c’è solo una Covisoc un po’ più attenta a verificarne il contenuto. A pesarle. Allora l’Inter e il Milan, in buona compagnia, ebbero proprio dalla Covisoc via libera all’atto delle iscrizioni al campionato. Fosse stato loro contestato qualcosa, si può ragionevolmente supporre che avrebbero ripianato mettendo mano al portafoglio :eek: (2). Niente di cui vantarsi, anzi. Ma anche poco da spartire col processo sommario tanto presto sollevato.


(2) Allora io domani vado da Trony e mi porto via un televisore al plasma da 5.000,00 euro senza pagare e se mi beccano dico "ma io i soldi in banca ce li ho!!!!" Che ragionamenti.

P.S. I commenti, ovviamente, sono i miei!!!:mad:
 

paolo65

Utente
Riferimento: della serie: "Ognuna la dice come crede"

Vedi Emil,

loro continuano a dirci che siamo arrabbiati per "ripicca". Ho sentito dire da un giornalista "autorevole"... testuale: "alla fine si scopre che qsto Nocerino è parente del giocatore della Juve".

Io detesto chi si dà la patente di onesto, ma "skifo" principalmente ki x questioni prettamente economiche (vedi rosea) fa il servo del padrone.

This is a life, it's only football....don't worry Paolo...grrrrrrrrrrrr:mad:
 
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