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Della gentilezza!

Gio.

Utente
Attualissimo e centrato,il buongiorno di Gramellini dato "in pasto" ai lettori della "La Stampa" in questo venerdi' di fine febbraio!:yes2:

Oggi vorrei scrivere qualcosa di veramente impopolare, per cui parlerò della gentilezza. Della sua prematura e così poco rimpianta scomparsa.

La defunta non richiedeva sacrifici particolari e nemmeno eroismi. Solo un po’ di educazione e, prima ancora, di umanità. Era una forma mentale. Talvolta ipocrita, e però utile ad ammorbidire le asprezze della vita quotidiana. Grazie, prego, passi pure, mi scusi, ma si figuri, non me n’ero accorto, ha bisogno?, c’era prima il signore, non si preoccupi, disturbo? Ciascuna di queste espressioni, e dei gesti che spesso le accompagnavano, era una pennellata di grasso sugli ingranaggi esistenziali. Un balsamo che non migliorava le cose, ma consentiva di affrontarle per quel che erano, senza dovervi aggiungere lo sconforto che sempre ci assale quando abbiamo la sensazione di andare contromano.

Forme sporadiche di gentilezza sopravvivono nei rapporti sentimentali, almeno nella prima fase. Per quanto, anche lì. Tracce residue si ravvisano in piccole comunità non ancora divorate dall’individualismo dei diffidenti e dei disperati. Non si hanno notizie sicure di altri avvistamenti. A dire il vero, qualcuno che provi a essere gentile ogni tanto lo si incontra ancora. Ma passa subito per retorico, approfittatore o ruffiano. L’idea che nelle relazioni umane sia ancora possibile mettersi nei panni degli altri è considerata bizzarra. Ma non me ne vengono in mente di migliori per uscire da una crisi che ha spolpato i portafogli solo perché da tempo aveva già corroso i cuori.
 
Riferimento: Della gentilezza!

A questa interssante riflessione,
aggiungo la fatidica domanda come siamo artrivati a questo?! Tralasciando le questioni caretteriali di ogni individuo penso che la risposta alla mia domanda sia che troppo spesso si parli di diritti ma non di doveri, troppo spesso i genitori non sono genitori ma amici e non sanno dire no, troppo spesso passa il messaggio che le regole e la buona educazione sono catene che limitano la nostra libertà individuale e tanto altro ancora.

A noi il compito di riportare in vita la gentilezza basta iniziare con un sorriso e un buongiorno tutte le mattine ad esempio al bar all'edicola .....

Ciao

Marta
 
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