<HTML>Ho letto la tua risposta.
Senz'altro va tenuto in considerazione il tipo di attività esercitata al fine di una corretta deducibilità dei costi.
Ma nel quesito nulla era specificato.
Riguardo alle esigenze di apprendimento dei DVD multilungue, penso che non si possano avere rigidi precongìcetti né si può fare "di ogni erba un fascio".
Ergo, un conto sono i DVD multilingue di corsi di inglese,
un conto sono i DVD di film in lingua originale...
E poi guardando avanti con i tempi ( a proposito Buon Anno a tutti) perchè mai un commercialista non potrebbe considerare inerenti alla propria attività i DVD per l'approfondimento delle lingue straniere, magari anche per apprendere un lessico fiscale?
In particolare proprio oggi che si parla di UE, di riforma della professione, di studi associati tra professionisti interdisciplianari, di studi stranieri (inglesi e non ) che vogliono mettere piede in Italia, di società straniere, ecc.
D'altronde il Ministero non richiede ai professionisti un continuo aggiornamento, l'uso di HW e SW sempre più evoluti, l'invio telematico, ora aggiungiamoci pure la firma digitale, ecc.?
CIAO a tutti.</HTML>