Buongiorno a tutti,
vi chiedo una conferma in merito al caso sotto descritto.
Un lavoratore dipendente alla prima esperienza lavorativa, cessa il contratto a tempo determinato della durata di 1 anno il 30/09/2019,.
Il 01/10/2019 comincia una "Collaborazione autonoma occasionale" di cui all'art. 67 comma 1, lettera L DPR 917/86, conferito ai sensi degli art. 2222-2228 cc, trattandosi di prestazioni professionali d'opera senza vincolo di subordinazione. Nel contratto stipulato si specifica che la durata di questa prestazione cesserà il 31/12/2019.
Sempre da contratto, è stato stipulato che il pagamento del compenso verrà erogato nel secondo trimestre 2020.
Di seguito le domande:
1) La durata della NASPI dovrebbe essere di 6 mesi, da ottobre 2019 a marzo 2020. Quindi il la prestazione dovrebbe concludersi prima del pagamento del compenso della prestazione di lavoro autonomo occasionale. In questo caso la NASPI è dovuta in misura intera o decurtata dell'80% del compenso?
2) Nel caso sia prevista la decurtazione, come immagino, quindi sarebbe più conveniente non presentare la richiesta di NASPI immediatamente successivamente alla scadenza del contratto, ma a ridosso della scadenza dei 68 giorni successivi? Se non erro, correggetemi se sbaglio, presentando la richiesta entro 68 giorni non perdo il diritto alla prestazione, e questo "ritardo" non influisce nè sul calcolo della durata nè dell'importo dovuto, ma solamente sull'inizio dell'erogazione, è corretto? Se presentassi quindi domanda il 07/12/2019 (30/09/2019 + 68 giorni), ci sarebbe un cumulo solo per gli ultimi 20 giorni di durata del lavoro autonomo occasionale, e quindi si dovrebbe ridurre solo dell'80% di quanto guadagnato dal 08/12/19 al 31/12/2019, mentre a nulla influisce quanto percepito dal 01/10/19, corretto? E dal 01/01/2020 la NASPI continuerebbe a essere erogata fino a scadenza per intero?
Mi scuso per la lunghezza del post, e ringrazio chiunque sia disposto a chiarirmi le idee.
Saluti
vi chiedo una conferma in merito al caso sotto descritto.
Un lavoratore dipendente alla prima esperienza lavorativa, cessa il contratto a tempo determinato della durata di 1 anno il 30/09/2019,.
Il 01/10/2019 comincia una "Collaborazione autonoma occasionale" di cui all'art. 67 comma 1, lettera L DPR 917/86, conferito ai sensi degli art. 2222-2228 cc, trattandosi di prestazioni professionali d'opera senza vincolo di subordinazione. Nel contratto stipulato si specifica che la durata di questa prestazione cesserà il 31/12/2019.
Sempre da contratto, è stato stipulato che il pagamento del compenso verrà erogato nel secondo trimestre 2020.
Di seguito le domande:
1) La durata della NASPI dovrebbe essere di 6 mesi, da ottobre 2019 a marzo 2020. Quindi il la prestazione dovrebbe concludersi prima del pagamento del compenso della prestazione di lavoro autonomo occasionale. In questo caso la NASPI è dovuta in misura intera o decurtata dell'80% del compenso?
2) Nel caso sia prevista la decurtazione, come immagino, quindi sarebbe più conveniente non presentare la richiesta di NASPI immediatamente successivamente alla scadenza del contratto, ma a ridosso della scadenza dei 68 giorni successivi? Se non erro, correggetemi se sbaglio, presentando la richiesta entro 68 giorni non perdo il diritto alla prestazione, e questo "ritardo" non influisce nè sul calcolo della durata nè dell'importo dovuto, ma solamente sull'inizio dell'erogazione, è corretto? Se presentassi quindi domanda il 07/12/2019 (30/09/2019 + 68 giorni), ci sarebbe un cumulo solo per gli ultimi 20 giorni di durata del lavoro autonomo occasionale, e quindi si dovrebbe ridurre solo dell'80% di quanto guadagnato dal 08/12/19 al 31/12/2019, mentre a nulla influisce quanto percepito dal 01/10/19, corretto? E dal 01/01/2020 la NASPI continuerebbe a essere erogata fino a scadenza per intero?
Mi scuso per la lunghezza del post, e ringrazio chiunque sia disposto a chiarirmi le idee.
Saluti