ivanisevic82
Utente
Buongiorno, sono un professionista, contribuente minimo, ed ho commesso un errore di fatturazione che spero di poter risolvere senza danni.
In buona sostanza ho emesso due diverse fatture con la stessa numerazione progressiva.
Faccio un esempio semplice per farvi comprendere.
A maggio ho ricevuto entrambi i pagamenti.
Il 13 giugno faccio la fattura del primo.
Il 14 giugno faccio la fattura nel secondo, dandogli lo stesso numero.
Il 29 giugno (oggi), quando nel frattempo ho emesso anche altre fatture, mi accorgo del problema.
Ho ipotizzato 2 diverse soluzioni:
1) Emetto una nota di credito per una delle fatture doppie e di seguito emetto una fattura coerente con la numerazione progressiva. Il problema è che in questo caso sarei costretto ad emettere la nuova fattura con data successiva al 15 giugno, incorrendo così nella "tardiva fatturazione", per la quale è previsto in caso di accertamento il pagamento di un imposta maggiorata al 100 al 200%.
2) Non emetto nota di credito ma cambio il numero della fattura, lasciando inalterata la sua data di emissione. Non potendo utilizzare la normale numerazione progressiva (perché nel frattempo ho emesso altre fatture), emetto una fattura "bis" (es. se la fattura incriminata era la 15, comunico al cliente, che non l'ha ancora registrata, che quella corretta è la 15-bis).
Quale soluzione preferireste?
Esistono vie di fuga alternative?
E' mai possibile che un errore formale nella numerazione di una fattura porti comunque a risultati che comportano l'assunzione di rischi di sanzioni per il contribuente???
In buona sostanza ho emesso due diverse fatture con la stessa numerazione progressiva.
Faccio un esempio semplice per farvi comprendere.
A maggio ho ricevuto entrambi i pagamenti.
Il 13 giugno faccio la fattura del primo.
Il 14 giugno faccio la fattura nel secondo, dandogli lo stesso numero.
Il 29 giugno (oggi), quando nel frattempo ho emesso anche altre fatture, mi accorgo del problema.
Ho ipotizzato 2 diverse soluzioni:
1) Emetto una nota di credito per una delle fatture doppie e di seguito emetto una fattura coerente con la numerazione progressiva. Il problema è che in questo caso sarei costretto ad emettere la nuova fattura con data successiva al 15 giugno, incorrendo così nella "tardiva fatturazione", per la quale è previsto in caso di accertamento il pagamento di un imposta maggiorata al 100 al 200%.
2) Non emetto nota di credito ma cambio il numero della fattura, lasciando inalterata la sua data di emissione. Non potendo utilizzare la normale numerazione progressiva (perché nel frattempo ho emesso altre fatture), emetto una fattura "bis" (es. se la fattura incriminata era la 15, comunico al cliente, che non l'ha ancora registrata, che quella corretta è la 15-bis).
Quale soluzione preferireste?
Esistono vie di fuga alternative?
E' mai possibile che un errore formale nella numerazione di una fattura porti comunque a risultati che comportano l'assunzione di rischi di sanzioni per il contribuente???
