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contratto d'inserimento - dubbio su obbligo formativo

satboy78

Utente
Ciao a tutti,
ho un dubbio circa il contratto di inserimento, per ciò che riguarda l'obbligo formativo; la legge prescrive quanto segue:

Per poter stipulare il contratto di inserimento è necessaria la definizione, con il consenso del lavoratore, di un progetto individuale di inserimento, nel rispetto di quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, oppure all'interno di enti bilaterali.... Il progetto è parte integrante e sostanziale dello stesso contratto di lavoro e, come quest'ultimo, deve essere redatto in forma scritta pena la nullità dello stesso contratto. In tal senso il contratto di inserimento si trasforma automaticamente in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

L'accordo interconfederale 11 febbraio 2004, con efficacia transitoria fino alla definizione della materia da parte dei singoli CCNL, specifica che nel progetto individuale di inserimento devono essere indicate:
- la qualificazione al conseguimento della quale è preordinato il progetto di inserimento o reinserimento oggetto del contratto;
- la durata e le modalità della formazione.

Il progetto individuale di inserimento deve prevedere una formazione teorica non inferiore a 16 ore inerente l'apprendimento di nozioni di prevenzione antinfortunistica (da svolgersi nella fase iniziale del rapporto di lavoro), di disciplina del rapporto di lavoro e di organizzazione aziendale.
La formazione teorica deve, inoltre, essere accompagnata da successive fasi di addestramento specifico.

I soggetti abilitati alla formazione sono:
- l'imprenditore;
- i suoi preposti qualificati;
- un soggetto esterno con le competenze adeguate al tipo di formazione.

Gli esiti della formazione saranno riportati sul libretto formativo previsto dal D. Lgs.276/2003 all'art. 2 e approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il D. M. 10 ottobre 2005.
Finora nella mia azienda - settore informatico - abbiamo dedicato mezza giornata a settimana alla didattica, per formare uno stagista assunto nel mese di novembre (io sono il tutor); per proseguire la collaborazione con questa persona l'azienda ha pensato di utilizzare il contratto di inserimento, ma senza mantenere questa mezza giornata di didattica, e questo ha contrariato non poco lo stagista.

Visto che il contratto di inserimento prevede un obbligo formativo, da esplicitare nel progetto individuale, e i cui esiti poi verranno riportati nel libretto formativo, vorrei sapere se c'è un obbligo a dedicare del tempo per la formazione teorica, come sinora fatto durante il periodo di stage.

Vi chiedo questo perchè il progetto formativo dovrei firmarlo io, e vorrei evitare noie nel caso di controversie fra l'azienda e il neoassunto.

Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto che vorrete darmi.

Grazie mille e buona giornata
 
Ultima modifica:

domenico

Utente
Salve satboy, l’art. 55 del D.Lgs nr.276-03, al quarto comma è previsto che la formazione è solo eventuale.
Per quanto sopra, a mio avviso non è vi è alcun obbligo in riferimento alla domanda.
Si vorrà osservare eventuale diversa disposizione in merito previsto dal ccnl ( che non è citato).
Saluti domenico
 

satboy78

Utente
Grazie mille per chiarimento; il CCNL è terziario.

ho letto il quarto e il quinto comma comma, in cui si dice

4. La formazione eventualmente effettuata durante l'esecuzione del rapporto di lavoro dovrà essere registrata nel libretto formativo.
5. In caso di gravi inadempienze nella realizzazione del progetto individuale di inserimento il datore di lavoro e' tenuto a versare la quota dei contributi agevolati maggiorati del 100 per cento.
Il legalese per me è arabo, quindi non capisco bene: se io nel progetto formativo scrivo che la risorsa alla fine del percorso saprà programmare in un linguaggio di programmazione, e non gli faccio formazione, questa sarebbe una grave inadempienza? io che sono il "tutor" posso avere noie in caso di contenzioso?

Ancora grazie mille per la disponibilità.
 
Ultima modifica:

domenico

Utente
Il ccnl del terziario disciplina il contratto di inserimento e reinserimento all’art.41.
La materia viene demandata alla contrattazione di 2° liv. ( territoriale-aziendale) per quanto riguarda i profili formativi, ecc, stabilendo altresì che i datori di lavoro che intendano assumere lavoratori con contratto di inserimento debbono darne comunicazione scritta alla specifica Commissione dell’Ente Bilaterale.
Sul punto suggerisco verificare l’esistenza di eventuali accordi raggiunti a livello territoriale finalizzati alla relativa regolamentazione del contratto di inserimento
Se ritenuto di interesse ( fari conoscere eventuale indirizzo di posta nei modi che riterrai opportuni), posso inviarti un accordo territoriale raggiunto tra la Confcommercio -OO-SS- Ente Bilaterale.
Saluti domenico
 
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