Buongiorno,
nel 2002, quando ero ancora dipendnete, ho aperto la partita IVA come consulente e ho presentato la domanda di iscrizione alla gestione separata INPS. In settembre - in accordo con l'azienda - mi licenzio e inizio a lavorare come autonomo (sempre con l'azienda di cui ero dipendente). A novembre, dopo 11 settimane, decidiamo che è meglio che torni dipendente, proseguendo negli anni successivi l'attività con altri clienti come autonomo.
Per il 2002 provvedo a versare con l'aliquota massima i contributi (allora il 14%), in quanto non ero coperto da altra gestione contributiva, per cui negli estratti conto di quell'anno mi ritrovo 41 settimane dipendente e 11 come autonomo.
Dato che quest'anno raggiungo i 41 anni di contributi, ho chiesto conferma all'INPS e - sorpresa sorpresa - mi dicono che quelle 11 settimane non sono considerate per il diritto alla pensione. Dopo tira e molla di silenzi e mancate risposte finalmente mi scrivono che i mesi in questione non sono previdenzialmente coperti da nessuna gestione e quindi la copertura di quell'anno è parizale.
Eppure io ho: domanda di iscrizione con timbro INPS protocollo 78 30/8/2002 per l'iscrizione alla gestione separata (con pure fax integrativo di trasmissione dell'apertura partita IVA, richiestomi telefonicamente), Certificazione unica del committente con pagamento competenze fatto il 20/11 e - appunto - attestazione sul cassetto previdenziale di un versamento per 11 settimane ad aliquota 14%.
Adesso ho scritto di spiegarmi perché non considerano la domanda e a quali settimane riferiscono il versamento dell'estratto conto, ma evidentemente non vorranno fare marcia indietro.
Volevo sapere cos'altro posso fare per farmi riconoscere il diritto al conteggio delle 11 settimane.
nel 2002, quando ero ancora dipendnete, ho aperto la partita IVA come consulente e ho presentato la domanda di iscrizione alla gestione separata INPS. In settembre - in accordo con l'azienda - mi licenzio e inizio a lavorare come autonomo (sempre con l'azienda di cui ero dipendente). A novembre, dopo 11 settimane, decidiamo che è meglio che torni dipendente, proseguendo negli anni successivi l'attività con altri clienti come autonomo.
Per il 2002 provvedo a versare con l'aliquota massima i contributi (allora il 14%), in quanto non ero coperto da altra gestione contributiva, per cui negli estratti conto di quell'anno mi ritrovo 41 settimane dipendente e 11 come autonomo.
Dato che quest'anno raggiungo i 41 anni di contributi, ho chiesto conferma all'INPS e - sorpresa sorpresa - mi dicono che quelle 11 settimane non sono considerate per il diritto alla pensione. Dopo tira e molla di silenzi e mancate risposte finalmente mi scrivono che i mesi in questione non sono previdenzialmente coperti da nessuna gestione e quindi la copertura di quell'anno è parizale.
Eppure io ho: domanda di iscrizione con timbro INPS protocollo 78 30/8/2002 per l'iscrizione alla gestione separata (con pure fax integrativo di trasmissione dell'apertura partita IVA, richiestomi telefonicamente), Certificazione unica del committente con pagamento competenze fatto il 20/11 e - appunto - attestazione sul cassetto previdenziale di un versamento per 11 settimane ad aliquota 14%.
Adesso ho scritto di spiegarmi perché non considerano la domanda e a quali settimane riferiscono il versamento dell'estratto conto, ma evidentemente non vorranno fare marcia indietro.
Volevo sapere cos'altro posso fare per farmi riconoscere il diritto al conteggio delle 11 settimane.
