Nel mio caso mia moglie ha ottenuto il codice fiscale in altro modo.
L'Agenzia delle Entrate ha una regola (come da link al
pdf informativo) dove non viene specificato se sia valida o meno anche la ricevuta della richiesta del permesso o carta di soggiorno. Questa mancanza lascia spazio ad un'interpretazione errata della stessa regola.
In pratica, la regola dice che per ottenere il Certificato di attribuzione del Codice Fiscale bisogna essere in possesso del permesso/carta di soggiorno senza specificare nulla in merito al possesso della ricevuta della richiesta del permesso. La maggior parte degli addetti la interpretano così com'è senza considerare che la ricevuta della richiesta è a tutti gli effetti valida per vari motivi che illustrerò di seguito.
Iniziamo col dire che, essendoci sposati in Thailandia, siamo poi andati all'ambasciata italiana per dichiarare appunto che ci eravamo sposati. L'ambasciata italiana, a sua volta, ha ovviamente ed ufficialmente comunicato al municipio della mia città di residenza che ero ufficialmente sposato.
Il municipio, a sua volta, ha poi dovuto obbligatoriamente trascrivere l'atto di matrimonio inserendo mia moglie nel mio stato di famiglia. Per aggiungere mia moglie al mio nucleo famigliare il municipio ha attribuito un codice fiscale. Infatti, entrando nella mia area riservata del sito dell'anagrafe nazionale ANPR (
https://www.anagrafenazionale.interno.it/servizi-al.../), è possibile scaricare autonomamente il proprio stato di famiglia da cui poi si evince il codice fiscale che è stato attribuito a mia moglie.
Ora per ottenere l'assistenza sanitaria come ben sapete è necessario richiedere la Tessera Sanitaria al proprio distretto sanitario il quale, a sua volta, fra i documenti richiesti, vi è il Certificato di Attribuzione del Codice Fiscale che, in questi casi però, viene rilasciato dall'Agenzia delle Entrate.
Quando sono andato all'Agenzia delle Entrate, inizialmente non volevano rilasciarmelo proprio per la regola di cui sopra ed hanno addirittura ritenuto un abuso da parte del municipio l'attribuzione del codice fiscale. A quel punto ho battuto un po' i pugni perché mia moglie i codice fiscale ce l'ha già e mi chiedo se sia possibile l'iscrizione anagrafica (tra l'altro obbligatoria) senza attribuzione di codice fiscale.
Inoltre il distretto sanitario, con la sola ricevuta della richiesta del permesso/carta di soggiorno, rilascia una tessera sanitaria valida solo 6 mesi, proprio per la provvisorietà della situazione e può essere rinnovata di 6 mesi in 6 mesi fino al rilascio definitivo del permesso. Quindi il problema non sussiste e non compete l'agenzia delle entrate che dovrebbe rilasciare il certificato di attribuzione del codice fiscale senza indugi.
Un altro controsenso è dato dal fatto che la legge permette di lavorare anche con la sola ricevuta della richiesta, ma per lavorare è richiesta appunto l'attribuzione del codice fiscale, quindi dovrebbero essere obbligati a rilasciarlo.
Inoltre ritengo che sia assurdo che mia moglie, sposata con me, presente nel mio stato di famiglia, presente nel mio nucleo famigliare, residente e convivente con me, iscritta all'anagrafe (obbligatorio), non abbia diritto alla tessera sanitaria e quindi all'assistenza sanitaria solo perché la questura le ha dato l'appuntamento a 9 mesi dalla richiesta della carta di soggiorno.
Per i suddetti motivi, dopo averli esposti alla direttrice dell'agenzia delle entrate, hanno capito e rilasciato il certificato di attribuzione del codice fiscale.