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cod. att. 67.20.1
- Creatore Discussione paolov
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Riferimento: cod. att. 67.20.1
La legge 792/84 definisce la figura del broker, in maniera se si vuole discutibile, senza indicare in maniera esplicita la fattispecie contrattuale cui dà vita la sua attività con possibilità che trovino applicazione per la figura del broker le norme del codice sulla mediazione ed in questo caso l’attività svolta dal broker rientrerebbe nel reddito di impresa.
Tuttavia non è così semplice come sembrerebbe, è vero infatti che il broker viene pagato a provvigione ma come nel caso del mediatore assicurativo lo stesso non è tenuto ad astenersi dall'assumere vincoli contrattuali con tutte e due le parti, ma - in base alla legge - solo con la compagnia di assicurazione.
Sulla base di questo il broker dovrebbe esercitare e quindi essere classificato come attività professionale.
Da tenere presente inoltre che figura professionale delineata dalla normativa nazionale rischia di porsi in contrasto con la Dir. CEE 2002/92.
Secondo questa direttiva si punta alla unificazione delle varie figure di intermediari, nel tentativo di uniformare le varie legislazioni statali.
Ciò detto, conosco broker (clienti di colleghi) che sono iscritti all’INPS (forse come soluzione più semplice) come servizi del terziario e pagano una contribuzione commercianti e non hanno nessuna iscrizione Enasarco.
Lo so che non ti sarà molto di aiuto....ma spero cmq ti possa servire come orientamento.
La legge 792/84 definisce la figura del broker, in maniera se si vuole discutibile, senza indicare in maniera esplicita la fattispecie contrattuale cui dà vita la sua attività con possibilità che trovino applicazione per la figura del broker le norme del codice sulla mediazione ed in questo caso l’attività svolta dal broker rientrerebbe nel reddito di impresa.
Tuttavia non è così semplice come sembrerebbe, è vero infatti che il broker viene pagato a provvigione ma come nel caso del mediatore assicurativo lo stesso non è tenuto ad astenersi dall'assumere vincoli contrattuali con tutte e due le parti, ma - in base alla legge - solo con la compagnia di assicurazione.
Sulla base di questo il broker dovrebbe esercitare e quindi essere classificato come attività professionale.
Da tenere presente inoltre che figura professionale delineata dalla normativa nazionale rischia di porsi in contrasto con la Dir. CEE 2002/92.
Secondo questa direttiva si punta alla unificazione delle varie figure di intermediari, nel tentativo di uniformare le varie legislazioni statali.
Ciò detto, conosco broker (clienti di colleghi) che sono iscritti all’INPS (forse come soluzione più semplice) come servizi del terziario e pagano una contribuzione commercianti e non hanno nessuna iscrizione Enasarco.
Lo so che non ti sarà molto di aiuto....ma spero cmq ti possa servire come orientamento.