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CHI E' A CARICO e CHI NO?

Sime

Utente
Ciao a tutti.
mi rivolgo a voi per trovare la soluzione di un inghippo: mia moglie è un'istuttrice di nuoto di secondo livello tesserata FIN e dall'inizio della
sua attività come istruttrice specializzata percepisce delle entrate
economiche che sono sempre rimaste comunque al di sotto dei 7.500,00 euro
lordi l'anno, limite indicato dal Fisco per la No-Tax Area del settore sportivo ( collaboratori di associazioni sportive dilettantistiche ).
Quest'anno l'Agenzia Entrate, a sorpresa, mi ha richiesto la rettifica della
Dichiarazione dei Redditi relativa al 2005, chiedendomi di restituire quanto
scaricato dalle tasse relativamente alla mia signora, comprese le spese
mediche ( e aggiuntiva sanzione ) perchè, appunto, percependo un reddito
superiore ai 2.840,51 euro ( limite massimo generale per poter considerare
un familiare a carico ) non è più a mio carico.
Ho trovato un'articolo del sole 24h ( la Pagina dell'Esperto ) che rispondendo ad una madre con figlio a carico ma nella stessa situazione, mi dà ragione ( il figlio è e resta a carico ). Ma per chiarezza ho anche consultato la mia
commercialista e il sito Agenzia Entrate e mi hanno dato risposte diverse ( "sì" per la commercialista, "no" per l'Agenzia Entrate ).

Mi rivolgo quindi a voi per sapere come comportarmi: accetto e pago in silenzio o ho diritto a far ricorso? Possibile che anche tutti i ragazzi che danno
una mano nelle piscine e prendono tremila euro all'anno per recuperare un
po' di spese improvvisamente vengano considerati non più a carico dei loro
genitori?

Spero troviate il modo di rispondermi, anche a beneficio di ( credo ) molti altri.
 

Bicia F

Utente
Riferimento: CHI E' A CARICO e CHI NO?

come ben sai il limite massimo di reddito, potendo riconoscere il diritto alla detrazione per familiare a carico, è pari ad euro 2.840,51 - al lordo degli oneri deducibili. il superamento della predetta soglia massima comporta il decadimento del diritto alla detrazione, con recupero/restituzione delle somme riconosciute ai fini della detrazione stessa e per le spese personali. mi spiace, ma l'agenzia delle entrate ritengo agisca in modo corretto.
occorrerebbe maggior sensibilizzazione sui titolari-responsabili delle aziende, meglio sostituti d'imposta, tramite le risorse umane, gli uffici del personale, i consulenti del lavoro, altri consulenti fiscali, nel sottolineare l'importanza della documentazione da redigersi ad inizio anno (che tutti i dipendenti, almeno qui chiamano "quel foglio" per le detrazioni d'imposta) e più avanti per gli assegni familiari, unitamente al maggior coordinamento tra la vera conoscenza della situazione fiscale di quel nucleo familiare, anche per le finalità della dichiarazione unica isee, che insieme alla cozzaglia dei modelli unici privati e/o imprese, costituiscono la base documentale per l'assistenza sociale, l'accesso al credito, il credito al consumo e spero sempre meno a quella mannaia da casalinga con bigodini, sull'orlo di una crisi coniugale e di nervi, che opti per le carte revolving...in una parole, il nostro stato sociale NAZIONALE...ciao a te ed alla affiatatissima banda!
 

Milan

Utente
Riferimento: CHI E' A CARICO e CHI NO?

Beh..riporto quanto affermato dall'ade n. 1° 2007

i compensi erogati a queste performance non subiscono alcuna trattenuta irpef fino all'importo di 7.500,00 euro.

altresì fino a questa cifra non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini irpef di chi li percepisce.

parliamo di soggetti che prestano la loro opera nelle ass. sportive dilett.!

...
...
:cool:
 
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