questione spesso dibattuta. Come trattare contabilmente (con effetti rilevanti anche per gli studi di settore) il campionario (anche di importo molto rilevante tipo 150.000 euro annuali) acquistato dall'agente dalla mandante.
A fine stagione il campionario (abbigliamento) viene venduto (stoccato o altro), comunque con la generazione di perdite chiaramente o sicuramente nessun margine positivo
Trattarlo come acquito merci e rimanenze ho concluso che sia errato. inoltre gli effetti sugli studi di settore sono devastanti.
Penso sia corretto considerare tali costi come costi di esercizio (promozionali od altro). Dato che l'utilità di tali costi è inferiore all'anno in quanto a fine stagione il campionario viene ceduto, ritengo opportuno riscontare al 31.12 la parte relativa alle quantità che comunque sono in giacenza in quanto queste potranno essere eventualmente cedute in esercizio successivo.
ad ogni modo ho verificato che gli studi di settore specifici sono impossibili e non tengono affatto conto di questa pecularità del settore che accolla agli agenti forti perdite.
Concordate su questa impostazione?
A fine stagione il campionario (abbigliamento) viene venduto (stoccato o altro), comunque con la generazione di perdite chiaramente o sicuramente nessun margine positivo
Trattarlo come acquito merci e rimanenze ho concluso che sia errato. inoltre gli effetti sugli studi di settore sono devastanti.
Penso sia corretto considerare tali costi come costi di esercizio (promozionali od altro). Dato che l'utilità di tali costi è inferiore all'anno in quanto a fine stagione il campionario viene ceduto, ritengo opportuno riscontare al 31.12 la parte relativa alle quantità che comunque sono in giacenza in quanto queste potranno essere eventualmente cedute in esercizio successivo.
ad ogni modo ho verificato che gli studi di settore specifici sono impossibili e non tengono affatto conto di questa pecularità del settore che accolla agli agenti forti perdite.
Concordate su questa impostazione?