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architetto-ladro

P

povero ignorante

Ospite
mi spiace usare questa parola ma è cosi'.
ho un problema:
ho fatto fare un progetto per predisporre uno studio da un architetto;
il mio errore è stato nn chiedere il preventivo, poichè quando mi ha sparato il prezzo, mi è sembrato eccessivo.

premettendo che "non è stato dato nessun mandato scritto" all'architetto, e che egli nn ha di conseguenza fatto "nessuna comunicazione di inizio lavori"al comune:

a cosa vado incontro se nn pago la cifra da lui richiesta?
gli pagherei il giusto(consigliato ovviamente da altri architetti)
 
"ho fatto fare un progetto per predisporre uno studio da un architetto;"

quindi qualcosa gli hai fatto fare..
probabilmente ti avrà applicato la tariffa professionale...
cerca di mediare con lui e di addivenire ad un accordo.. fatto sta che potrebbe farsi liquidare la parcella dall'ordine e renderla esecutiva..
 
le commissioni parcelle degli ordini professionali non accertano se la prestazione è stata effettuata o meno. Controllano solo se la parcella è stata redatta in conformita alla tariffa professionale.
Gli albi si ispirano alle caste massoniche e non troverai mai un architetto che accusi o sostenga la tue ragioni contro un suo collega
Se dovesse renderla esecutiva impugna il decreto ingiutivo e prendilo a calci sui denti.
 
grazie, a tutti....ma mi chiedo come puo' dimostrare all'ordine che lui effettivamente ha svolto quel lavoro per me?
visto che come detto "di scritto nn c'e' nulla, nè mandato,nè comunicazione di inizio lavori"......allora potrebbe a fare a chiunque e sempre una cosa del genere.

nn è che nn voglio pagarlo, ma nemmeno a farmi fregare.
 
al di la del fatto che le tariffe professionali son approvate da leggi dello stato e che se col consulente si parla alcune cose sono concordabili e al di la del fatto che la GDF accerta il reddito del professionista sulla base di dette tariffe (non so se capisci cosa vuol dire), è assodato cmq che alcuni clienti nn danno il giusto valore al lavoro che il professionista svolte, ma tant'è.. son gli stessi personaggi che farebbero di tutto per non pagare il commercialista, architetto o geometra, e poi spendono soldi in cose stile "wanna marchi" o altre str.. del genere, i classici insomma che si fan bidonare dal primo che passa.. che acquisterebbero enciclopedie a rate anche se sanno che nn l'apriranno mai, i classici che fanno i buoni affari solo loro magari comprando multiproprietà in luoghi sperduti del mondo (ove o nn vanno mai o gli tocca la settimana invernale e la residenza sta al mare), i classici che si, tanto cosa vuoi che sia, ci vuol cinque minuti a far quella carta li.. e poi li ritrovi a piangere perchè si son rivolti all'avvocato per la stessa cosa, ove per 30 min di seduta han sborsato 500€ (e glieli danno, hai voglia se glieli danno e pure in contanti e fa bene l'avvocato a prenderglieli in quanto è il suo lavoro e applica il suo tariffario.. )..
chissà come mai la stessa gente che fa fare tutto il lavoro preparatorio per il notaio al professionista e poi va dal notaio e lo paga in contanti senza fiatare e tu professionista il tuo lavoro te lo vedi svalutato ("ah beh, ma ho già pagato il notaio) e manco ti chiede se ti deve pagare, meravigliandosi se gli presenti il conto..

Detto questo, definirei chi ha messo un post del genere dando dei ladri agli iscritti agli albi/ordini e quindi me compreso, un perfetto ignorante, ma nel senso che ignora... (forse)
 
Dubito che i tre su tre abbiano fatto una valutazione attenta dell'operato del collega professionista; penso che abbiano sparato una cifra a forfait. Verifica se l'importo è comprensivo di Iva; magari i tre su tre avrebbero percepito il compenso e non lo avrebbero dichiarato. Bisogna confrontare i compensi a parità di condizioni ecco.
 
il bello è che anche lui nn fa fattura......
va be mi metto d'accordo e vi faccio sapere.....
mi avete mangiato vivo!!!!!!!!!

grazie
 
quante volte l'abbiamo fatto questo discorso, Alberto...
Mi sa che tra un pò dovremo promuovere un comitato di tutela per commercialisti. Però penso che questa generalizzata mancanza di rispetto del nostro lavoro (o quantomeno minore rispetto) deve dipendere da qualcosa. Cioè, da Aosta a Siracusa è la stessa cosa. A volte credo che sia per il tipo di prestazione che eseguiamo: la continuità del rapporto nel tempo genera nel cliente la convinzione che è "tutto compreso" nel compenso (annuo, mensile, trimestrale) concordato. E che eventuali compensi da noi ritenuti del tutto normali siano considerati per il cliente assolutamente straordinari e gli fanno storcere il naso.
Personalmente (parlo ovviamente della mia esperienza) riesco a farmi pagare meglio, e per TUTTE le prestazioni che effettuo, se la consulenza non è continua ma riferibile ad un determinato affare o ad un determinato problema da risolvere e non assisto il cliente in maniera continuativa. Ma se il cliente, per esempio, ha un rapporto con me per cui gli seguo la contabilità oppure faccio consulenza concordando un compenso e poi, a seguito di un'operazione particolare, devo dedicargli molto tempo e chiedo un compenso a parte relativamente a QUELLA operazione spesso succede un casino.
Che ne pensi?
 
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