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Applicabilità detrazioni

tromeo78

Utente
Buongiorno
sto ristrutturando casa e beneficierò di detrazioni del 55% e del 36%. La casa e il contratto sono cointestati a me e alla mia convivente (non coniugati).
Attualmente lei non ha reddito, ma prevediamo che ritorni ad averlo nel prossimo periodo, anche se in misura minore del mio, probabilmente.
Cosa conviene fare rispetto alla possibilità di "spalmare" le detrazioni? Da quello che so, se le fatture e i bonifici dei pagamenti sono intestati solo a me, nonostante casa e contratto di ristrutturazioni siano cointestati, potrò detrarre interamente io ciò che mi spetta. Ecco, chiedo una conferma di questa facoltà e un consiglio su cosa conviene fare (cointestare solo una parte di fatture e bonifici e lasciare le altre solo a me, ad esempio?) nella nostra situazione. E' una questione per me contorta e importante, riscontro parerei diversi e vorrei avere qualche elemento di certezza perchè si tratta di parecchi soldi.
Grazie mille a chi potrà aiutarmi
 

Luigia

Amministratore
Confermo che puoi detrarre tu anche tutte le spese. A questo punto devi solo verificare che il tuo reddito e le tue imposte sono capienti. Se sono capienti puoi intestare tutto a te ed è la cosa piu' semplice. Diversamente secondo me va bene anche suddividere un po di spese effettuando bonifici separati. Per controllare la capienza devi sapere quanta Irpef ti è stata trattenuta sul tuo stipendio e quello è il tuo limite.
 

tromeo78

Utente
Grazie Luigia.
Comincia a diradarsi la nebbia. Purtroppo la questione è complessa perchè i pagamenti e le relative fatturazioni sono già cominciati da un paio di mesi e soprattutto perchè alcune di queste fatture hanno sia il mio nome sia quello della convivente, altre solo il mio.
I pagamenti sono invece sempre partiti dal conto in comune, ma probabilmente la contabile della banca riporterà solo il mio codice fiscale perchè a me, mentre li eseguivo, non è venuto in mente che poteva cambiare qualcosa mettendo anche il codice fiscale come secondo ordinante della mia convivente. Ma magari è condizione sufficiente che i bonifici partano da un conto cointestato, almeno nel caso in cui la fattura sia intestata ad entrambi.

Fatta questa premessa già abbastanza ingarbugliata, perlomeno per me, con la conferma di Luigia so che posso detrarre solo io....ma a condizione che le fatture E i bonifici portino solo il mio nome... o bastano solo le fatture... o basta solo, a prescindere dalle fatture cointestate o meno, che ci sia solo io come ordinante? E si tratta di un posso o di un devo, in questi casi? Perchè mi chiedo anche cosa succede nel caso in cui ci siano fatture intestate solo a me e io voglia invece, al contrario e per ragioni di convenienza che adesso non posso valutare con significativa lungimiranza, portarle in detrazione al 50% con la convivente.
Per (tentare di) capirsi meglio: per me la condizione ideale sarebbe quella di poter decidere solo in sede di dichiarazione se detrarre tutto al 50% o qualcosa in più io. Impossibile?
Altro elemento da valutare è che i redditi della mia convivente saranno da lavoro autonomo (superminimo iva) o da collaborazioni occasionali, quindi non penso avrà molta irpef. O mi sbaglio?
Grazie per essere arrivati fino qui
 

tromeo78

Utente
Di ritorno dall'agenzia delle entrate per sottoporre il quesito, nelle parti rimaste irrisolte qui sopra, riporto il fatto che sembra possibile, per esempio e secondo i due funzuonari interpellati, suddividere le detrazioni anche se non è presente il secondo codice fiscale, sempre che il conto da cui partono i bonifici, e le fatture stesse così come il contratto, siano cointestati. Sugli altri punti, ancora un po' di nebbia...
 
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