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Aiuto accertamento bancario da parte della GdF...

cippe

Utente
Allora, nel 2009 mi hanno fatto un accertamento per gli anni 2007-2009...era esploso un caso e invece è stato un buco nell'acqua, perchè erano stati interpretati male dei tabulati. Quindi non contenti che sulla carta andasse tutto bene, sono passati al controllo bancario. Mi hanno convocato dopo 2 anni per iniziare sta cosa...quindi ad oggi mi ritrovo a dover motivare cose successe oltre 4 anni fa. Inoltre funziona tutto su presunzione e contraddittorio... insomma, se ho ritirato 200 euro per andare un fine settimana fuori, non va bene, perchè non posso dimostrarlo. Se ho venduto una bicicletta usata a 500 euro e li ho versati non va bene, perchè non posso dimostrarlo. Aggiungiamo il fatto che una miriade di cose non me le ricordo, e un'altra miriade sono praticamente incollegabili (sono in contabilità semplificata, un versamento di 3 assegni risulta come unico versamento di una cifra pari alla somma dei 3 assegni, quindi per me è impossibile risalire alle relative fatture, idem molti bonifici a saldo di più fatture di acquisto che ho eseguito...ma funziona realmente così? Se io per esempio prelevo soldi e ci vado in un night, o li gioco ai cavalli o a poker, non significa che ogni prelievo e versamento sia relativo a merce venduta e comprata in nero... mi pare una situazione assurda! Qualcuno mi spiega come funziona realmente? Nel senso che loro possono verbalizzare quello che vogliono e presumere cosa li pare, ma posso poi fare ricorso in ambito tributario?
Grazie
 
Allora, nel 2009 mi hanno fatto un accertamento per gli anni 2007-2009...era esploso un caso e invece è stato un buco nell'acqua, perchè erano stati interpretati male dei tabulati. Quindi non contenti che sulla carta andasse tutto bene, sono passati al controllo bancario. Mi hanno convocato dopo 2 anni per iniziare sta cosa...quindi ad oggi mi ritrovo a dover motivare cose successe oltre 4 anni fa. Inoltre funziona tutto su presunzione e contraddittorio... insomma, se ho ritirato 200 euro per andare un fine settimana fuori, non va bene, perchè non posso dimostrarlo. Se ho venduto una bicicletta usata a 500 euro e li ho versati non va bene, perchè non posso dimostrarlo. Aggiungiamo il fatto che una miriade di cose non me le ricordo, e un'altra miriade sono praticamente incollegabili (sono in contabilità semplificata, un versamento di 3 assegni risulta come unico versamento di una cifra pari alla somma dei 3 assegni, quindi per me è impossibile risalire alle relative fatture, idem molti bonifici a saldo di più fatture di acquisto che ho eseguito...ma funziona realmente così? Se io per esempio prelevo soldi e ci vado in un night, o li gioco ai cavalli o a poker, non significa che ogni prelievo e versamento sia relativo a merce venduta e comprata in nero... mi pare una situazione assurda! Qualcuno mi spiega come funziona realmente? Nel senso che loro possono verbalizzare quello che vogliono e presumere cosa li pare, ma posso poi fare ricorso in ambito tributario?
Grazie
certo, che tu possa fare ricorso alle competenti commissioni tributarie è fuori dubbio, ma ti converrebbe cercare di ricostruire quanto più ti sia possibile in contradditorio.
ciao
 

cippe

Utente
chiaro, ma non tutto è ricostruibile. Ripeto, non tutti i prelievi e versamenti sono giustificabili, visto che per esempio non sono di quelli che ritirano al bancomat un giorno sì e uno no ma sono uno che magari ritira mille euro, ma non è dimostrabile, così come magari dei pagamenti in contanti ricevuti li ho versati insieme. Non ho un pagamento in contanti per esempio da mille euro, con versamento da mille e fattura da mille. Ma magari ho un versamento da 5mila euro dopo 3 mesi di fattura con pagamento in contanti... insomma con un controllo del generevorrei sapere chi la spunta, mha!
 
chiaro, ma non tutto è ricostruibile. Ripeto, non tutti i prelievi e versamenti sono giustificabili, visto che per esempio non sono di quelli che ritirano al bancomat un giorno sì e uno no ma sono uno che magari ritira mille euro, ma non è dimostrabile, così come magari dei pagamenti in contanti ricevuti li ho versati insieme. Non ho un pagamento in contanti per esempio da mille euro, con versamento da mille e fattura da mille. Ma magari ho un versamento da 5mila euro dopo 3 mesi di fattura con pagamento in contanti... insomma con un controllo del generevorrei sapere chi la spunta, mha!
non ti ho scritto che devi ricostruire il tutto, ma solo quanto più ti sia possibile, dopodichè predisponendo il ricorso potrai anche sostenere che alcuni prelievi ti possoo essere serviti per le tue esigenze.
ciao
 

Rocco

Utente
Infatti, l'accertamento bancario è un rompicapo proprio perché a distanza di anni è difficile per il contribuente ricostruire il proprio c/c al fine di fornire all'ufficio la prova contraria. Il problema (per il contribuente) risiede nella disposizione normativa riguardante tale tipologia di accertamento: l'art. 32 c. 1 n. 2) del DPR 600/73 stabilisce, tra l'altro, che "...alle stesse condizioni sono altresì posti come ricavi o compensi a base delle stesse rettifiche ed accertamenti, se il contribuente non ne indica il soggetto beneficiario e sempreché non risultino dalle scritture contabili, i prelevamenti o gli importi riscossi nell'ambito dei predetti rapporti od operazioni. ..."In pratica si tratta di una presunzione legale che "scarica" sul contribuente l'onere di fornire la prova contraria, consistente nell'indicare il beneficiario dei prelevamenti eseguiti mentre per i versamenti che se ne è tenuto conto nella determinazione del reddito. Inoltre tali movimentazioni devono risultare dalle scritture contabili (impossibile per un contribuente in semplificata, non essendo tenuto a rilevare tali operazioni). Purtroppo se non riesci a fornire tali prove (che devono essere specifiche per ogni movimento contestato e non generiche), in contraddittorio o successivamente in giudizio, è difficile che il giudice tributario possa darti ragione...ovviamente bisogna sempre analizzare per bene il caso specifico. E pensare che prima di varare il D.L. 98/2011 si parlava di eliminare la presunzione collegata ai prelevamenti, purtroppo i nostri governanti hanno lasciato perdere, probabilmente per motivi legati al gettito; la modifica normativa avrebbe sicuramente portato giovamento ai contribuenti, ma così non è stato.
Ciao.
 

cippe

Utente
Ora dirò una cavolata, ma non deve essere giudicato cmq il tutto su certe basi? Per esempio se non ho famiglia, vivo con i miei a 35 anni, non ho un'auto, vado in giro con una bici sgangherata e non faccio un giorno di vacanza da 10 anni (bè vista com'è assurda la legge, invento un caso altrettanto assurdo) il giudice dovrebbe anche capire senza prove cartacee che è evidente che quei 100mila euro di movimenti non ricostruiti non sono certo di nero, perchè uno che fa 100mila euro di movimenti di nero (e quindi ce ne saranno altrettanti e passa che non si vedono perchè i soldi neri girano poi in contanti) non va in giro con le pezze al culo... o il redditometro conta solo in una direzione sola??
 

cippe

Utente
ho capito, ma con i soldi che ci ho fatto?? Nel senso... io in 3 anni ho veramente tanti movimenti che non riesco a rintracciare. Mi spiego meglio... molti bonifici non sono pari pari a fattura di acquisto, magari sono cumulativi, parziali ecc... non ho ancora fatto la conta ma di sicuro mi ritrovo minimo 100mila euro in 3 anni di bonifici orfani. Viceversa mi ritrovo un sacco di fatture di acquisto orfane. Non è che ho 100mila euro di bonifici orfani e NESSUNA fattura orfana, ma ovviamente ne ho tantissime. Ora, siccome 1+1 fa 2, mi pare assurdo che si presuma che con quei 100mila una persona che c'ha le pezze al culo ci abbia acquistato, e quindi venduto roba in nero!. Se avessi dichiarato 5mila euro l'anno e avessi avuto una mercedes, pur tornando perfettamente le carte, mi avrebbero chiesto dove ho preso i soldi per quella macchina. Quindi non capisco come il tenore di vita di una persona costituisca una prova solo in una direzione!
 
Mi sembra di capire che hai un solo conto corrente per la Tua ditta e per la Tua vita privata.

In ogni caso i problemi dovrebbero essere abbastanza contenuti se nella Tua dichiarazione hai esposto ricavi uguali, o abbastanza vicini, alle entrate di conto corrente.

Stessa cosa per le uscite: Se le fatture di acquisto corrispondono al totale dei prelievi e pagamenti di conto corrente non dovrebbero esserci grossi problemi, anche se analiticamente non riesci a risalire alla fonte che ha generato i singoli movimenti.

ciao
 
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