A
annamaria57
Ospite
Mi è stata appena notificata una sentenza della Commissione
Tributaria Regionale del Lazio che mi condanna al pagamento di
60.000,00 euro (almeno) per una situazione paradossale dalla quale
spero tanto di poter uscire anche con il vostro aiuto.
I FATTI:
Nell'anno 2002 ho ricevuto un avviso di liquidazione di imposta di
Registro e Invim per maggior valore di un immobile rispetto a quello
dichiarato nell'atto di vendita sottoscritto sia da me che da altri
miei parenti (da tale vendita ho incassato circa 500,00 EURO).
Ho presentato ricorso alla Commissione Provinciale per dimostrare
l'infondatezza dell'accertamento anche sulla base di precedenti
sentenze in tal senso ottenute da alcuni miei parenti che avevano
anche loro a suo tempo presentato dei ricorsi.
Purtroppo però io ho commesso l'errore (non io direttamente ma il mio
consulente) di non nominare un difensore al momento del ricorso.
Quando la Commissione me lo ha fatto presente li ho informati che,
essendo io geometra abilitato, mi sarei potuto difendere da solo.
La C.T. Provinciale non ha accolto la mia richiesta ed ha dichiarato
inammissibile il mio ricorso ai sensi della disposizione del DLgs
546/92 art. 12 comma 5 senza senza concedermi un termine per la
nomina del difensore nè tantomeno entrare nel merito del ricorso.
Ho quindi presentato un ricorso alla Commissione Tributaria Regionale
contro questa decisione ma l'esito è stato nuovamente negativo!
Infatti è stato dichiarato che l'avviso di accertamento è divenuto
esecutivo in quanto dichiarato legittimo con sentenza di primo grado
non impugnata!
CI DEVE ESSERE UN MODO PER USCIRE DA QUESTO PROBLEMA PERCHE' E'
ASSURDO CHE IO DEBBA PAGARE 60.000,00 EURO PER UN ACCERTAMENTO CHE
AGLI ALTRI VENDITORI E' STATO RICONOSCIUTO INFONDATO!!!!
PER FAVORE DITEMI CHE DEVO FARE.
GRAZIE
A.M.
Tributaria Regionale del Lazio che mi condanna al pagamento di
60.000,00 euro (almeno) per una situazione paradossale dalla quale
spero tanto di poter uscire anche con il vostro aiuto.
I FATTI:
Nell'anno 2002 ho ricevuto un avviso di liquidazione di imposta di
Registro e Invim per maggior valore di un immobile rispetto a quello
dichiarato nell'atto di vendita sottoscritto sia da me che da altri
miei parenti (da tale vendita ho incassato circa 500,00 EURO).
Ho presentato ricorso alla Commissione Provinciale per dimostrare
l'infondatezza dell'accertamento anche sulla base di precedenti
sentenze in tal senso ottenute da alcuni miei parenti che avevano
anche loro a suo tempo presentato dei ricorsi.
Purtroppo però io ho commesso l'errore (non io direttamente ma il mio
consulente) di non nominare un difensore al momento del ricorso.
Quando la Commissione me lo ha fatto presente li ho informati che,
essendo io geometra abilitato, mi sarei potuto difendere da solo.
La C.T. Provinciale non ha accolto la mia richiesta ed ha dichiarato
inammissibile il mio ricorso ai sensi della disposizione del DLgs
546/92 art. 12 comma 5 senza senza concedermi un termine per la
nomina del difensore nè tantomeno entrare nel merito del ricorso.
Ho quindi presentato un ricorso alla Commissione Tributaria Regionale
contro questa decisione ma l'esito è stato nuovamente negativo!
Infatti è stato dichiarato che l'avviso di accertamento è divenuto
esecutivo in quanto dichiarato legittimo con sentenza di primo grado
non impugnata!
CI DEVE ESSERE UN MODO PER USCIRE DA QUESTO PROBLEMA PERCHE' E'
ASSURDO CHE IO DEBBA PAGARE 60.000,00 EURO PER UN ACCERTAMENTO CHE
AGLI ALTRI VENDITORI E' STATO RICONOSCIUTO INFONDATO!!!!
PER FAVORE DITEMI CHE DEVO FARE.
GRAZIE
A.M.