J.L.P.
Utente
Buongiorno a tutti. Vorrei porvi questo quesito che magari a prima vista sembra di semplice interpretazione ma in realtà, secondo me, non lo è. Il tema è "affitto ufficio ad ore". Le mie perplessità sono:
1) come lo inquadro il contratto? L'unico inquadramento lo vedrei come locazione ad uso diverso da quello abitativo (ex L. 392/78). Il problema è che (diversamente dall’uso abitativo dove ad esempio è previsto il contratto transitorio) la durata minima è di sei anni! Cioè, non c’è normativa o prassi specifica per gli “affitti transitori di immobili non abitativi”), o almeno io non l’ho trovata;
2) Il contratto lo devo registrare? Mi sembrerebbe assurdo in effetti. Ma anche qua non ho trovato nulla che mi escluda l’obbligo della registrazione (come ad esempio le locazioni turistiche che ho una specifica deroga);
3) Se il locatore è un privato che tipo di reddito produce? Io direi redditi diversi per attività commerciali non svolte abitualmente (ovviamente se è effettivamente non svolta abitualmente) fino ai soliti 5.000 (per evitare contribuzione INPS). Se abituale, invece, deve aprire partita iva;
4) Se il locatore è un’azienda (o comunque un soggetto passivo IVA). Qui non avrei molti dubbi: attività di locazione, ma deve essere attivo il corrispondente codice Ateco.
Che ne pensate?
Grazie
Giampiero
1) come lo inquadro il contratto? L'unico inquadramento lo vedrei come locazione ad uso diverso da quello abitativo (ex L. 392/78). Il problema è che (diversamente dall’uso abitativo dove ad esempio è previsto il contratto transitorio) la durata minima è di sei anni! Cioè, non c’è normativa o prassi specifica per gli “affitti transitori di immobili non abitativi”), o almeno io non l’ho trovata;
2) Il contratto lo devo registrare? Mi sembrerebbe assurdo in effetti. Ma anche qua non ho trovato nulla che mi escluda l’obbligo della registrazione (come ad esempio le locazioni turistiche che ho una specifica deroga);
3) Se il locatore è un privato che tipo di reddito produce? Io direi redditi diversi per attività commerciali non svolte abitualmente (ovviamente se è effettivamente non svolta abitualmente) fino ai soliti 5.000 (per evitare contribuzione INPS). Se abituale, invece, deve aprire partita iva;
4) Se il locatore è un’azienda (o comunque un soggetto passivo IVA). Qui non avrei molti dubbi: attività di locazione, ma deve essere attivo il corrispondente codice Ateco.
Che ne pensate?
Grazie
Giampiero