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Affittacamere e rapporti con intermediari UE

Buonasera
Un soggetto che avvia una attività di affittacamere nel Lazio e resta inattivo nel corso dell'anno solare per un periodo minimo di 120 giorni (quindi per esempio inizia la propria attività da maggio fino a fine anno), non è obbligato ad aprire la partita iva, ma dovrà certificare i propri incassi emettendo una ricevuta senza apposizione dell'iva e con marca da bollo di 2 euro per importi superiori a euro 77,47. Tale ricevuta dovrà essere consegnata al cliente al momento del pagamento. Nel caso in cui, e questa è la domanda, l'affittacamere percepisca l'incasso da una società di intermediazione (quale per esempio Airbnb) con sede legale in uno stato membro della UE (ovviamente non Italia), si configura un rapporto di carattere "Intrastat" per così dire. Questo fatto deroga i 120 giorni di cui sopra e obbliga il soggetto ad aprire la partita iva (e conseguente registrazione al VIES) per poter operare con l'intermediario europeo? Oppure il rapporto con lo stato membro UE non "annulla" la regola dei 120 giorni permettendo all'affittacamere di rimanere per così dire "occasionale" e potendo operare con un soggetto UE anche senza partita iva autorizzata VIES? C'è una normativa in merito che disciplina che fattispecie?

Grazie a tutti per le risposte
Alessandro
 
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