Non mi sembra che ci possano essere due concezioni differenti sulle operazioni ai fini IVA.
Il regime speciale per il commercio di prodotti editoriali (art. 74, c.1, lett.c) si basa, come già detto, sul regime monofasico di corresponsione dell'imposta; ciò significa che con questo sistema non si colpisce l'incremento di valore del bene nei vari passaggi (come avviene solitamente con il meccanismo della detrazione-rivalsa) fino a far ricadere sul consumatore finale il carico d'imposta, ma l'IVA grava su un unico soggetto passivo, ovvero l'editore, che provvede a versare l'imposta all'erario sulla base del prezzo di vendita e delle copie vendute.
Il commerciante al dettaglio che cede libri e riviste pone in essere operazioni escluse dal campo di applicazione dell'IVA; questo è sostenuto da autorevole dottrina (Reggi, Santacroce, ecc.), pertanto non dà via di scampo.
Il libro acquistato dall'azienda in un negozio di libri, per venire al problema in questione, e fatturato in art. 74, c.1, lett. c), configura una operazione esclusa dal campo IVA, pertanto non vincolata dall'obbligo di rilevazione nel registro acquisti e neppure della conseguente inclusione nella dichiarazione IVA annuale come monte acquisti.
L'inclusione di questi acquisti nel rigo VF12 secondo me non è appropriata.
Io registro la fattura come acquisto non soggetto (nessuno me lo impedisce) ma nella stesura della dichiarazione annuale non la includo in nessuno dei righi VF, come un altro acquisto escluso o fuori campo.
Su questa cosa, fidati, ho un margine di certezza molto alto.
Ciao