Buongiorno,
vi chiedo gentilemente un Vostro parere sulla seguente situazione che mi sei è andata a creare.
Il 18/06/2022 mi è stato notificato con raccomandata, un avviso di controllo formale ai sensi dell'art.36-TER relativo ai redditi del 2020.
Confrontantomi con il commercialista, dopo i suoi controlli (parentesi, il commercialista è lo stesso che ha fatto la dichiarazione dei redditi), ha effettivamente riscontrato l'errore perchè mi ha portato il detrazione anche i contributi integrativi versati alla cassa e non solo i contributi soggettivi.
Appurato l'errore, mi ha fatto pagare un F24 diverso da quello allegato alla comunicazione dell'avviso di accertamento.
L'F24 che ho pagato riportava, l'IRPEF non versata (codice 4001), le sanzioni (codice 1989) e poi un'altra riga riortante codice "TF45".
Leggendo un po in rete, sembra che questo codice TF45 sia associato ad una qualche forma di ravvedimento "speciale", ed in fatti il commercialista mi aveva comunicato nel corso del colloquio che avremmo optato per un ravvedimento "lungo".
Inoltre mi ha detto che il tutto doveva essere fatto entro il 30/06/2023, cosa che ho fatto, è lui ha dovuto inviare comunicazione in agenzia delle entrate entro stessa data.
La questione è che, leggendo in rete, sembra che io non possa procedere ad adottare il ravvedimento dopo aver ricevuto avviso formale ai sensi dell'art.36-TER e mi sorge il dubbio, a questo punto, che la situazione si sia complicata ancora di più.
Vorrei chiederVi,
- potevo adottare la formula del ravvedimento così come descritto sopra?
- c'è qualche legge, decreto o altra norma che ha concesso la possibilità di poter adottare il ravvedimento anche dopo aver ricevuto comunicazione di accertamento formale ai sensi dell'art.36-ter?
- la procedura che mi ha descritto il commercialista è corretta secondo voi?
- se così non fosse, come ne esco?
Grazie mille per il vostro aiuto.
vi chiedo gentilemente un Vostro parere sulla seguente situazione che mi sei è andata a creare.
Il 18/06/2022 mi è stato notificato con raccomandata, un avviso di controllo formale ai sensi dell'art.36-TER relativo ai redditi del 2020.
Confrontantomi con il commercialista, dopo i suoi controlli (parentesi, il commercialista è lo stesso che ha fatto la dichiarazione dei redditi), ha effettivamente riscontrato l'errore perchè mi ha portato il detrazione anche i contributi integrativi versati alla cassa e non solo i contributi soggettivi.
Appurato l'errore, mi ha fatto pagare un F24 diverso da quello allegato alla comunicazione dell'avviso di accertamento.
L'F24 che ho pagato riportava, l'IRPEF non versata (codice 4001), le sanzioni (codice 1989) e poi un'altra riga riortante codice "TF45".
Leggendo un po in rete, sembra che questo codice TF45 sia associato ad una qualche forma di ravvedimento "speciale", ed in fatti il commercialista mi aveva comunicato nel corso del colloquio che avremmo optato per un ravvedimento "lungo".
Inoltre mi ha detto che il tutto doveva essere fatto entro il 30/06/2023, cosa che ho fatto, è lui ha dovuto inviare comunicazione in agenzia delle entrate entro stessa data.
La questione è che, leggendo in rete, sembra che io non possa procedere ad adottare il ravvedimento dopo aver ricevuto avviso formale ai sensi dell'art.36-TER e mi sorge il dubbio, a questo punto, che la situazione si sia complicata ancora di più.
Vorrei chiederVi,
- potevo adottare la formula del ravvedimento così come descritto sopra?
- c'è qualche legge, decreto o altra norma che ha concesso la possibilità di poter adottare il ravvedimento anche dopo aver ricevuto comunicazione di accertamento formale ai sensi dell'art.36-ter?
- la procedura che mi ha descritto il commercialista è corretta secondo voi?
- se così non fosse, come ne esco?
Grazie mille per il vostro aiuto.