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Abusi datore di lavoro.

Buonasera a tutti e buon anno.
Vi scrivo perchè vorrei anche io avere dei consigli per un problema inerente ad abusi del datore di lavoro, vi spiego la mia situazione.
La mia ragazza lavora presso una catena di negozi per bambini a tempo indeterminato (ccnl commercio) e da qualche mese a questa parte sta subendo degli abusi e dei trattamenti davvero cattivi da parte del datore di lavoro.
Vi faccio qualche esempio.
1) in questo lavoro non esistono i ROL: se non sbaglio i ROL sono previsti per legge e nella sua busta paga i rol vengono aggiunti ed automaticato tolti senza richiesta da parte del dipendente, questo vale per tutti i dipendenti di tutti i punti vendita.
2) A settembre è stato chiesto di non poter lavorare il pomeriggio di Sabato 16 dicembre per poter andare a vedere il concerto di Elisa (quello trasmesso su Canale5 la vigilia di Natale). Il responsabile del negozio ha accettato dando la mezzagiornata libera prevista dal piano di lavoro settimanale per Sabato pomeriggio 16/12 e la giornata libera per domenica 17/12.
Un mese prima il titolare dell'azienda ha negato invece il questo piano di lavoro settimanale con la motivazione che sotto Natale il sabato è un giorno troppo importante, ignorando il fatto che avessimo già comprato biglietti,ticket e albergo.
Qualche giorno prima, dopo una mediazione da parte del responsabile del punto vendita, il piano di lavoro iniziale è stato confermato e quindi siamo riusciti ad andare a vedere il concerto.
3) Qualche giorno fa, dopo un forte attacco di emicrania, la mia ragazza è stata invitata dal responsabile del punto vendita di tornare a casa perchè in condizioni di salute non buone da poter lavorare.
4) oggi, il titolare dell'azienda, con toni davvero poco consoni, ha trasferito in un altro punto vendita la mia compagna affermando queste precise parole:
"" per il concerto il mal di testa non ti è venuto? per lavorare si e ti sei regalata il pomeriggio libero"
Specifico che abbiamo certificato medico edè seguita da un neurologo da un annetto circa.
Il trasferimento, punto vendita più lontano di 15 km, è avvenuto a parole quindi nessuna comunicazione scritta e dovrà inizire questo lunedì, quindi fra 5 giorni.

Ritengo che la mia compagna sia davvero vittima di atteggiamenti ingiusti dal parte del datore di lavoro che sta utilizzando il suo potere ledendo dei diritti fondamentali che dovrebbero spettare ad ogni lavoratore dipendente, a maggior ragione verso una ragazza che giorno e sera si impegna nella sua mansione.

Potete per cortesia darci qualche consiglio su come muoverci e come difenderci?
Il trasferimento è impugnabile? Specifico che non c'è nessun mezzo che collega il domicilio della mia compagna con il nuovo punto vendita. Lo stesso non dovrebbe avvenire con comunicazione scritta?
Com'è possibile che non ci esistano i ROL, è lecito?

Grazie a chiunque ci vorrà dare i suoi consigli.
 
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