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2 quesiti su accertamento da redditometro

fausto

Utente
Ciao a tutti.
Un cliente ha ricevuto dall'AdE per il 2007 un questionario, cui si è data risposta, e successivamente un avviso di accertamento.
1) al questionario è stata allegata un'autocertificazione dei genitori del cliente dove gli stessi dichiarano di percepire da molti anni circa 24.000euro annui di pensioni e dichiarano di corrispondere al figlio (mio cliente) circa 1/3 in contanti mensilmente non appena riscossi.
L'AdE non l'ha accettata; il giudice tributario potrebbe accettarla?Vi sono delle pronunce in tal senso?
2)L'autovettura ha prodotto nell'avviso di accertamento 36.000euro di reddito presunto.La stessa però nel 2003 è stata pagata 27.000euro.
Avendo conservato la fattura di acquisto è possibile in un eventuale contenzioso opporre tale minor valore?anche per tale quesito vi sono delle pronunce favorevoli?
Grazie
 

Rocco

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

1) L'autocertificazione non è una prova sufficiente. Ci sono delle pronunce giurisprudenziali in tal senso, da ultimo Cass. Sent. n. 24958 del 10/12/2010, nella quale la S.C. ha stabilito che le autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà non hanno valore probatorio nell'ambito del contenzioso tributario.
2) Il valore più elevato scaturisce dal fatto che mediante l'applicazione del redditometro l'ufficio non solo tiene conto del costo di acquisto del bene ma anche del reddito di cui il contribuente avrebbe bisogno per poterlo mantenere.
L'art. 38 c. 6 del DPR 600/73 (vecchia versione) stabilisce che il contribuente deve dimostrare, mediante idonea documentazione, che il maggior reddito accertato è costituito da redditi esenti ovvero da redditi assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. Se non hai prove sufficienti sarebbe opportuno chiudere la partita ricorrendo all'accertamento con adesione cercando di ottenere una riduzione della pretesa; naturalmente la valutazione complessiva andrebbe fatta nel merito analizzando la situazione del contribuente, che non conosciamo.
Ciao.
 
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

D'accordo con il nostro amico Rocco. Sarà sempre più opportuno tenere traccia dei movimenti finanziari personali e giustificarli sin dall'origine. Meglio sarebbe se i genitori che volessero fare dei regali monetari ai figli d'ora in poi li facessero con bonifici o assegni anziché in contanti.

Come il Rocco ha ben sottolineato sarà abbastanza difficile difendersi in contenzioso. Anch'io suggerisco una forma di accordo.

ciao
 

Rocco

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

D'accordo con il nostro amico Rocco. Sarà sempre più opportuno tenere traccia dei movimenti finanziari personali e giustificarli sin dall'origine. Meglio sarebbe se i genitori che volessero fare dei regali monetari ai figli d'ora in poi li facessero con bonifici o assegni anziché in contanti.

Come il Rocco ha ben sottolineato sarà abbastanza difficile difendersi in contenzioso. Anch'io suggerisco una forma di accordo.

ciao
Ciao Fabiano e buon lavoro.
 

Jo-Vinco

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

Ciao a tutti.
Un cliente ha ricevuto dall'AdE per il 2007 un questionario, cui si è data risposta, e successivamente un avviso di accertamento.
1) al questionario è stata allegata un'autocertificazione dei genitori del cliente dove gli stessi dichiarano di percepire da molti anni circa 24.000euro annui di pensioni e dichiarano di corrispondere al figlio (mio cliente) circa 1/3 in contanti mensilmente non appena riscossi.
L'AdE non l'ha accettata; il giudice tributario potrebbe accettarla?Vi sono delle pronunce in tal senso?
2)L'autovettura ha prodotto nell'avviso di accertamento 36.000euro di reddito presunto.La stessa però nel 2003 è stata pagata 27.000euro.
Avendo conservato la fattura di acquisto è possibile in un eventuale contenzioso opporre tale minor valore?anche per tale quesito vi sono delle pronunce favorevoli?
Grazie
i redditi presi in considerazione sono quelli del nuclieo familiare, indi se i genitori sono conviventi bene, altrimenti dovrà essere data dimostrazione (e non con autocertificazioni) che i beni sono nella disponibilità altrui e altri ne sostengono le spese,

l'autovettura conta nel 2007 come quota incremento patrimoniale (27000/5= 5400) + i cavalli fiscali per il coefficiente relativo abbattuto a seconda della vetustà
per tale veicolo potresti dimostrare i costi realmente sostenuti, esibendo le fatture delle manutenzioni, tasse circolazione, bolli e spesa km (magari aiutandoti con le tariffe aci)

in questi casi valutare se definire le sanzioni ad 1/4 e poi procedere ad accertamento con adesione e poi ricorrere se nel caso..

comunque sia da tener presente che anche le risposte ai questionari hanno un loro peso.

saluti
 

marica

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

l'autovettura è stata acquistata nel 2003, pertanto non dà luogo a nessun incremento patrimoniale per gli anni successivi ;)
 

Jo-Vinco

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

l'autovettura è stata acquistata nel 2003, pertanto non dà luogo a nessun incremento patrimoniale per gli anni successivi ;)
vero, ho invertito gli anni :s-sault:
beh, allora meglio, un valore incrementativo in meno :yes2:

ciao
 

fausto

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

l'autovettura è stata acquistata nel 2003, pertanto non dà luogo a nessun incremento patrimoniale per gli anni successivi ;)
quindi? in altre parole l'ufficio deve valutarla al valore di acquisto testimoniato dalla fattura e fermarsi lì?
sbaglio o acquistare a rate un bene è pregiudizievole in quanto l'importo delle rate viene sommato al reddito che già di per sè il bene produce; quindi conviene in sede di risposta al questionario omettere la modalità di pagamento e sottintendere un pagamento immediato del bene.

p.s. un saluto a Rocco, amico di vecchia data!
 

fausto

Utente
Riferimento: 2 quesiti su accertamento da redditometro

le sanzioni nell'avviso sono ridotte a 1/8.
la presentazione di un'istanza di accertamento con adesione già mi raddoppia le sanzioni che passano a 1/4.
la domanda che mi pongo è:
un'istanza di accertamento con adesione è un importo proposto unilateralmente e senza motivazioni dal contribuente al quale l'AdE è libera di aderire o meno(quindi si aprirebbe la strada al contenzioso!) o l'importo sul quale AdE e contribuente dovrebbero trovare l'accordo nasce comunque da un contraddittorio con tanto di presentazione di elementi a favore del contribuente?
 
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