Extraterrestre
Utente
Salve a tutti,
correggetemi se sbaglio: il diritto di abitazione del coniuge superstite in pratica è il diritto di poter ancora usufruire dell’appartamento in cui si risiedeva (e di cui però era titolare l’altro coniuge) non essendone però proprietari. Praticamente è un usufrutto e dura 30 anni. All’erede legittimo (ipotizziamo uno solo) viene invece riconosciuta la nuda proprietà (al 100%?). Poi dopo 30 anni acquisisce quell’immobile interamente? Ma se nel frattempo lei cambia residenza (il diritto di abitazione si trasferisce con lei) e acquista un appartamento che vale il doppio, l’erede in questo caso non penso che una volta trascorsi i 30 anni possa diventare il titolare di un immobile che vale il doppio rispetto a quello originaro… E quindi come si fa a stabilire che diritto avrà sul nuovo appartamento?
correggetemi se sbaglio: il diritto di abitazione del coniuge superstite in pratica è il diritto di poter ancora usufruire dell’appartamento in cui si risiedeva (e di cui però era titolare l’altro coniuge) non essendone però proprietari. Praticamente è un usufrutto e dura 30 anni. All’erede legittimo (ipotizziamo uno solo) viene invece riconosciuta la nuda proprietà (al 100%?). Poi dopo 30 anni acquisisce quell’immobile interamente? Ma se nel frattempo lei cambia residenza (il diritto di abitazione si trasferisce con lei) e acquista un appartamento che vale il doppio, l’erede in questo caso non penso che una volta trascorsi i 30 anni possa diventare il titolare di un immobile che vale il doppio rispetto a quello originaro… E quindi come si fa a stabilire che diritto avrà sul nuovo appartamento?
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