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Successione e consigli

Ciao, sono qui per porre alcuni quesiti ed eventualmente ricevere qualche consiglio.
Sono unico erede di un immobile in cui attualmente vive mio padre da solo, dopo il decesso di mia madre avvenuto nel 2007.
Da quella data non è stata fatta la successione in quanto non c'era l'esigenza di vendere l'immobile. Inoltre dopo i 6 anni so che è possibile evitare il pagamento di more.
I miei quesiti sono i seguenti:
1) data l'età avanzata di mio padre ci può essere il rischio che qualcuno possa farsi fare un testamento intestandosi la sua quota?
2) qualora non si volesse vendere posso trascurare sine die la successione senza incorrere in sanzioni, etc.?
 
nel quesito non hai precisato alcune cose:
a chi era intestato l'immobile all'epoca del decesso di tua madre?
il rischio che possa lasciare con un testamento ad altri la sua quota di immobile non lo vedrei in quanto comunque esiste la quota legittima nei tuoi confronti.
Anche in assenza della formalità successoria chi sta pagando ora le imposte relative?
sappi che gli immobili ereditati possono essere alienati senza franchigia di tempo in quanto in tale fattispecie mancherebbe l'elemento speculativo sul cui presupposto poggia la tassazione.
ciao
 
Quindi...ehmmm...tradotto in italiano vuol dire appunto che se non si vuole vendere la successione si può rimandare fino a quando si vuole.
Se per imposte relative intendi le imposte comunali, rifiuti e 730 è mio padre che le sta pagando.
Per quanto invece concerne il rischio che possa lasciare un testamento ad altri la mia quota legittima sarebbe solo una parte della sua porzione di proprietà. Quindi il rischio esiste.
Prima del decesso di mia madre l'immobile era in comunione di beni tra i due coniugi.
 
quindi tu se accettassi oggi l'eredità saresti titolare del 25% dell'appartamento. tuo padre potrebbe fare testamento per la suo quota pari al 75 % meno la quota di legittima che comunque ti spetterebbe...ricorda che il termine per accettare l'eredità è di 10 anni "Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di accettare l'eredità si prescrive in dieci anni dal giorno della morte del defunto; in pratica decorsi 10 anni si perde il diritto di accettare e si perde ogni diritto sull'asse ereditario, che si devolve secondo le regole stabilite per legge."
 
quindi tu se accettassi oggi l'eredità saresti titolare del 25% dell'appartamento. tuo padre potrebbe fare testamento per la suo quota pari al 75 % meno la quota di legittima che comunque ti spetterebbe...ricorda che il termine per accettare l'eredità è di 10 anni "Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di accettare l'eredità si prescrive in dieci anni dal giorno della morte del defunto; in pratica decorsi 10 anni si perde il diritto di accettare e si perde ogni diritto sull'asse ereditario, che si devolve secondo le regole stabilite per legge."
Caspita...questo si che mi ha fatto balzare sulla sedia! Cioè vuoi dirmi che trascorsi 10anni lo Stato potrebbe prendersi la mia parte!?
Non ne ero a conoscenza, credevo che comunque mi spettasse di diritto indipendentemente dal tempo trascorso.
Hai una pizza pagata. ...ma di quelle maxi...:-D

Credo che mi converrà a questo punto fare successione e passaggio di proprietà della restante parte..
 

Lele66

Utente
avrei bisogno di un chiarimento inerente alla dichiarazione di successione presentata a suo tempo, in seguito alla morte del secondo genitore. essendo figlio unico ho ereditato il tutto ma in riferimento all'appartamento ho commesso un errore in relazione alla quota: 1/2 in luogo di 150/240. come posso fare per sanare l'errore e quanto tempo occorre? grazie
 
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