Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

Naryalin

Utente
Buongiorno a tutti,
mi trovo in una situazione un po' al limite.
Dopo un contratto commerciale di 6+6 anni vorrei aumentare il canone mensile all'affittuario e chiedere una fideiussione assicurativa.

L'affittuario non vuole però accettare questo contratto.

Quindi, a meno che non cambi il contratto, io dovrò comunque pagargli la corresponsione dell'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale di 18 mensilità?

Capirei se io non volessi rinnovargli il contratto, a quel punto come dice la legge dovrei pagare le 18 mensilità.
Ma in questo caso io non ho problemi a dare il fondo in affitto a questa persona, (il prezzo comunque è di mercato e più che concorrenziale) è proprio l'affittuario a non accettarlo e mi sembra una caso borderline che debba pagargli anche in questa situazione le 18 mensilità.

Perchè a questo punto un affittuario potrebbe non accettare il contratto finchè questo non arrivi a prezzi bassissimi se io non avessi modo di pagargli l'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale.
Mi sembra una logica un po' senza senso...

Spero che qualcuno mi possa chiarire le idee.
Vi ringrazio in anticipo!
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

mi sfugge un particolare: sul contratto c'è scritto che si intende prorogato anche oltre il secondo periodo di sei anni se le parti non danno disdetta?
Perché in genere il secondo periodo di sei anni non è prorogabile ed anzi di solito le agenzie dellel entrate dopo i 12 anni vogliono la stipula di un nuovo contratto di locazione.
 

Naryalin

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

No sul contratto non c'è scritto nulla in merito ad un rinnovo dopo il secondo periodo di 6 anni.
Comunque ora lo rileggo per sicurezza.
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

ragiono "ad alta voce" e vediamo se può essere utile.
Premesso, ovviamente, che occorrerebbe aver letto il contratto di locazione per poterne parlare con cognizione, a mio parere, allo scadere del dodicesimo anno, la locazione cessa per lo spirare del termine, senza che sia necessaria disdetta ex art. 1596 c.c.
Io in genere, per non generare nessun tipo di fraintendimento, faccio comunque inviare una lettera raccomandata A.R. nella quale "ricordo" all'inquilino che il suo contratto è in scadenza e di mettersi d'accordo col proprietario sui tempi e i modi del rilascio dell'immobile.
Poi, se vi è interesse comune, si possono aprire le trattative per la stipula di un nuovo contratto di lcoazione che non ha niente a che vedere col vecchio.
Spero ti possa servire.
Ciao
Nicoletta
 

Naryalin

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

La raccomandata è stata infatti inviata un anno fa visto che il contratto è in scadenza adesso.

Quindi secondo il tuo ragionamento non essendo più valido il contratto vecchio (visto che sono passati 12 anni) non si incorre nella recessione del contratto e quindi non sarei tenuta a pagargli le 18 mensilità di cessazione attività?
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

La raccomandata è stata infatti inviata un anno fa visto che il contratto è in scadenza adesso.

Quindi secondo il tuo ragionamento non essendo più valido il contratto vecchio (visto che sono passati 12 anni) non si incorre nella recessione del contratto e quindi non sarei tenuta a pagargli le 18 mensilità di cessazione attività?
il mio parere è che tu non stai recedendo dal contratto ... è il contratto che cessa per lo spirare del termine.
Quindi, se la condizione per essere obbligato a pagare le 18 mensilità è costituita unicamente dall'ipotesi del recesso, tu in quell'ipotesi non ci stai rientrando e quindi non hai l'obbligo.
Ti ripeto, questo senza leggere il contratto e per quanto mi consta, ben vengano altri pareri di colleghi.
Ciao
Nicoletta
 

Naryalin

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

il fatto è che pare che secondo la legge anche nel caso in cui il conduttore non accetti il contratto io dovrei pagargli le 18 mensilità per la cessazione dell'attività.
Però a me sembra veramente assurda questa cosa...
Comunque grazie per la tua disponibilità!
 

DOD73

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

Buongiorno a tutti,
mi trovo in una situazione un po' al limite.
Dopo un contratto commerciale di 6+6 anni vorrei aumentare il canone mensile all'affittuario e chiedere una fideiussione assicurativa.

L'affittuario non vuole però accettare questo contratto.

Quindi, a meno che non cambi il contratto, io dovrò comunque pagargli la corresponsione dell'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale di 18 mensilità?

Capirei se io non volessi rinnovargli il contratto, a quel punto come dice la legge dovrei pagare le 18 mensilità.
Ma in questo caso io non ho problemi a dare il fondo in affitto a questa persona, (il prezzo comunque è di mercato e più che concorrenziale) è proprio l'affittuario a non accettarlo e mi sembra una caso borderline che debba pagargli anche in questa situazione le 18 mensilità.

Perchè a questo punto un affittuario potrebbe non accettare il contratto finchè questo non arrivi a prezzi bassissimi se io non avessi modo di pagargli l'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale.
Mi sembra una logica un po' senza senso...

Spero che qualcuno mi possa chiarire le idee.
Vi ringrazio in anticipo!
purtroppo l'indennità per la perdita di avviamento commerciale è dovuta anche quando è spirato il secondo sessennio in quanto è un risarcimento forfettario di un danno che l'imprenditore/conduttore riceve nel momento in cui è costretto a lasciare l'immobile sede della propria attività commerciale (nel caso specifico è costretto perchè in questo caso si trova di fronte a una proposta onerosa: aumento canone + fideiussione).
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: Rinnovo contrattuale di un'attività commerciale non accettato

Ciao, sono andata a leggermi l'articolo 34 della legge 27 luglio 1978 n. 392 ed effettivamente solo in caso di risoluzione per inadempimento, disdetta o recesso del conduttore, vi è l'esimente ... e non è questo il caso.
Quindi l'unica arma in tuo possesso è la trattativa, e mi spiego: a quanto ammontano le 18 mensilità? Quanto costerebbe al conduttore in termini non solo di denaro ma anche di visibilità e di contatto coi clienti un eventuale trasferimento? Può darsi, infatti, che, per il tipo di attività svolta, il conduttore a conti fati risulti sempre penalizzato dal trasferimento (anche se dovesse incassare le 18 mensilità!).
Questa è l'unica leva che potrebbe esserci per aprire delle trattative che portino vantaggio ad ambedue: da un lato il proprietario risparmia l'indennità e dall'altro il conduttore risparmia tutti gli svantaggi connessi al trasferimento concedendo qualche variazione sul contratto di locazione.

Grazie a DOD che con la sua osservazione mi ha "costretta" a spendere del tempo e andare a rileggere una norma lasciata nel dimenticatoio.
Ciao a tutti
Nicoletta
 
Alto