News Pubblicata il 09/12/2020

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Cassa integrazione COVID dopo i DL Ristori: domande integrabili

Tutte le indicazioni per la CIG con causale COVID del decreto Ristori Bis e Quater. Possibile integrare le domande con i lavoratori assunti di recente. Scadenza al 31.12.2020



La disciplina della Cassa integrazione con causale COVID- 19 viene ulteriormente modificata dal decreto Ristori bis (DL n. 149 del 9.11.2020). Due le principali novità: 

  1. vengono ricompresi i lavoratori in forza all'azienda alla data del 9 novembre ( entrata in vigore del decreto)
  2. viene prorogato al 15 novembre 2020  il termine  decadenziale di invio delle domande di accesso agli ammortizzatori sociali e per la trasmissione dei dati  per il pagamento o per il saldo. Interessate tutte le scadenze collocate tra il 1° e il 30 settembre 2020.

Come preannunciato nel messaggio,  n. 4484/2020,   l'INPS  ha pubblicato nella circolare 139  del 7 dicembre 2020 le istruzioni per le domande di integrazione salariale 

La principale novità della circolare è la possibilità di integrazione delle domande già inviate sulla base dei precedenti decreti  con i nominativi dei lavoratori ammessi dal Decreto RISTORI BIS .Per chi, invece, non aveva fatto domanda   la possibilità di includere i lavoratori occupati al 9 novembre 2020 è limitata ai soli periodi di novembre e dicembre 2020 per i quali la scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.  L'istituto specifica  inoltre riguardo l'inclusione dei lavoratori assunti dal 9 novembre, che i datori di lavoro che avessero già presentato domanda includendo  "erroneamente"  l lavoratori assunti dopo il 13 luglio non devono fare nulla in quanto l'INPS provvederà automaticamente ad accettare le richieste sulla base della nuova normativa a loro. 

Rivediamo di seguito  la situazione attuale in materia di CIG, CIG in deroga e Assegno Ordinario  dopo gli ultimi decreti legge.

Cassa integrazione Decreto Ristori 

Il decreto Ristori (n. 137 del 28.10.2020  ha previsto un nuovo periodo di 6 settimane di trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga di lavoro con causale COVID-19  con cui si prolungano i periodi già accordati sin da marzo 2020 con il decreto Cura Italia e Rilancio per le sospensioni o riduzioni di attività legate all'emergenza epidemiologica. Si ricorda che gli ammortizzatori previsti sono Cassa integrazione ordinari, Assegno Ordinario a carico dei Fondi bilaterali e Cassa integrazione i deroga . 

Le nuove 6 settimane ( periodo massimo )  devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021 . Come già successe con il Decreto agosto se  per tale periodo fossero già stati richiesti ed autorizzati periodi  residui sulla base della normativa precedente ma collocati dopo il  15 novembre 2020, l’imputazione avverrà sul nuovo periodo di  6 settimane, con conseguente riduzione  del periodo totale usufruibile.

Cassa integrazione decreto  Ristori bis  

Il decreto-legge Ristori bis ha  allargato la platea dei lavoratori destinatari dei trattamenti d’integrazione salariale a tutti i dipendenti in forza alla  data appunto del 9  novembre  Previsto infatti il riconoscimento dei trattamenti di integrazione salariale anche in favore dei lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del decreto-legge Ristori bis, ossia il 9 novembre 2020  In precedenza il Decreto Agosto interessava gli assunti fino al  13 luglio 2020.

Come anticipato sopra,  l'altra modifica alla normativa precedente riguarda la  proroga dei termini  che era contenuta nel comma 7 art. 12  del decreto Ristori . Viene ora prevista la proroga al 15 novembre 2020 dei termini decadenziali di invio delle domande di accesso ai trattamenti collegati all’emergenza Covid-19  (decreto-legge  18 del 17 marzo 2020, n. 18) e  per la  trasmissione dei dati utili al pagamento , termini collocati tra il 1° e il 30 settembre 2020.

Causale e contributo addizionale  per le integrazioni salariali circolare INPS 139 2020

La circolare  INPS informa che :

  1.  per chi ha avuto perdite  superiori al 20% 
  2.  per chi ha iniziato l'attività dopo il 1 gennaio 2019
  3. per i settori interessati dalle limitazioni degli ultimi DPCM

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Fonte: Inps



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