News Pubblicata il 27/03/2020

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Porto Franco: si Iva sui beni, no IVA per i servizi connessi

Società di servizi aeroportuali in interpello: l’agenzia delle entrate chiarisce l’ambito di applicazione dell’IVA



Con la risposta all'interpello 95 del 25 marzo 2020 avente come oggetto “IVA - non imponibilità art. 9 N. 6) d.P.R. n. 633 del 1972” l’Agenzia delle Entrate dissipa i dubbi in merito all’applicabilità dell’IVA per beni e servizi di una società aeroportuale.

Una società gerente infrastrutture autoportuali, retroportuali, intermodali, doganali, i relativi servizi domanda se fosse possibile applicare ai lavori di adeguamento di un terreno appena acquistato la non applicabilità dell’IVA ai sensi dell'arti 9, comma primo numeri 5) e 6) del DPR 633/72. Si ricorda infatti che l’art.9 del Decreto IVA riconosce il regime di non imponibilità ai “sevizi prestati nei porti…che riflettono direttamente il funzionamento e la manutenzione degli impianti ovvero il movimento di beni o mezzi di trasporto”.

Nella sua risposta l'Agenzia delle Entrate ha ripreso i seguenti punti normativi:

Nel caso di specie la Società con atto di sottomissione ha accettato che nelle aree di sua proprietà venisse spostato il regime giuridico internazionale di Punto Franco, in quanto area funzionalmente e logisticamente legata alle attività portuali.

Ricorrono pertanto le due condizioni di non applicabilità del regime iva ossia:

L’Agenzia ha chiarito la non imponibilità all’IVA per i servizi connessi e l’imponibilità sull’acquisto di beni.

Fonte: Agenzia delle Entrate


1 FILE ALLEGATO:
Risposta interpello n 95 del 25 marzo 2020

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