News Pubblicata il 05/12/2019

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Impatriati: agevolazioni anticipate con il decreto fiscale

Agevolazione fiscale anticipata al 2019 per gli impatriati. Approvato l'emendamento nel decreto fiscale collegato alla legge di bilancio



Nel testo del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio e in corso di conversione in legge, è presente un emendamento che anticipa  l’entrata in vigore delle agevolazioni  fiscali  per i lavoratori che rientrano dall'estero , i cd "Impatriati" . Lo sgravio è stato recentemente ampliato dal decreto crescita (dl 34/2019) in termini di percentuale di reddito fiscalmente esente  che passa dal 50 al 70% e  con applicazione a chi si trasferisce  dal 1 gennaio 2020. Inoltre la durata del regime di favore puo arrivare a 10 anni invece che cinque nei casi in cui i lavoratori abbiano figli minori o acquistino un immobile in Italia, in particolare per le regioni del Mezzogiorno .

Il nuovo emendamento interviene ora a modificare l’articolo 5, comma 2, del Dl 34/2019  garantendo  queste  agevolazioni  non solo ai lavoratori, italiani e stranieri, che trasferiranno la propria residenza dal 2020, ma anche a chi lo ha  già fatto a partire dal 30 aprile scorso 2019.  Per dimostrare la residenza fiscale  si applica l’articolo 2 del Tuir:  iscrizione nell’anagrafe di uno dei comuni italiani oppure dimostrare di avere  il domicilio o la residenza  per almeno 183 giorni nell'anno.

Si ricorda che il decreto crescita ha anche stabilito che il beneficio della riduzione dal 70 al 90% dell’imponibile fiscale per 5 o 10 anni si applichi anche ai lavoratori che non siano stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta antecedenti il trasferimento, e non piu 5 come previsto dal decreto 147 2015 istitutivo del regime agevolato,   e  riguarda i lavoratori a tutti i livelli contrattuali , non piu solo ai lavoratori con mansioni dirigenziali ,  sempre a condizione che gli stessi si trasferiscano per lavorare prevalentemente in Italia e  per almeno 2 anni.

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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