News Pubblicata il 24/09/2019

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Rappresentanza: convenzione Confindustria, OOSS, INPS

Firmata la convenzione Confindustria e INPS sulla rappresentanza sindacale per certificare la validità dei Contratti collettivi e frenare il dumping contrattuale



E' stata firmata  ieri a Roma la convenzione tra Inps, Confindustria, Cgil, Cisl, Uil ,  alla presenza del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, per la misurazione della rappresentanza delle Organizzazioni sindacali  dei lavoratori nelle aziende del sistema CONFINDUSTRIA

La novità consentira di misurare  in maniera certificata quali siano  i contratti  firmati da sindacati veramente rappresentativi,  fermando così il fenomeno del Dumping contrattuale ossia il proliferare di contratti stipulati in nome di organizzazioni minori che rappresentano numeri irrilevanti di lavoratori iscritti e propongono  livelli salariali e diritti inadeguati. Per il  CNEL ,  Consiglio nazionale per l'economia e il lavoro presso il quale è detenuto  l'Archivio unico nazionale dei contratti collettivi di lavoro, sia nazionali sia decentrati, questi contratti "pirata" non sono meno dei   due terzi degli 868  censiti.

La discussione  sulla necessità di creare un meccanismo di misurazione della rappresentanza delle organizzazioni sindaali e datoriali  dura da molti anni . Nel 2011 è stato sottoscritto un accordo interconfederale sulla rappresentanza,tra Confindustria, CGIL, CISL e UIL  e nel 2013 è arrivato il  Protocollo d’intesa sulla rappresentanza, del 31 maggio 2013, mentre il Testo Unico sulla rappresentanza è stato  siglato il 10 gennaio 2014. Ora si è arrivati a formalizzare le linee guida per gestire tali accordi,   con l'approvazione e il supporto operativo degli interlocutori istituzionali, Ministero, INL, INPS .

La convenzione tra Inps, Inl, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil prevede  in particolare che il peso di ciascun sindacato sarà  misurato sulla  media tra il numero degli iscritti e i voti ottenuti alle elezioni delle Rsu.

Sulla  base  del  Testo  Unico  sulla  rappresentanza,  saranno  considerati  validi  ai  fini della   contrattazione   collettiva   nazionale   solo   quei   contratti   sottoscritti   da organizzazioni  sindacali  che  rappresentino  almeno  il  50  per  cento  più  uno  della media  del  dato  associativo  e  del  dato  elettorale.

I contratti dovranno essere validati  dal 50%+1  dei lavoratori  e sarà istituita una commissione ad ohoc presieduta da un funzionario del Ministero del lavoro per certificare  tale voto.

È fissata anche una soglia di rappresentatività del 5% che i sindacati devono raggiungere per essere convocati a  negoziare i contratti nazionali, come avviene nel pubblico impiego.

La convenzione del 19 settembre 2019 , con durata triennale,  affida  ora all'Inps  il compito di  rilevare i dati degli iscritti ai sindacati per fornire il “dato associativo” e i dati relativi alle rappresentanze in azienda, il collaborazione con l'INL , ovvero il “dato elettorale”:

Il costo dell'operazione è stato quantificato dall'INPS in 21mila euro per la  realizzazione della piattaforma gestionale informatica e poi poco meno di 10mila euro annui per la gestione operativa, spese che saranno sostenute da  Confindustria e sindacati.

Il prossimo passo è la convenzione anche tra INPS e le altre associazioni rappresentative dei datori di lavoro.

Fonte: Inps



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