News Pubblicata il 15/10/2018

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Quota 100 forse con riscatto della laurea

Ipotesi riscatto laurea per la nuova pensione di anzianità con Quota 100. Come funzionerebbe?



Il progetto della nuova possibilità di pensionamento anticipato  con Quota 100  potrebbe utilizzare anche il riscatto degli anni di laurea. Questa una delle ultime indiscrezioni uscite dal cantiere previdenza, che è  in pieno fermento, in vista della consegna del documento programmatico  di bilancio 2019 alla UE previsto per stasera.

Come noto il Governo intende offrire nuovamente la possibilità di pensione anticipata rispetto ai 67 anni della pensione di vecchiaia  della Riforma Fornero,  a chi raggiunge "quota 100", sommando almeno 62 anni di età con gli anni di contributi versati, almeno 38 .   Tra questi contributi  potrebbero figurare anche gli anni spesi per il conseguimento della laurea con il meccanismo del riscatto che finora  pochi utilizzano per l'alto costo del versamento aggiuntivo necessario.

Nell'ultimo anno c'è stato un aumento delle richieste dovuto al particolare regime di esodo  riservato ai dipendenti del settore bencario messo a punto con la legge di bilancio   2017. In esso si prevede  il concorso dei datori di lavoro  o meglio dei due Fondi (Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito e del credito cooperativo)  che provvedono " nei confronti dei lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi sette anni, anche al versamento degli oneri correlati a periodi, utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti. le istruzioni sono state illustrate dall'INPS nella circolare 188 2017. Tra i periodi  riscattabili figurano infatti anche quelli degli anni di studio finalizzato alla laurea.

Sulla falsariga di questo modello si pensa  dunque di coinvolgere  altri Fondi di solidarietà di settore come quello assicurativo, del trasporto pubblico e del settore chimico farmaceutico.

Il flusso dei riscatti di laurea sono aumentati anche grazie all'introduzione del cumulo gratuito dei periodi contributivi versati in enti previdenziali diversi ampliato dal 2017 ai professionisti molti dei quali risultano ovviamente interessati  dalla possibilità di "contare" nella propria carriera contributiva anche il periodo di studio.

Si prevede che con qualche forma di ulteriore incentivo fiscale ai datori di lavoro per il il sostegno al riscatto della laurea in tutti i settori produttivi privati  le richieste possano continuare a salire 

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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