News Pubblicata il 09/10/2018

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Reddito di cittadinanza: rischio finti poveri

La Guardia di finanza rileva irregolarita su prestazioni sociali agevolate in sei casi su 10. Malcostume preoccupante in vista del Reddito di cittadinanza



La Guardia di Finanza nel 2018  ha rilevato in sei casi su dieci  che i beneficiari di prestazioni sociali agevolate ed esenzioni dai ticket sanitari non ne avevano diritto.  La Guardia di finanza ha controllato infatti nei primi dei mesi del 2018  circa 9mila beneficiari di prestazioni sociali  e di queste ben 5435  non avevano le carte in regola. In particolare  sulle esenzioni o agevolazioni sui   ticket sanitari, le irregolarità sfiorano il 90% (3.367 su 3.611 verifiche) . Un dato allarmante , anche tenendo conto che questi controllo sono minimali infatti coprono solo lo 0,5% di tutte le prestazioni erogate.  Il malcostume come noto non è  nuovo ma si riconferma ogni anno.

Un leggero  miglioramento si è registrato  solo nell'ambito delle prestazioni collegate al nuovo ISEE che con i meccanismi di controlli preventivi  delle Entrate e dell’Inps  e la rilevazione della giacenza media sul conto corrente, si è rilevelato efficace  nel combattere le  dichiarazioni.

In questi giorni di preparazione  della normativa sul reddito di cittadinanza  e sui meccanismi per la sua applicazione il Governo dovrà tenere bene conto di questi dati. Nella  Nota di aggiornamento al Def  si parla di circa 5 milioni di potenziali beneficiari  e viene dichiarata  la  volontà che le risorse vadano solo a chi ne ha bisogno ma i meccanismi per la messa in pratica sono demandati ad uno specifico dsisegno di legge, collegato alla legge di bilancio. 

Nel DEF si parla di applicazione   in forma esclusivamente digitale ma chiaramente in questo modo l'utilizzo di contanti in nero,  sfuggirebbe alle verifiche.  Il sottosegretario all’Economia, Castelli, ha annunciato verifiche tramite l’incrocio delle banche dati ma il Sole 24 ore segnala anche le difficoltà legate all'applicazione nel rispetto della normativa sulla privacy.

Viene anche  evidenziato  che i Centri per l’impiego che saranno chiamati in causa dall'anno prossimo a gestire circa 10  miliardi di euro per l'erogazione del Reddito di cittadinanza,   sono solo 552 , un inezia rispetto agli 8mila Comuni attualmente  impegnati  per il  Reddito d’inclusione,   che sarà  assorbito dalla nuova misura.  

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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