News Pubblicata il 17/07/2018

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Contributi evasi e appalti, risponde l'utilizzatore

Le istruzioni sul calcolo dei contributi e delle retribuzione dovuta in caso di appalto irregolare: circolare INL n. 10 dell’11 luglio 2018



L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha emanato la circolare n. 10 dell’11 luglio 2018, con la quale chiarisce  come nell’ambito di un appalto non genuino, debba essere calcolata la contribuzione e la retribuzione dovuta e quali siano le modalità da seguire per il  recupero nei confronti degli operatori  economici interessati, tenendo conto anche dell’orientamento giurisprudenziale formatosi in materia. 
In ambito previdenziale, ricorda l'ispettorato,  vale il principio secondo cui “l’unico rapporto di lavoro rilevante verso l’ente previdenziale è quello intercorrente con il datore di lavoro effettivo”(Cass.sent.n.20/2016,n. 463/2012).Neconsegue, anche sulla base dell’orientamento giurisprudenziale consolidatosi nella vigenza della L.n. 1369/1960 ,  che gli obblighi in materia di assicurazioni sociali, una volta accertato che  la  prestazione  lavorativa  è  resa  in  favore  dell’utilizzatore– che  si  configura, pertanto quale datore di lavoro di fatto – gravano per l’intero su quest’ultimo.
Il personale ispettivo , quindi, procederà  alla determinazione dell’imponibile contribut vo dovuto per il periodo di esecuzione dell’appalto avendo  riguardo  al  CCNL  applicabile  al committente  ai sensi dell’art. 1, comma 1, D  . L n. 338/1989 e al conseguente recupero nei confronti dello stesso , fatta salva l’incidenza dei pagamenti effettuati dallo pseudo  appaltatore . Tale impostazione , che prevede un coinvolgimento dello pseudo appaltatore nell’adempimento degli obblighi contributivi ed è in linea con il dettato costituzionale.
 

Fonte: Ispettorato nazionale del lavoro



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