News Pubblicata il 09/01/2018

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Legge di stabilità 2018: l'innalzamento dell'età pensionabile

Cosa prevede la legge di stabilità sull'innalzamento dell'età pensionabile collegato all'aumento della speranza di vita



L’art. 1, commi da 146 a 153, della Legge di Bilancio 2018 riguardano le norme sull’adeguamento dei requisiti pensionistici agli incrementi della speranza di vita; nello specifico intervengono i seguenti cambiamenti :
a) si modifica il meccanismo di adeguamento, prevedendo che a partire da quello operante nel 2021  :
-  si dovrà fare riferimento alla media dei valori registrati nei singoli anni del biennio di riferimento,  rispetto alla media dei valori registrati nei singoli anni del biennio precedente;
-  gli adeguamenti  non possono essere superiori a 3 mesi (con recupero dell'eventuale misura eccedente in occasione dell'adeguamento o degli adeguamenti successivi);
- che eventuali variazioni negative devono essere recuperate in occasione degli adeguamenti successivi (mediante compensazione con gli incrementi che deriverebbero da tali adeguamenti);
b) si prevede l’esclusione dall'adeguamento all'incremento della speranza di vita (pari a 5 mesi a decorrere dal 2019) dei requisiti generali di accesso al pensionato di vecchiaia e al pensionamento anticipato per specifiche categorie di lavoratori iscritti all'assicurazione generale obbligatoria (A.G.O.), alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata INPS, elencate di seguito:

c) si prevede che l’esclusione dell’adeguamento dei requisiti pensionistici all’incremento della speranza di vita non si applica:
- al requisito contributivo ridotto per la pensione anticipata, previsto dall'articolo 1, commi 199-205, della L. 232/2016, per i cd. lavoratori precoci;
- ai soggetti che godano, al momento del pensionamento, dell’APE sociale;

d) si stabilisce che per i dipendenti pubblici contrattualizzati e per il personale degli enti pubblici di ricerca  (commi 147 e 148 dell’art. 1 della legge di bilancio 2018)   la corresponsione dei trattamenti di fine servizio e delle indennità di servizio comunque denominate inizi a decorrere al momento in cui il soggetto avrebbe maturato il diritto alla corresponsione delle stesse, secondo la normativa vigente in materia;
e) si demanda ad un decreto interministeriale, da emanarsi entro il 31 gennaio 2018, la definizione delle modalità attuative delle nuove norme, con particolare riguardo alle ulteriori specificazioni delle professioni di cui al suddetto allegato B ed alle procedure di presentazione della domanda di accesso al beneficio e di verifica della sussistenza dei requisiti da parte dell'ente previdenziale.

Vedi  qui il testo delle legge di bilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale 

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Fonte: Fisco e Tasse



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