News Pubblicata il 30/11/2023

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ZES Zone economiche speciali: di cosa si tratta?

di Redazione Fisco e Tasse

Cosa sono le ZES : requisiti e benefici previsti per "zone economiche speciali" introdotte dal Decreto Sud, DL. n. 91 2017. Dal 2024 ZES unica per il SUD



Il D.L. 91/2017 ,  cd. Decreto Sud volto a favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno ha introdotto due misure principali :
1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile
2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES,  già diffuse all'estero , che individua zone del paese  collegate ad una area portuale, destinatarie  di  importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri.  

La ZES piu famosa e sviluppata  a livello internazionale, ad esempio, è Dubai. 

Le principali caratteristiche  di una ZES sono:

ZES quali sono - ZES unica 2024

Il decreto Sud  aveva previsto inizialmente  la creazione  di 5 ZES in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia) stanziando  circa 200 milioni di euro,  per gli anni  2018- 2020 .

Ulteriori stanziamenti e agevolazioni  sono seguiti negli anni successivi.

Attualmente risultano istituite le seguenti Zone Economiche Speciali:

  1. ZES Abruzzo -
  2.  ZES Calabria -
  3. ZES Campania - 
  4. ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata - 
  5. ZES Sicilia Orientale - 
  6. ZES Sicilia Occidentale - 
  7. ZES Sardegna.

ATTENZIONE il Decreto Sud n. 124 del 19.09.2023  ha istituito a partire dal 1° gennaio 2024 la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la c.d. "ZES unica", che ricomprende i territori delle regioni:Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.Tra le novità si prevede l'istituzione di un portale web della ZES unica che fornirà  tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES unica e garantirà l’accessibilità allo sportello unico digitale, S.U.D ZES.

leggi anche ZES unica  2024 per  il mezzogiorno  per  maggiori dettagli 

L’intera documentazione normativa di supporto è reperibile nel sito del Dipartimento per le politiche di coesione.

Requisiti e agevolazioni per le ZES 

Le condizioni fissate  per il riconoscimento delle agevolazioni  alle ZES sono principalmente due:

  1. le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e 
  2.  non devono essere in liquidazione o in fase di  scioglimento.

I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES:

E' prevista inoltre l’applicazione ,  in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del  credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 2015,  commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti.

Vedi per approfondire Zone ZES 8 milioni di euro per le infrastrutture

Credito di imposta ZES chiarimenti delle Entrate

ZES come sono  gestite ?

Ciascuna ZES viene istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta  del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle  finanze, su proposta della regione interessata, corredata da un piano di sviluppo strategico.
La regione formula la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata.
Il soggetto per la gestione dell’area ZES  è  un Comitato di indirizzo composto dal  Presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, da un rappresentante della Regione e da un  rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ai membri del Comitato non spetta alcun compenso o indennità di carica. Il Comitato di indirizzo si avvale del Segretario Generale dell’Autorità portuale per l’esercizio delle funzioni amministrative.
Il soggetto gestore deve assicurare, in particolare:
- gli strumenti che garantiscano la piena operatività delle aziende presenti nella ZES;
- l’utilizzo di servizi sia economici che tecnologici nell’ambito ZES;
- l’accesso alle prestazioni di servizi da parte di terzi.
Il soggetto gestore può  anche autorizzare la stipula di accordi o convenzioni con banche ed intermediari finanziari. 

Fonte: Fisco e Tasse



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