News Pubblicata il 19/07/2016

Tempo di lettura: 2 minuti

Iva al 5% per le prestazioni socio-assistenziali delle cooperative sociali

Le novità introdotte dalla Legge di stabilità 2016 sul regime iva da applicare alle prestazioni sociali, sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali e loro consorzi



La nuova aliquota Iva ridotta, pari al 5%, prevista dalla Legge di stabilità 2016 su alcune prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali e dai loro consorzi, trova applicazione con riferimento ad una platea più ampia di quella precedentemente soggetta all’aliquota del 4 per cento (anziani, inabili adulti, tossicodipendenti e malati di Aids, handicappati e minori), comprendendo anche persone migranti, senza fissa dimora, richiedenti asilo, detenuti e donne vittime di tratta a scopo sessuale e lavorativo.
Si precisa, inoltre, che l’aliquota IVA del 5 per cento si rende applicabile sia alle prestazioni effettuate dalle cooperative sociali in esecuzione di contratti di appalto, convenzioni e concessioni sia a quelle rese direttamente agli utenti.

Questi i principali chiarimenti che l'Agenzia delle Entrate ha fornito con la Circolare del 15.07.2016 n. 31.

Riepilogando le modifiche introdotte dalla Stabilità 2016, le prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative di cui ai nn. da 18) a 21) e 27-ter) dell’articolo 10, primo comma, del d.P.R. n. 633 del 1972, rese da cooperative, sia direttamente sia in forza convenzioni e contratti di ogni genere sono, dunque, assoggettate:

In merito alla decorrenza delle nuove disposizioni, la circolare chiarisce che si applicano ai contratti stipulati dopo il 31 dicembre 2015, mentre per le operazioni, compiute in base a contratti stipulati entro tale data e ancora in essere, le cooperative sociali di cui alla legge n. 381 del 1991 e loro consorzi continueranno ad applicare l’aliquota IVA del 4 per cento o il regime di esenzione, in base all’opzione già effettuata ai sensi della normativa allora vigente.

La nuova disciplina si applica anche ai rinnovi, sia espressi che taciti, nonché alle proroghe che intervengono successivamente alla predetta data del 31 dicembre 2015, anche se riferiti a contratti conclusi tra le parti prima di tale data. Ai fini dell’individuazione, sotto il profilo temporale, della disciplina applicabile, si fa riferimento alla data della stipula, del rinnovo o della proroga dei contratti in argomento, che avvengono, generalmente, a conclusione delle procedure di affidamento esperite e a seguito dell’adozione delle relative delibere da parte dell’ente concedente.

Tra detti contratti, che dovranno essere assoggettati al nuovo regime IVA (imponibilità al 5 per cento) se stipulati, rinnovati o prorogati a decorrere dal 1° gennaio 2016, sono compresi anche quelli aventi come controparte contrattuale direttamente i soggetti privati, che, in qualità di utenti o familiari degli stessi, provvedono alla integrale corresponsione delle rette.

Segui gli aggiornamenti nel Dossier Gratuito dedicato a Terzo Settore e Non Profit

Per una panoramica completa delle novita del Terzo settore acquista il Pacchetto Codice Terzo Settore e Impresa Sociale  o i singoli ebook Novità del Terzo Settore  aggiornato il 14 agosto 2017 e  La Nuova Impresa Sociale

Trovi a questo link Software - ebook - utilità  per aiutarti a gestire la tua associazione no profit

Fonte: Fisco e Tasse



TAG: Terzo Settore e non profit