News Pubblicata il 17/09/2015

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Aiuti de minimis: il calcolo è su tre esercizi

La Fondazione dei consulenti del lavoro chiede all'INPS di adeguarsi per la verifica degli aiuti de minimis ad un nuovo orientamento giurisprudenziale basato sulla normativa europea



La Corte d’Appello di l’Aquila con sentenza n. 757 del 25/06/2015 ha chiarito anche alla luce della nuova normativa europea, qual è il più corretto metodo di calcolo da seguire per la  verifica sull’importo complessivo degli aiuti "de minimis" accordati ad una medesima impresa e afferma che il calcolo va effettuato su tre esercizi finanziari e non su tre anni solari .
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro chiede quindi all’Inps in una nota del 9 settembre 2015   di prendere atto del nuovo orientamento  in quanto l’interpretazione restrittiva da parte dell’Inps ha comportato negli anni per moltissime  aziende la restituzione di ingenti somme, causando  gravi difficoltà .  Con la sentenza dei giudici dell'Aquila  si  sottolinea invece come il regolamento comunitario 69/2001,  precisava  che "il periodo di riferimento di tre anni deve avere carattere mobile, L’aiuto de minimis si deve considerare erogato nel momento in cui sorge, per il beneficiario, il diritto a ricevere l’aiuto stesso".  "E’ opportuno", chiede dunque la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, "che l’Inps prenda atto di questa sentenza e comunichi agli ispettori il nuovo orientamento giurisprudenziale.

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Fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro



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