News Pubblicata il 20/01/2011

Indebita compensazione dell’Iva: responsabili socio e amministratore

Secondo la Corte di Cassazione per l’indebita compensazione dell’Iva dell’azienda sono penalmente responsabili tutti i soci “consapevoli” e non solo l’amministratore



Con la Sentenza n. 662 del 13 gennaio 2011 la Corte di Cassazione ha stabilito che anche il socio di una società è perseguibile, a titolo di concorso, per l'utilizzo in compensazione di crediti IVA inesistenti oltre il limite di 500.000 euro, ai sensi di quanto disposto dal D. Lgs. 74/2000. La Suprema Corte ha chiarito che il reato di indebita compensazione è imputabile in via principale all'amministratore, quale firmatario della dichiarazione infedele, ma è anche ammissibile il reato di concorso per il socio, che nel caso specifico aveva occultato le scritture contabili.

Fonte: Fisco Oggi



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