Speciale Pubblicato il 26/09/2016

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Apprendistato: vantaggi e regole dopo il Jobs Act

di Erario Anna Eleonora

Dal 2012 vantaggi contributivi per i datori di lavoro nei contratti di apprendistato e regole più stringenti . La nuova formazione duale



I datori di lavoro con al massimo 9 dipendenti che assumono giovani con contratto di apprendistato a partire dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016, godono di uno sgravio contributivo pari al 100% per i periodi contributivi maturati nei primi 3 anni di contratto. Questo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2012. 

Successivamente  la Legge delega sul lavoro  N. 78/2014 (JOBS ACT)  ha introdotto alcune nuove regole  sulle procedure amministrative per un maggiore controllo  del contratto di apprendistato:

Inoltre  si pongono così le basi di un «sistema duale» in cui il conseguimento dei titoli, rispettivamente al livello secondario di istruzione e formazione e al livello terziario, potrà avvenire anche attraverso l'apprendistato effettuato nell'impresa.

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Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2012

Il Testo Unico sull’apprendistato approvato  con il D. Lgs. n. 167 del 14.09.2011 ha riconosciuto sostanziali agevolazioni contributive per i datori di lavoro che assumono apprendisti e la Legge di Stabilità 2012  ha reso ancora più vantaggiosa l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato da parte delle imprese con al massimo 9 lavoratori dipendenti.

Fino al 2011, il contratto di apprendistato prevedeva:

L’aliquota contributiva in capo all’apprendista è, invece, sempre pari al 5,84%.

La Legge di Stabilità 2012, con l’intento di promuovere l’occupazione giovanile, ha ora stabilito che i datori di lavoro con al massimo 9 dipendenti e che decidono di assumere apprendisti dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016 godranno di uno sgravio contributivo totale (100%) per i periodi contributivi maturati nei primi 3 anni di contratto (periodo che coincide generalmente con la durata massima del contratto di apprendistato stesso).
Per i periodi contributivi maturati successivamente al 3° anno di contratto di apprendistato, si passa poi all’aliquota contributiva ordinaria prevista per l’apprendistato pari al 10% (comunque molto conveniente).
Si precisa che, ai fini del calcolo del numero dei dipendenti, rilevano i lavoratori in possesso di qualunque qualifica, inclusi:

Non rilevano ai fini di detto computo, invece:

La stessa Legge di Stabilità ha poi previsto che dal 2012 il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali stanzierà annualmente, con proprio decreto, risorse fino a 200 milioni di euro per le attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato, di cui il 50% destinato ai contratti di apprendistato professionalizzante.
Il contratto di apprendistato , al di la di questi sgravi temporanei,  comporta  comunque vantaggi sia per il datore di lavoro, che per l’apprendista. Ricordiamoli in breve.

I vantaggi del contratto di apprendistato per il datore di lavoro:

I vantaggi del contratto di apprendistato per il dipendente apprendista:

La formazione obbligatoria

Naturalmente, condizione essenziale per fruire delle agevolazioni dell’apprendistato è l’effettivo svolgimento della formazione prevista dal contratto di apprendistato. In caso contrario, sono previste sanzioni molto pesanti a carico del datore di lavoro:



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