Persone fisiche e Società di persone

Circolare n. 56 del 6 giugno 2011

Considerate le ormai prossime scadenze per i versamenti delle imposte sui redditi è opportuno riesaminare la disciplina relativa alla compensazione tra crediti e debiti formatisi nei confronti dei diversi enti impositori. Spesso tale disciplina non è sufficientemente analizzata con la possibilità di commettere errori nella compensazione degli importi o nella compilazione della distinta di versamento incorrendo così in sanzioni amministrative. Considerate le novità introdotte dal decreto legge n. 78 del 2009, relative in particola modo alla compensazione dei crediti IVA, ma che interessano indirettamente anche le compensazioni delle imposte dirette, si fornisce un'analisi delle tipologie e dei metodi di compensazione tra crediti e debiti nei confronti dei diversi enti impositori.

Circolare n. 55 del 3 giugno 2011

La disciplina delle società non operative (cosiddette società di comodo) contenuta nella Legge n. 724 del 23 dicembre 1994 è stata recentemente modificata ad opera prima del decreto legge 223/2006 e poi dalle leggi finanziarie per il 2007 e per il 2008. Chiarimenti in merito alle modifiche citate sono pervenuti dall’Agenzia delle entrate con le circolari n. 25 del 4 maggio 2007 e n. 9 del 14 febbraio 2008. Per i soggetti interessati dalla disciplina in esame è fondamentale conoscere la procedura per la verifica dell’operatività dell’impresa. Di seguito si analizzano i punti più rilevanti della disciplina delle società di comodo.

Circolare n. 54 del 1° giugno 2011

Per favorire la capitalizzazione delle piccole e medie imprese il decreto legge n. 78 del 2009 ha introdotto un’agevolazione fiscale per le società di capitali e di persone partecipate da persone fisiche che effettuano aumenti di capitale. La possibilità di fruire del beneficio fiscale è subordinata al rispetto di requisiti sia di carattere temporale sia con riguardo alla natura dei conferimenti. L’agenzia delle entrate si è espressa in merito con le circolari n. 53 del 2009 e n. 12 del 2010 fornendo gli opportuni chiarimenti. Si analizzano gli aspetti rilevanti dell’agevolazione.

Circolare n. 53 del 31 maggio 2011

Con il decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 (entrato in vigore il 23 marzo 2010) per talune materia quali le locazioni e le successioni ereditarie l’istituto della mediazione civile e commerciale finalizzato alla conciliazione è diventato obbligatorio. La mancata effettuazione del tentativo di conciliazione impedisce la procedibilità del giudizio ordinario. Al fine di agevolare l’introduzione del nuovo istituto sono state previste alcune agevolazioni fiscali tra le quali un credito d’imposta che viene attribuito alle parti partecipanti alla mediazione con provvedimento del Ministero di Giustizia. Si forniscono chiarimenti in merito con particolare riferimento all’indicazione del credito d’imposta nei modelli di dichiarazione 2011.

Circolare n. 52 del 30 maggio 2011

A partire dal 2008 è stato introdotto un regime fiscale agevolato per i dipendenti delle aziende private che ricevono dalle stesse somme connesse ad incrementi della produttività, dell’innovazione, dell’efficienza o comunque ad altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento dell’impresa. L’agevolazione è rivolta ai lavoratori dipendenti che a seguito della tassazione agevolata delle predette somme percepiscono un maggiore compenso netto per l’attività prestata. Il regime non ha carattere obbligatorio e pertanto il lavoratore può rinunciarvi se lo ritiene meno favorevole della tassazione ordinaria. Si forniscono gli opportuni chiarimenti.

Aggiornamento n° 2 del 30/05/2011 - Quadro QR Unico Persone Fisiche 2011

Aggiornamento n° 3 del 30/05/2011 - Quadro RU Unico Persone Fisiche 2011

Il Quadro RU deve essere compilato dai soggetti che fruiscono di crediti d’imposta derivanti da normative che consentono agevolazioni alle imprese.

Circolare n. 51 del 27 maggio 2011

Nella precedente circolare abbiamo visto come le modifiche apportate dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007) all’articolo 8 del TUIR hanno influenzato il trattamento fiscale delle perdite soffermandoci sulle modalità di riporto delle stesse negli esercizi successivi. Si è detto che le modalità di trattamento delle perdite si differenziano in relazione alla tipologia di soggetto che le ha realizzate ed al regime contabile che lo stesso ha adottato. Nel prosieguo si forniscono gli opportuni approfondimenti con specifico riguardo al trattamento delle perdite realizzate dalle società in accomandita semplice, alla partecipazione dei soggetti IRES in società di persone ed al regime delle perdite imputate ai soci da società che hanno optato per il regime di trasparenza fiscale.

Circolare n. 50 del 26 maggio 2011

A seguito delle modifiche apportate dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007) all’articolo 8 del TUIR riguardante il trattamento fiscale delle perdite Irpef, le modalità di riporto delle stesse negli esercizi successivi si differenziano in relazione alla tipologia di soggetto che le ha realizzate ed al regime contabile che lo stesso ha adottato. La Finanziaria è inoltre intervenuta, seppur meno significativamente, sulla disciplina delle perdite realizzate dai soggetti Ires. Con il decreto legge n. 78/2010 è stata prevista la vigilanza “rafforzata” nei confronti delle imprese che evidenziano perdite sistematiche al fine di contrastare i fenomeni di frode fiscale. Di seguito si forniscono alcuni chiarimenti generali rinviando alla prossima circolare per gli opportuni approfondimenti.

Circolare n. 49 del 25 maggio 2011

A seguito dell’intervento dell’articolo 36, settimo comma, del decreto legge 223/2006 le quote di ammortamento deducibili relative ai fabbricati strumentali sono quelle assunte al netto del costo delle aree su cui insistono e di quelle pertinenziali. Ulteriori chiarimenti in merito sono pervenuti prima dal decreto legge n. 262/2006, che ha integrato in modo rilevante tale disposizione estendendola anche ai fabbricati acquisiti in leasing e modificando i criteri di valutazione del terreno, e poi dalla Finanziaria 2008 che ha precisato come ripartire le quote di ammortamento già effettuate. Si forniscono gli opportuni chiarimenti.