Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno

La norma 3.5 prevede che, se la società è dotata di una funzione organizzativa di controllo interno, il Collegio sindacale deve vigilare anche sull’adeguatezza del sistema di controllo interno. Quest’ultimo è definibile come l’insieme delle direttive, delle procedure e delle prassi operative adottate dall’impresa allo scopo di raggiungere, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, i seguenti obiettivi:

• obiettivi strategici, volti ad assicurare la conformità delle scelte del management alle direttive ricevute e all’oggetto che la società si propone di conseguire, nonché a garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale e a tutelare gli interessi degli stakeholders;
• obiettivi operativi, volti a garantire l’efficacia e l’efficienza delle attività operative aziendali;
• obiettivi di reporting, volti a garantire l’attendibilità e l’affidabilità dei dati;
• obiettivi di conformità, volti ad assicurare la conformità dell’attività aziendale alle leggi ed ai regolamenti in vigore.

Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile

Il Collegio sindacale, nel vigilare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, deve focalizzarsi sull’assetto amministrativo-contabile. Quest’ultimo rappresenta l’insieme delle direttive, delle procedure e delle prassi operative dirette a garantire la completezza, la correttezza e la tempestività di una informativa societaria attendibile ed in accordo con i principi contabili adottati dall’impresa.
Un sistema amministrativo-contabile risulta adeguato se assicura la completezza e la correttezza dei dati economico-finanziari e se pertanto permette:
- la completa, tempestiva e attendibile rilevazione contabile e rappresentazione dei fatti di gestione;
- la produzione di informazioni valide e utili per le scelte di gestione e per la salvaguardia del patrimonio aziendale;
- la produzione di dati attendibili per la formazione del bilancio d’esercizio.

Primo paragrafo della relazione di revisione: Paragrafo introduttivo

Ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti.

Secondo paragrafo della relazione di revisione: Descrizione dell’attività di revisione

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Terzo paragrafo (eventuale) della relazione di revisione: Rilievi del revisore

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Quarto paragrafo della relazione di revisione: Giudizio positivo senza rilievi

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Quarto paragrafo della relazione di revisione: Giudizio positivo con rilievi

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Quarto paragrafo della relazione di revisione: Giudizio negativo

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Quarto paragrafo della relazione di revisione: Giudizio non espresso per impossibilità di formulazione

Varie ipotesi dei paragrafi della relazione di revisione caratterizzati da casistiche che possono interessare l’attività del revisore legale dei conti

Quinto paragrafo della relazione di revisione: Richiamo di informativa

Ipotesi di Quinto paragrafo della relazione di revisione: Richiamo di informativa