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La Business Intelligence (BI), sempre più self-service BI, è diventata oggi più semplice e immediata e meno costosa rispetto al passato.
Per le imprese italiane, mediamente piccole o piccolissime, ciò rappresenta un'occasione unica. Con un costo estremamente contenuto, esse possono adesso accedere alle funzionalità della BI, anni fa esclusivo appannaggio delle aziende medio-grandi. Grazie alla BI, nata negli anni 60, i dati vengono trasformati in informazioni utili a supportare le decisioni. Il management non è soltanto numeri, ma parte dai numeri per decidere la strategia migliore da adottare.
Microsoft® ha rilasciato Power Pivot® per Excel® nel 2010, inaugurando la self-service BI a livello globale. Nel 2016, con Power BI®, ha portato la self-service BI a livello corporate, staccandola da Excel®. Tuttavia, Power Pivot® per Excel®, Power BI® Desktop, Power BI® Cloud e tutta la Power Platform® di Microsoft® costituiscono un insieme di software integrati tra loro che possono fornire strumenti potenti alle aziende a costi estremamente contenuti.
Questo libro guida il lettore in un viaggio allo stesso tempo divertente e rigoroso, graduale e sfidante, teorico e pratico nel mondo dei database, della BI, di Power Pivot® per Excel® e Power BI® Desktop e Cloud dalle funzioni base agli ultimi aggiornamenti 2022 (Campi Parametro).
Tanti esempi mostrano come applicare in dettaglio le competenze illustrate in modo anche creativo. Il libro è accompagnato da basi dati che permettono al lettore di seguire in ogni passo quanto realizzato per poi implementarlo sui propri dati per portare valore in azienda.
Francesco Bergamaschi Consulente e Formatore aziendale in Business Intelligence (BI) e Business Analytics (BA), Professore a contratto di BI e BA presso UniBo e BBS, si occupa di Power Pivot per Excel, Analysis Services Tabular e Power BI, con particolare attenzione al linguaggio DAX, essendo il primo docente al mondo ad insegnarlo in ambito universitario. Implementa in azienda la BI, la integra con la Statistica per creare previsioni e promuove limplementazione della BI e dei BA in tutto il Nord Italia. È membro fondatore del Power BI User Group Italy.
David Bianconi Dottore Commercialista, si occupa di Consulenza Direzionale e di Formazione riguardo ai temi della Business Intelligence (BI) e del Controllo di Gestione. Collabora come analista esterno per lo sviluppo di applicativi dedicati alla contabilità analitica e all'analisi della marginalità. Ha ottenuto la certificazione Microsoft MCSA: BI Reporting. Pubblica contributi su testate e siti specializzati, tiene eventi formativi e webinar sia per Enti di Formazione che per le Community che si occupano di questi temi.
Alessandro Mattavelli Dottore Commercialista e docente universitario si occupa da oltre 25 anni di controllo di gestione nelle PMI. È autore di numerosi tool per il Commercialista Telematico sviluppati in Excel e Power Bi. È Presidente della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell'Odcec di Milano e si dedica assiduamente alla formazione di professionisti e aziende sui temi dell'analisi dei dati.
Capitolo 1 Azienda, dati e tecnologie per i dati
1.1 Dati: l’asset più importante alla soglia dell’Internet del Valore
1.2 Che cos’è la Business Intelligence
1.3 Che cos’è un Database
1.3.1 I Database in pratica
1.3.2 Le Forme Normali
Prima Forma Normale (1FN)
Seconda Forma Normale (2FN)
Terza Forma Normale (3FN)
1.3.3 Le Relazioni tra le Tabelle
Le Tipologie di Relazione
Relazione “uno a uno”
Relazione “uno a molti”
Relazione “molti a molti”
L’Integrità Referenziale
1.3.4 Cenni al linguaggio SQL e ai Tipi di Dati
Il linguaggio SQL
L’operazione di Join
Inner Join
Left Join
Right Join
Full Outer Join
I Tipi di Dati
Capitolo 2 Il modello multidimensionale
2.1 Che cos’è il Modello Multidimensionale
2.1.1 Il Modello Multidimensionale in pratica
Dimensioni e Livelli
2.1.2 Il Cubo di Dati
Operazioni sul Cubo di Dati
Roll-up e Drill-down
Slice-and-Dice
Pivoting
Drill-across
Drill-through
2.1.3 Modellazione per la Business Intelligence
Fasi del Progetto
Lo Star Schema (o Schema a Stella)
Perché non utilizzare una sola tabella (Overdenormalization)
Lo Snowflake Schema (o Schema a Fiocco di Neve)
La Granularità
Le Slow Changing Dimension (SCD)
Misure Additive, Non Additive e Semiadditive
Misure Additive
Misure Non Additive
Misure Semiadditive
Capitolo 3 La Business Intelligence di Microsoft
3.1 Introduzione alla bi microsoft
3.2 ETL in Excel? Sì, grazie. Ma con Power Query: i dati a portata di mano
3.2.1 Estrazione dei Dati
3.2.2 Trasformazione dei Dati – Un primo, semplice esempio
3.2.3 Caricamento dei dati
3.2.4 Esempi di trasformazioni più complesse
3.3 Excel (per davvero): Power Pivot e modello dei dati
3.3.1 La Prima Power Pivot
3.3.2 Calcolo del prezzo medio e collegamenti tra tabelle: esempio più complesso
3.4 Power BI, lo amerai
Introduzione
3.4.1 Power BI Desktop
3.4.2 Power BI Cloud
3.4.3 Analyze in Excel - Power BI ed Excel usati insieme: una grande opportunità
3.4.4 Una piacevole sorpresa: altri strumenti utilizzabili con power bi desktop
3.4.5 Licenze di Power BI
Capitolo 4 DAX
4.1 Introduzione a DAX
4.2 Pensare per tabelle: il modello dei dati, le relazioni e i filtri
4.3 Intellisense e notazione di colonne e misure
4.4 Operatori e commenti nel codice
4.5 DAX Formatter
4.6 Il contesto di valutazione
4.6.1 Filter Context
4.6.2 Row Context
4.7 Principali funzioni DAX
4.7.1 Introduzione
4.7.2 Funzioni scalari
4.7.3 Funzioni tabellari
4.7.4 Iteratori
4.8 CALCULATE, CALCULATETABLE e Context Transition
Capitolo 5 La Business intelligence all’opera
5.1 Tra il dire e il fare
5.2 L’analisi vendite e il confronto con il budget: il caso kuipc
5.3 L’acquisizione e trasformazione dei dati - La base dati di Kuipc
5.4 Il modello Dati
5.5 La costruzione del report
Capitolo 6 Business Intelligence nel Bilancio
6.1 Obiettivi e destinatari
6.2 importare e trasformare
6.3 la costruzione del modello dati
6.4 La costruzione delle visual
6.4.1 Grafico a Imbuto
6.4.2 Il grafico Bridge o a cascata
6.4.3 Il gauge (o tachimetro) e i Kpi
6.4.4 Albero di scomposizione
6.4.5 Le visual personalizzate
Capitolo 7 L’analisi della centrale rischi con Power Bi
7.1 Cos’è la Centrale Rischi e perché è importante analizzarla
7.2 Importazione e trasformazione dei dati
7.3 La creazione del modello dati
7.4 La costruzione dei report
Capitolo 8 Il caso ESEMPIAMEK SRL
8.1 Il caso di studio, lo scenario e gli obiettivi
8.2 Il Modello realizzato con Microsoft Power BI
8.3 Area Riclassificazione
Dashboard
Modello
Tabella Calendario
Sorgenti Dati
Misure
8.4 Area Finanza
Dashboard
Modello
Sorgenti Dati
Misure
8.5 Area Costing
Dashboard
Modello
Sorgenti Dati
Misure
Quest'opera, aggiornata alle ultimissime modifiche ed integrazioni al d.lgs. n. 81/2008, si pone idealmente come ampliamento ed evoluzione del precedente testo pubblicato negli anni passati dalla casa editrice.
Il nuovo manuale del coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (CSE e CSP) è uno strumento completo e articolato, frutto dell'esperienza sul campo dell'Autore, che si rivolge ai professionisti della sicurezza in cantiere con un taglio pratico che, al rigore dei contenuti tecnici e giuridici, si accompagna a una trattazione scorrevole, immediatamente fruibile e user friendly, anche per avvicinarsi di più alle esigenze "social" dei tecnici che, sempre più spesso, si augurano di trovare riscontri immediati ai molti dubbi e alle difficoltà che il ruolo di CS propone.
Il libro tratteggia con chiarezza i ruoli e le responsabilità e descrive con accuratezza la documentazione di cantiere, le modalità di redazione del PSC, il tutto reso estremamente operativo grazie alla analisi di casi concreti e agli indispensabili riferimenti giurisprudenziali. Completano l'opera un capitolo interamente dedicato alla gestione del cantiere con l'ausilio delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia digitale e dalle piattaforme "social" (gestendo, ad esempio, diversi cantieri in modo rapido, efficente ed efficace) e un utilissimo prontuario delle violazioni.
AUTORE
Danilo G. M. De Filippo Ingegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell'Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all'Albo dei formatori per l'INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nellorganizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Manuale completo per concorsi.
III edizione rivista integrata ed aggiornata a:
Documentazione online
Il presente manuale, di 1350 pagine, tratta in modo completo ed esaustivo la disciplina dell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali dal punto di vista di chi lo applica quotidianamente, il Responsabile del servizio finanziario.
Norme, regole e adempimenti sono illustrati, sintetizzati e commentati in stretta correlazione alle funzioni e alle responsabilità del “Ragioniere”, privilegiando un approccio operativo, ma senza trascurare aspetti metodologici, suggerimenti o approfondimenti finalizzati ad una migliore comprensione del contesto, dell’evoluzione e delle criticità del quadro di riferimento attuale.
Per poter lavorare nella Ragioneria di un ente, occorrono non solo professionalità adeguate e aggiornamento continuo, ma anche capacità interdisciplinari per intuire e decifrare in anticipo gli effetti delle norme e degli atti amministrativi, intercettando gli aspetti che richiedono maggior attenzione. Il presente manuale ha lo scopo di guidare l’azione di chi riveste o intende ricoprire il difficile ruolo di Ragioniere comunale.
Il manuale è aggiornato alla Legge di Bilancio per l’anno 2022, alla L. n. 234/21 e al DL n. 4/22 convertito in L. n. 25 del 28/03/2022.
Al fine di semplificare la lettura, nel testo è inserito questo indicatore grafico che evidenzia i punti critici e rappresenta una guida trasversale di lettura con collegamenti, riferimenti normativi, riflessioni e consigli.
In particolare alla fine dell’opera sono resi disponibili alcuni strumenti di grande utilità come:
› la mappa dei principali adempimenti e dei controlli con i relativi riferimenti normativi,
› il glossario e indice analitico per facilitare la ricerca per argomento all’interno del testo.
Mauro Bellesia
ha una lunga esperienza quale Ragioniere capo del Comune di Vicenza, è componente dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell’Interno.
Componente la Commissione “Standard Setter Board” del Ministero dell’Economia e delle Finanze, revisore contabile, consulente Anci, già amministratore delegato di società privata più volte commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per enti locali e imprese, docente presso varie Università e Scuole di Pubblica Amministrazione.
Capitolo I – L’evoluzione e le prospettive dell’ordinamento contabile
1.1. Le ultime riforme sulla contabilità degli enti locali
1.1.1. La riforma del d.P.R. 421/1979
1.1.2. Dal d.P.R. 421/1979 al d.lgs. 77/1995
1.1.3. La riforma del d.lgs. 77/1995
1.1.4. Dal d.lgs. 77/1995 al Tuel d.lgs. 267/2000
1.2. I principi contabili
1.2.1. I principi contabili emanati dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
1.2.2. I principi contabili indicati nel Tuel d.lgs. 267/2000
1.2.3. Le norme del Tuel d.lgs. 267/2000 derogabili e inderogabili
1.3. 19 anni con il patto di stabilità interno
1.3.1. Le finalità e le regole generali dal 1999 al 2018
1.3.2. I comuni soggetti al patto di stabilità
1.3.3. La logica del doppio binario
1.3.4. Le regole per l’anno 2018
1.3.4.1. La definizione di saldo
1.3.4.2. Il prospetto dimostrativo dei vincoli di finanza pubblica
1.3.4.3. Gli adempimenti e le scadenze dei vincoli di finanza pubblica
1.3.4.4. Il regime sanzionatorio
1.3.5. I principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica
1.3.6. Gli effetti del patto di stabilità interno
1.3.6.1. La rivalutazione della contabilità di cassa
1.3.6.2. Gli effetti sugli investimenti
1.4. Gli elementi principali della riforma del d.lgs. 118/2011
1.4.1. Il processo di armonizzazione dei sistemi contabili delle P.A.
1.4.2. La sperimentazione negli anni 2012-2014
1.4.3. I contenuti del d.lgs. 118/2011
1.4.4. Il valore dei principi contabili di cui al d.lgs. 118/2011
1.5. Gli sviluppi del sistema contabile degli enti locali nel contesto nazionale e comunitario
1.5.1. La consapevolezza di una riforma di grande portata
1.5.2. I punti di forza e di debolezza della contabilità armonizzata
1.5.3. I probabili sviluppi
1.6. Il bilancio quale bene pubblico
1.6.1. I recenti interventi della Corte Costituzionale
1.6.2. Il rapporto tra complessità tecnica e chiarezza delle politiche di bilancio nelle sentenze della Corte Costituzionale
1.6.3. La consapevolezza della complessità del quadro normativo da parte della Corte dei conti
1.6.4. L’impatto sui comuni dell’armonizzazione dei bilanci di cui al d.lgs. 118/2011 secondo l’UPB
1.6.5. L’eccessiva complessità denunciata dagli operatori
1.6.6. Il concetto di bilancio quale “bene pubblico”
1.7. Gli equilibri e le regole del bilancio secondo la Corte Costituzionale
1.7.1. Gli equilibri di bilancio ex artt. 81 e 97 della Costituzione (copertura finanziaria delle spese)
1.7.2. Gli equilibri di bilancio in relazione ai vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità interno e indebitamento)
Capitolo II – Le norme di riferimento dell’attuale sistema finanziario e contabile
2.1. Norme generali
2.2. Norme specifiche
Capitolo III – Il ciclo della gestione
3.1. Il ciclo di mandato
3.1.1. Le linee programmatiche
3.1.2. La relazione di inizio e fine mandato
3.2. Il ciclo annuale della gestione
3.2.1. I documenti fondamentali della programmazione, gestione e rendicontazione
Capitolo IV – La programmazione di bilancio
4.1. Il DUP
4.1.1. Il quadro normativo di riferimento del DUP
4.1.2. Le caratteristiche fondamentali del DUP
4.1.3. La Sezione strategica
4.1.4. La Sezione operativa
4.1.5. Il DUP semplificato per i comuni fino a 5.000 abitanti
4.1.6. Il DUP semplificato per i comuni fino a 2.000 abitanti
4.1.7. I casi di inammissibilità e improcedibilità delle deliberazioni
4.1.8. Lo schema di delibera del DUP
4.2. Il programma triennale dei lavori pubblici
4.2.1. L’evoluzione della normativa in tema di programmazione dei lavori pubblici
4.2.2. Il quadro normativo attuale
4.2.3. Le caratteristiche essenziali della programmazione dei lavori pubblici
4.2.4. La pubblicità e la trasparenza
4.2.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.2.6. Tempi e modalità di approvazione incrociati tra DUP e d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.3. Il programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi
4.3.1. L’evoluzione della normativa in tema di acquisto di forniture e servizi
4.3.2. Il quadro normativo attuale
4.3.3. Le caratteristiche essenziali
4.3.4. La pubblicità e la trasparenza
4.3.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.4. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate
4.5. Il PEG
4.5.1. Il quadro normativo di riferimento del PEG
4.5.2. Le caratteristiche fondamentali del piano esecutivo di gestione (PEG)
4.5.3. I contenuti e la struttura del PEG
4.5.4. Il collegamento tra struttura organizzativa e responsabilità di bilancio
4.5.5. Gli obiettivi del PEG
4.5.6. Le variazioni del PEG
4.5.7. Lo schema di delibera di approvazione del PEG
4.6. Il piano del fabbisogno del personale
4.6.1. Il quadro normativo
4.6.2. Gli adempimenti
Capitolo V – Il bilancio preventivo
5.1. Le finalità, i principi e le funzioni del bilancio preventivo
5.1.1. Il quadro normativo di riferimento del bilancio preventivo
5.1.2. Le caratteristiche fondamentali del bilancio degli enti locali
5.1.3. I principi del bilancio contenuti nel Tuel
5.1.4. I principi generali o postulati indicati nel d.lgs. 118/2011
5.1.5. La definizione e le finalità del bilancio
5.1.6. Le differenze tra bilancio e PEG
5.1.7. I termini di approvazione del bilancio
5.2. La struttura del bilancio preventivo
5.2.1. Il quadro normativo di riferimento
5.2.2. La struttura del bilancio preventivo
5.2.3. Le unità di voto del bilancio preventivo
5.2.4. Le entrate e le spese correnti
5.2.5. Le entrate e le spese in conto capitale
5.2.6. Le entrate e le spese finali
5.2.7. I servizi per conto di terzi e le partite di giro
5.3. I contenuti del bilancio preventivo
5.3.1. Il quadro normativo
5.3.2. Le previsioni delle entrate
5.3.3. Le previsioni delle spese
5.3.4. Il quadro generale riassuntivo
5.3.5. Bilancio di competenza e di cassa
5.3.6. I residui presunti nel bilancio preventivo
5.3.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventivo
5.3.8. Le funzioni delegate
5.3.9. La tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto
5.3.10. La nota integrativa al bilancio di previsione
5.4. L’equilibrio della gestione di competenza e gli altri equilibri di bilancio
5.4.1. Gli equilibri del bilancio preventivo ed il prospetto dimostrativo
5.4.2. Il pareggio complessivo
5.4.3. L’equilibrio della gestione di competenza
5.4.4. L’equilibrio di parte corrente
5.4.4.1. Gli effetti delle rinegoziazioni dei mutui sull’equilibrio di parte corrente
5.4.5. L’equilibrio delle partite finanziarie
5.4.6. L’equilibrio di parte capitale
5.4.7. L’equilibrio di cassa
5.4.8. L’equivalenza dei servizi per conto di terzi
5.4.9. Gli equilibri delle anticipazioni di cassa
5.4.10. Equilibrio degli investimenti pluriennali
5.4.11. Il Ragioniere garante degli equilibri di bilancio
5.5. Il concetto e le regole della copertura finanziaria nel bilancio preventivo
5.5.1. I principi costituzionali
5.5.2. Le regole nel Tuel e nel d.lgs. 118/2011
5.6. Il fondo di riserva
5.6.1. Il fondo di riserva di competenza
5.6.2. Il fondo di riserva di cassa
5.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV)
5.7.1. Il quadro normativo
5.7.2. La definizione e le caratteristiche del fondo pluriennale vincolato (FPV)
5.7.3. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventivo
5.8. Il fondo crediti di dubbia esigibilità
5.8.1. Il quadro normativo
5.8.2. Le caratteristiche e le regole base del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)
5.8.3. Le regole operative per il calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)
5.8.4. Il prospetto del calcolo del FCDE da allegare al bilancio di previsione
5.8.5. Le deroghe e le agevolazioni per il calcolo del FCDE
5.9. Gli allegati al bilancio di previsione
5.9.1. Sintesi dei contenuti del bilancio
5.9.2. Sintesi degli allegati al bilancio preventivo
5.10. Gli schemi di delibere di approvazione del bilancio
5.10.1. La presentazione degli schemi di bilancio da parte della Giunta al Consiglio
5.10.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del bilancio
5.11. L’iter di approvazione del bilancio preventivo
5.11.1. Gli atti propedeutici
5.11.2. Il processo di formazione del bilancio
5.11.3. L’approvazione degli schemi di bilancio
5.11.4. La presentazione degli schemi di bilancio
5.11.5. Il controllo dell’Organo di revisione
5.11.6. Il controllo politico-amministrativo da parte dei consiglieri
5.11.7. L’approvazione del bilancio
5.11.8. Esecutività della delibera di approvazione del bilancio
5.11.9. La pubblicazione dei bilanci
5.11.10. L’invio del bilancio alla BDAP
5.11.11. La mancata approvazione del bilancio
5.12. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del bilancio
5.12.1. Lo scioglimento del Consiglio e l’avvio di nuove elezioni
5.12.2. Le procedure se non si approva il bilancio nei termini di legge
5.12.3. Le altre sanzioni in caso di mancata approvazione del bilancio
5.13. Gli indicatori di bilancio
5.13.1. Il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio
5.13.2. Gli indicatori allegati al bilancio preventivo
5.13.3. Gli indicatori allegati al rendiconto
5.13.4. Gli indicatori degli enti strutturalmente deficitari
5.14. Il check-up del bilancio preventivo
5.14.1. I controlli di routine
5.14.2. I controlli del DUP
5.14.3. I controlli degli allegati al bilancio
5.14.4. Il controllo dei limiti di alcune tipologie di spesa
5.14.5. I controlli del piano triennale dei lavori pubblici
5.14.6. I controlli del piano biennale degli acquisti
5.14.7. La check list di attendibilità del bilancio
5.15. La definizione delle aliquote e delle tariffe
5.15.1. Gli organi competenti all’approvazione di aliquote e tariffe
5.15.2. Prima si deliberano aliquote e tariffe, poi si approva il bilancio
Capitolo VI – I vincoli di finanza pubblica
6.1. L’equilibrio dei bilanci ai fini dei vincoli di finanza pubblica
6.1.1. L’equilibrio di competenza non negativo a partire dall’anno 2019
6.1.2. Il prospetto di verifica a consuntivo dell’equilibrio di competenza
6.2. I limiti di alcune tipologie di spesa
6.2.1. Il quadro normativo generale dal 2008 al 2019
6.2.2. I riferimenti normativi, le tipologie ed i limiti di spesa
6.2.3. L’abrogazione dei vincoli di spesa dall’anno 2020
6.2.4. Tabella riepilogativa dei vincoli di spesa per gli anni 2008-2020
6.3. Le spese di rappresentanza
6.3.1. La natura e le caratteristiche delle spese di rappresentanza
6.3.2. La rendicontazione annuale
6.3.3. I limiti di spesa
6.4. Le spese di personale
6.4.1. Le spese di personale nella struttura del bilancio preventivo
6.4.2. I limiti delle spese di personale nel bilancio finanziario
6.4.2.1. Tetto complessivo della spesa di personale
6.4.2.2. Limiti di spesa del salario accessorio
6.4.2.3. Limiti alle assunzioni flessibili
6.4.2.4. Il vincolo delle assunzioni basato sulla sostenibilità finanziaria
6.4.3. I livelli di spesa di personale che indicano le condizioni di deficitarietà
Capitolo VII – L’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria
7.1. L’esercizio provvisorio
7.1.1. I tempi che contraddistinguono l’esercizio provvisorio
7.1.2. Le regole durante l’esercizio provvisorio
7.1.3. Schema di determina a contrattare per una spesa in esercizio provvisorio del bilancio
7.2. La gestione provvisoria
7.2.1. I tempi che contraddistinguono la gestione provvisoria
7.2.2. Le regole durante la gestione provvisoria
Capitolo VIII – Le variazioni del bilancio in corso di gestione
8.1. Le variazioni di bilancio
8.1.1. Le competenze ed i termini delle variazioni di bilancio
8.1.2. Le tipologie delle variazioni di bilancio
8.2. L’assestamento e la salvaguardia degli equilibri
8.2.1. L’assestamento del bilancio
8.2.2. Lo schema di delibera di assestamento del bilancio
8.2.3. La salvaguardia degli equilibri di bilancio
8.2.4. Le modalità della copertura finanziaria degli squilibri di bilancio
8.2.5. Il Ragioniere garante degli equilibri finanziari
8.2.6. Lo schema di delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio
8.3. I prelievi dai fondi di riserva
8.3.1. Il prelievo dal fondo di riserva
8.3.2. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva
8.3.3. Il prelievo dal fondo di riserva di cassa
8.3.4. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva di cassa
8.4. Le variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)
8.4.1. Le caratteristiche delle variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)
8.4.2. Lo schema di delibera di Giunta di variazione del PEG
Capitolo IX – Il procedimento di acquisizione delle entrate
9.1. L’accertamento delle entrate
9.1.1. I riferimenti normativi
9.1.2. La fase dell’accertamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.1.3. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo
9.1.4. La definizione dell’accertamento delle entrate
9.1.5. La registrazione dell’accertamento
9.1.6. L’imputazione dell’accertamento
9.1.7. Gli aspetti organizzativi dell’ente
9.1.8. Vietato accertare entrate future
9.1.9. Le previsioni delle entrate nel bilancio preventivo, sulla base degli accertamenti che si prevede di imputare
9.1.10. Le modalità di accertamento per le specifiche tipologie di entrate
9.1.11. Le entrate ricorrenti e non ricorrenti
9.1.12. Il ruolo del responsabile del servizio finanziario
9.2. Gli accertamenti senza entrate
9.2.1. L’obbligo di accertare anche le entrate senza movimentazioni di cassa
9.2.2. La duplicazione delle operazioni
9.3. I proventi del Codice della strada
9.3.1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie ex art. 208 del Codice della strada
9.3.2. Le regole di contabilizzazione
9.3.3. I proventi degli autovelox o altri sistemi di rilevamento ex art. 142, comma 12-bis, del Codice della strada
9.3.4. Le regole di rendicontazione
9.3.5. I vincoli sulla gestione di cassa
9.4. Gli oneri di urbanizzazione
9.4.1. Gli oneri di urbanizzazione o permessi a costruire
9.4.2. Le regole di contabilizzazione
9.4.3. Le opere a scomputo di oneri di urbanizzazione
9.5. Le alienazioni immobiliari
9.5.1. Il regime dei proventi da alienazioni
9.5.2. Le rilevazioni contabili
9.5.3. I vincoli di destinazione
9.6. La riscossione delle entrate
9.6.1. I riferimenti normativi
9.6.2. La fase della riscossione nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.6.3. Le modalità della riscossione
9.7. Il versamento delle entrate
9.7.1. I riferimenti normativi
9.7.2. La fase del versamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.7.3. Le modalità del versamento delle entrate
9.8. Il sistema PagoPA
9.9. Le entrate vincolate
9.9.1. La fattispecie delle entrate vincolate
9.9.2. Il “Fondone” e gli altri trasferimenti a ristoro del minor gettito delle entrate a seguito dell’emergenza COVID-19
9.9.3. Schema di determina per l’acquisto di beni o servizi con l’utilizzo delle risorse del “Fondone” COVID, ex art. 106, d.l. 19 maggio 2020, n. 34
9.9.4. Le modalità di contabilizzazione del “Fondone” ex art. 106 del d.l. n. 34/2020
9.10. La rateizzazione delle entrate
Capitolo X – Il procedimento di erogazione delle spese
10.1. La prenotazione dell’impegno di spesa
10.1.1. I riferimenti normativi
10.1.2. L’inizio del procedimento di spesa
10.1.3. Le condizioni per poter spendere
10.1.4. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo
10.1.5. La determinazione a contrattare, la prenotazione d’impegno e la distinzione delle competenze tra responsabile del procedimento di spesa e responsabile del servizio finanziario
10.1.6. Schema di determina a contrattare
10.2. L’attestazione di copertura finanziaria sugli atti amministrativi
10.2.1. I riferimenti normativi
10.2.2. L’introduzione dell’attestazione di copertura finanziaria
10.2.3. La nullità degli atti privi di copertura finanziaria
10.2.4. L’attestazione di copertura finanziaria sui provvedimenti di spesa
10.2.5. Le modalità di resa dell’attestazione di copertura finanziaria sui provvedimenti di spesa
10.2.6. Le diverse regole di copertura finanziaria delle spese correnti e in conto capitale
10.2.7. Le criticità della copertura finanziaria
10.3. L’impegno di spesa e le registrazioni contabili
10.3.1. I riferimenti normativi
10.3.2. La fase dell’impegno nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.3.3. La definizione dell’impegno di spesa
10.3.4. Le registrazioni contabili delle obbligazioni
10.3.5. I provvedimenti che comportano spese e la registrazione dell’impegno di spesa
10.3.6. Il cronoprogramma e l’imputazione dell’impegno di spesa
10.3.7. Le regole e le eccezioni per singole tipologie di impegno
10.3.8. Le spese ricorrenti e non ricorrenti
10.3.9. Schema di determina di assunzione di impegno di spesa
10.4. La regola dell’esigibilità delle obbligazioni passive
10.4.1. Le regole di rilevazione contabile
10.4.2. Le fatture da ricevere
10.5. I lavori pubblici di somma urgenza
10.5.1. I riferimenti normativi
10.5.2. I lavori pubblici di somma urgenza, nell’ordinamento contabile
10.5.3. La procedura di regolarizzazione della spesa, in assenza di copertura finanziaria
10.5.4. La procedura di regolarizzazione della spesa, in presenza di copertura finanziaria
10.5.5. La procedura e le variazioni di bilancio durante l’esercizio provvisorio
10.6. Gli impegni di spesa per incarichi legali
10.6.1. Le caratteristiche degli impegni a legali esterni
10.6.2. La contabilizzazione
10.7. La liquidazione delle spese
10.7.1. I riferimenti normativi
10.7.2. La fase della liquidazione nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.7.3. La definizione della liquidazione delle spese
10.7.4. La liquidazione tecnica
10.7.5. La liquidazione contabile
10.7.6. Caratteristiche della liquidazione di spesa
10.7.6.1. I controlli di regolarità fiscale negli appalti e subappalti
10.7.7. Lo schema di liquidazione della spesa
10.8. L’ordinazione, il pagamento e i mandati elettronici
10.8.1. I riferimenti normativi
10.8.2. L’ordinazione ed il pagamento nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.8.3. L’ordinazione delle spese
10.8.4. I mandati informatici OPI e la piattaforma SIOPE+
10.8.5. Il pagamento delle spese
10.8.6. La tracciabilità dei flussi finanziari
10.8.7. I tempi di pagamento
Capitolo XI – Il parere e il visto di regolarità contabile
11.1. Il parere di regolarità contabile
11.1.1. L’introduzione del parere di regolarità contabile sulle delibere degli organi di governo
11.1.2. Il quadro normativo attuale
11.1.3. I margini di regolamentazione
11.1.4. Quando può essere omesso il parere di regolarità contabile
11.1.5. Le conseguenze in presenza di un parere di regolarità contabile negativo
11.1.6. Le precisazioni del Ministero dell’interno sui contenuti del parere di regolarità contabile
11.1.7. Le interpretazioni dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli ee.ll. dell’anno 2008
11.1.8. I profili di responsabilità del Ragioniere, degli altri responsabili dei servizi e degli organi politici
11.2. Il visto di regolarità contabile
11.2.1. I riferimenti normativi
11.2.2. Caratteristiche e modalità di resa del visto di regolarità contabile
11.2.3. Il visto di regolarità contabile nell’ambito dei controlli di regolarità amministrativa e contabile
Capitolo XII – L’indebitamento e gli investimenti
12.1. Le caratteristiche degli investimenti degli enti locali
12.1.1. Il quadro normativo di riferimento
12.1.2. Gli aspetti generali delle scelte di investimento
12.1.3. La definizione di spesa di investimento
12.1.4. Le fonti di finanziamento degli investimenti
12.1.5. Le rilevazioni contabili degli investimenti
12.1.6. La contabilizzazione degli incentivi tecnici
12.2. I limiti e le condizioni di indebitamento
12.2.1. Il quadro normativo delle fattispecie, dei limiti e delle condizioni di indebitamento
12.2.2. Gli schemi di determinazione di assunzione mutuo
12.3. La contabilizzazione dei mutui ordinari
12.3.1. I riferimenti normativi
12.3.2. I principi e le regole generali
12.3.3. I titoli di entrata e di spesa interessati alla contabilizzazione dei mutui
12.3.4. Le rilevazioni in contabilità finanziaria al momento del contratto o della concessione del mutuo
12.3.5. Le rilevazioni in contabilità finanziaria successive
12.3.6. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale al momento del contratto o della concessione del mutuo
12.3.7. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale successive
12.4. La contabilizzazione dei mutui flessibili
12.4.1. I riferimenti normativi
12.4.2. I principi e le regole
12.5. La contabilizzazione dei mutui a valere sui fondi europei
12.5.1. Le caratteristiche del “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP.
12.5.2. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/a) - Scritture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso dopo l’assegnazione dei contributi UE da parte della regione
12.5.3. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/b) - Scritture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso prima dell’assegnazione dei contributi UE da parte della regione
12.6. La vita utile degli investimenti ed i limiti di indebitamento
12.6.1. La durata dell’indebitamento e la vita utile degli investimenti
12.6.2. Le rinegoziazioni dei prestiti e la vita utile degli investimenti
Capitolo XIII – Il rendiconto annuale
13.1. Le finalità e le caratteristiche del rendiconto
13.1.1. Il quadro normativo di riferimento
13.1.2. Le finalità del rendiconto
13.1.3. I contenuti del rendiconto generale della gestione annuale
13.1.4. La relazione della Giunta sulla gestione
13.2. L’iter del rendiconto
13.2.1. Adempimenti e tempi di approvazione del rendiconto
13.3. Gli allegati al rendiconto
13.3.1. Il check-up degli allegati al rendiconto
13.4. Il prospetto debiti/crediti verso le società partecipate
13.4.1. L’introduzione della verifica debiti/crediti reciproci tra ente e proprie partecipazioni
13.4.2. I soggetti coinvolti nella verifica debiti/crediti
13.4.3. Gli adempimenti
13.4.4. Le modalità di rilevazione
13.4.5. Le criticità e le soluzioni
13.5. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel rendiconto
13.5.1. I riferimenti normativi
13.5.2. Le regole di calcolo del FPV in via preventiva
13.5.3. Le regole del calcolo del FPV nel rendiconto
13.5.4. Le variazioni del FPV in sede di rendiconto sono di competenza della Giunta
13.5.5. Il prospetto del FPV allegato al rendiconto
13.5.6. Il FPV nel prospetto di determinazione del risultato di amministrazione
13.5.7. Le connessioni tra economie di spesa e FPV
13.5.8. Le regole e le deroghe di utilizzo del FPV per le opere pubbliche
13.6. Le conseguenze in caso di mancata approvazione del rendiconto
13.6.1. I presupposti del regime sanzionatorio
13.6.2. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del rendiconto
13.7. Gli schemi di delibere di approvazione del rendiconto
13.7.1. Lo schema di delibera di approvazione della relazione e della proposta di rendiconto da parte della Giunta
13.7.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del rendiconto
Capitolo XIV – Il conto del bilancio
14.1. Le finalità del conto del bilancio
14.1.1. I riferimenti normativi
14.1.2. Le finalità e le caratteristiche del conto del bilancio
14.1.3. Il processo di rendicontazione finanziaria
14.2. La struttura del conto del bilancio
14.2.1. Il quadro normativo di riferimento
14.2.2. Gli schemi del conto del bilancio
14.2.2.1. Gli schemi della gestione delle entrate e delle spese
14.2.2.2. Il quadro generale riassuntivo
14.2.2.3. La verifica degli equilibri a consuntivo
14.2.3. Relazione sulla gestione, allegata al rendiconto
14.3. Il riaccertamento dei residui
14.3.1. I riferimenti normativi
14.3.2. Le regole generali del riaccertamento dei residui attivi e passivi
14.3.3. I dati della gestione residui negli schemi del conto del bilancio
14.3.4. Riaccertamento dei residui e FPV
14.4. I residui attivi
14.4.1. I riferimenti normativi
14.4.2. La definizione di residuo attivo
14.5. I residui passivi
14.5.1. I riferimenti normativi
14.5.2. La definizione di residuo passivo
14.6. Le reimputazioni contabili
14.6.1. I riferimenti normativi
14.6.2. L’imputazione contabile e la regola generale dell’esigibilità delle obbligazioni
14.6.3. La reimputazione delle spese e il FPV
14.6.4. La reimputazione delle entrate
14.7. I risultati della gestione finanziaria
14.7.1. Il quadro normativo di riferimento
14.7.2. Il risultato di amministrazione: avanzo, disavanzo o pareggio
14.7.3. La composizione del risultato di amministrazione
14.7.4. La parte accantonata
14.7.5. La parte destinata agli investimenti
14.7.6. La parte vincolata
14.7.6.1. Le regole contabili specifiche nel periodo del COVID-19
14.7.7. La quota libera e le priorità di utilizzo
14.7.8. Il significato dell’avanzo di amministrazione
14.7.9. Il significato del disavanzo di amministrazione
14.7.10. L’obbligo di ripiano immediato per il disavanzo di amministrazione
14.7.11. Le sanzioni in caso di mancato ripiano del disavanzo
14.7.12. La ripartizione del risultato di amministrazione
14.7.13. Il risultato della gestione di cassa
14.7.14. Il significato del risultato della gestione di competenza
14.7.15. Il risultato della gestione residui
14.7.16. L’obbligo di informativa dei risultati finanziari
14.7.17. Il disavanzo “tecnico” ripianabile in 30 anni
14.7.18. Il disavanzo derivante da stralcio cartelle, ripianabile in 5 anni
14.8. Il risultato di amministrazione presunto
14.8.1. La determinazione del risultato di amministrazione presunto
14.8.2. L’utilizzo della quota del risultato di amministrazione presunto costituita dai fondi vincolati e accantonati
14.9. Il FCDE nel rendiconto
14.9.1. Il quadro normativo
14.9.2. La verifica del FCDE nel rendiconto
14.10. Il fondo contenzioso
14.10.1. Il quadro normativo
14.10.2. Il fondo contenzioso o fondo passività potenziali nel rendiconto
14.11. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto del bilancio
Capitolo XV – Il conto economico
15.1. La contabilità economica
15.1.1. Il quadro normativo di riferimento
15.1.2. Le finalità della contabilità economico-patrimoniale
15.1.3. Le regole della contabilità economico-patrimoniale ex d.lgs. 118/2011
15.1.4. La proroga della tenuta della contabilità economico-patrimoniale per i Comuni con meno di 5000 abitanti
15.2. Il piano dei conti integrato
15.2.1. I riferimenti normativi
15.2.2. Le caratteristiche generali del piano dei conti integrato
15.2.3. Il piano dei conti finanziario
15.2.4. Il piano dei conti economico
15.2.5. Il piano dei conti patrimoniale
15.2.6. La struttura del piano dei conti integrato
15.3. La matrice di correlazione
15.3.1. I riferimenti normativi
15.3.2. Le modalità di rilevazione unitaria dei fatti di gestione
15.3.3. Le codifiche delle transazioni elementari
15.3.4. La matrice di correlazione
15.3.5. Esempi di rilevazioni e la partita doppia “nascosta”
15.3.5.1. Il pagamento di uno stato di avanzamento lavori di un’opera pubblica
15.3.5.2. L’ammortamento tecnico
15.4. Il conto economico
15.4.1. Le caratteristiche del conto economico
15.4.2. L’ammortamento dei beni durevoli
15.4.3. I ratei ed i risconti
15.5. La contabilità economica semplificata per i piccoli comuni
15.5.1. L’introduzione della contabilità economica semplificata
15.5.2. Le modalità della tenuta della contabilità economica semplificata
15.6. Il check-up del conto economico
15.6.1. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto economico
Capitolo XVI – Lo stato patrimoniale
16.1. Le finalità e le caratteristiche dello stato patrimoniale
16.1.1. I riferimenti normativi
16.1.2. L’evoluzione del concetto di patrimonio degli enti locali negli ultimi decenni
16.1.3. La definizione del patrimonio nell’attuale quadro normativo
16.2. La struttura e gli equilibri dello stato patrimoniale
16.2.1. La struttura dello stato patrimoniale
16.2.2. Gli equilibri dello stato patrimoniale
16.3. Il check-up dello stato patrimoniale
16.3.1. Check-up e controlli matematici di quadratura dello stato patrimoniale
Capitolo XVII – Gli inventari
17.1. Le tipologie degli inventari
17.1.1. I riferimenti normativi
17.1.2. Le finalità e la definizione degli inventari
17.1.3. Le tipologie ed i contenuti degli inventari
17.1.4. I requisiti dei soggetti che redigono gli inventari
17.2. Le rilevazioni inventariali
17.2.1. Le scritture inventariali
17.2.2. Il consegnatario dei beni
Capitolo XVIII – Le piattaforme web di contabilità
18.1. La contabilità nella rete
18.1.1. Il cloud nella P.A.
18.1.2. Dal SIOPE al SIOPE+
18.1.3. La PCC e le integrazioni con il SIOPE+
18.1.4. Le fatture elettroniche
18.1.5. Le prospettive, i limiti ed i rischi
18.1.6. Le sinergie tra piattaforme digitali della P.A.
18.1.7. Il cloud nel PNRR
18.2. La fattura elettronica e lo SDI
18.2.1. Il quadro normativo
18.2.2. Il sistema di interscambio (SDI) e il registro unico delle fatture (RUF)
18.2.3. Le caratteristiche della FatturaPA
18.2.4. Il rifiuto o rigetto di una fattura elettronica da parte della P.A.
18.3. La PCC, le certificazioni e il monitoraggio dei crediti della P.A.
18.3.1. L’evoluzione normativa ed informatica della PCC
18.3.2. Le caratteristiche della PCC
18.4. Il SIOPE e il SIOPE+
18.4.1. Il SIOPE
18.4.2. Il SIOPE+
18.4.3. Il ciclo informatizzato di fatture e pagamenti
18.5. La BDAP
18.5.1. Le caratteristiche della BDAP
18.5.2. Le modalità di trasmissione alla BDAP
18.5.3. Le sanzioni
18.5.4. La cessazione dell’obbligo delle certificazioni di bilancio
Capitolo XIX – L’ente locale e l’IVA
19.1. Le modalità di applicazione dell’IVA negli enti locali
19.1.1. I riferimenti normativi
19.1.2. L’ente locale consumatore finale e soggetto passivo IVA
19.1.3. La contabilizzazione dell’IVA
19.2. Lo split payment e il reverse charge
19.2.1. Lo split payment
19.2.2. Il reverse charge
Capitolo XX – Il servizio di tesoreria
20.1. Il servizio di tesoreria
20.1.1. I riferimenti normativi
20.1.2. Finalità e caratteristiche generali del servizio di tesoreria
20.1.3. I soggetti abilitati a svolgere il servizio di tesoreria
20.1.4. Le modalità di affidamento del servizio di tesoreria
20.1.5. Gli adempimenti ente-tesoriere
20.1.6. Le tipologie degli adempimenti ente-tesoriere
20.1.7. La gestione di titoli e valori
20.1.8. Le verifiche di cassa ordinarie e straordinarie
20.1.9. Le delegazioni di pagamento
20.1.10. Gli ordinativi informatici di incasso e di pagamento (OPI) secondo lo standard emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) e la trasmissione all’infrastruttura della banca dati SIOPE
20.1.11. Il giornale di cassa
20.1.12. La resa del conto del tesoriere
20.1.13. La responsabilità del tesoriere
20.1.14. L’applicabilità dell’IVA e dell’imposta di bollo
20.2. La convenzione di tesoreria
20.2.1. L’obbligo della convenzione
20.2.2. La direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti
20.2.3. Uno schema di convenzione di tesoreria (aggiornato alla direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti)
20.3. Il regime della tesoreria unica
20.3.1. La legge n. 720/1984
20.4. L’anticipazione di tesoreria
20.4.1. L’iter e il quadro giuridico di riferimento
20.4.2. Il limite massimo
20.4.3. La contabilizzazione dell’anticipazione di tesoreria
20.5. L’utilizzo delle entrate vincolate
20.5.1. Le entrate con destinazione vincolata ed il calcolo della cassa vincolata
20.5.2. L’utilizzo delle entrate vincolate in termini di cassa
20.5.3. La contabilizzazione dei movimenti di utilizzo e reintegro della cassa vincolata
20.5.4. Le operazioni di parifica in caso di utilizzo della cassa vincolata al 31 dicembre
Capitolo XXI – L’economo e gli agenti contabili
21.1. L’economo e gli altri agenti contabili
21.1.1. La disciplina del servizio di economato e degli agenti contabili
21.1.2. Le fattispecie degli agenti contabili
21.1.3. Gli obblighi degli agenti contabili
21.1.4. L’anagrafe degli agenti contabili
21.2. La resa del conto degli agenti contabili
21.2.1. Gli adempimenti degli agenti contabili durante la gestione
21.2.2. L’obbligo di resa del conto annuale da parte degli agenti contabili
21.2.3. L’iter della resa del conto annuale
21.2.4. I modelli da utilizzare per la resa del conto degli agenti contabili
21.3. Il giudizio di conto
21.3.1. I destinatari del giudizio di conto
21.3.2. Il quadro normativo
21.3.3. Gli adempimenti propedeutici al giudizio di conto
21.3.4. Le modalità del giudizio di conto
21.4. La contabilizzazione dell’anticipazione economale
21.4.1. La costituzione del fondo economale
21.4.2. La refusione delle spese economali
21.4.3. La restituzione dell’anticipazione economale
Capitolo XXII – Le criticità finanziarie e gli strumenti per porvi rimedio
22.1. Le cause ed i segnali dello squilibrio finanziario
22.1.1. I fattori di squilibrio ed i rimedi previsti dalla legge
22.1.2. Gli eventi e le cause che comportano squilibri finanziari
22.1.3. I segnali dei possibili squilibri finanziari
22.1.4. Le conseguenze immediate degli squilibri di bilancio
22.2. Il concetto di grave irregolarità contabile
22.2.1. Le fattispecie che rientrano nella definizione di “grave irregolarità contabile” come definita dalla Corte dei conti
22.2.2. Il concetto di rilevanza sugli errori e sulle semplificazioni
22.3. Il ritardo dei pagamenti ai fornitori
22.3.1. Le regole dei pagamenti nelle transazioni commerciali
22.3.2. La lotta contro i ritardi dei pagamenti e il fondo di garanzia debiti commerciali (FGDC)
22.4. I debiti fuori bilancio
22.4.1. La definizione ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio
22.4.2. Il riconoscimento dei lavori pubblici di somma urgenza
22.4.3. La dottrina e la giurisprudenza
22.4.4. Differenza tra debito fuori bilancio e passività pregressa
22.5. Le condizioni strutturalmente deficitarie
22.5.1. I parametri di rilevamento
22.5.2. Le conseguenze delle condizioni strutturalmente deficitarie
22.6. Il dissesto finanziario
22.6.1. Il riequilibrio finanziario pluriennale
22.6.2. Il dissesto finanziario
Capitolo XXIII – Il regolamento di contabilità
23.1. Le funzioni ed i contenuti del regolamento di contabilità
23.1.1. L’evoluzione delle funzioni del regolamento di contabilità nell’ordinamento finanziario e contabile
23.1.2. I contenuti del regolamento di contabilità
23.1.3. Le norme che rinviano direttamente o indirettamente al regolamento di contabilità
23.2. Lo schema di regolamento di contabilità
23.2.1. Contenuti e tecnica redazionale
23.2.2. Schema di regolamento di contabilità
Capitolo XXIV – Le competenze ed il ruolo del Ragioniere
24.1. Le competenze del Ragioniere
24.1.1. Il check-up delle competenze del Responsabile del servizio finanziario
24.2. Il ruolo del Ragioniere
24.2.1. L’attuale ruolo del Ragioniere: funzioni e tutele
24.2.2. Il manifesto dei Ragionieri e dei Revisori dell’anno 2018
24.2.3. Le funzioni del Ragioniere ed i principi costituzionali
24.3. I requisiti per ricoprire la posizione di Ragioniere
24.4. La revoca e la rotazione del Ragioniere
24.4.1. L’atto di indirizzo dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
24.5. Le tutele del Ragioniere per i rischi di debiti fuori bilancio
24.5.1. Come si tutela il Ragioniere dal rischio di debiti fuori bilancio
24.6. Profili di responsabilità del ragioniere
24.6.1. Profili di responsabilità specifici del ragioniere
24.6.2. Attestazione di entrate non veritiere
24.6.3. Cancellazione di residui attivi/riaccertamento dei residui in sede di rendiconto
24.6.4. Accertamenti di entrate future
24.6.5. Rinvio di oneri al futuro
24.6.6. Apposizione del “visto si liquida” su una fattura, senza preventiva assunzione di impegno di spesa
24.6.7. Debiti fuori bilancio
24.6.8. Atti privi di copertura finanziaria
24.6.9. Conseguenze del rilascio del parere e del visto di regolarità contabile
24.6.10. Veridicità dei dati del rendiconto
24.6.11. Ritardati pagamenti
24.6.12. Sovrastima di residui attivi per nascondere un disavanzo
24.6.13. Presenza di “costi impliciti” non adeguatamente evidenziati nei contratti di swap
24.6.14. Assunzioni di personale illegittime
24.6.15. Spese di rappresentanza
24.6.16. Incarichi legali in presenza di avvocatura interna
24.6.17. Utilizzo anticipazioni per effettuare maggiori spese
24.6.18. Il mancato aggiornamento degli inventari
24.6.19. Fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE)
24.6.20. Oneri di urbanizzazione accertamento per cassa
24.6.21. Gli esimenti della significatività e della rilevanza
24.6.22. L’esimente politica e la responsabilità dei funzionari
24.6.23. L’elemento “complessità”
24.6.24. Le connessioni con i profili di responsabilità del segretario dell’ente
24.6.25. Parificazione dei conti annuali degli agenti contabili
24.6.26. Affidamento reiterata consulenza esterna
24.6.27. Autoliquidazioni
24.6.28. Limiti di affidamenti a terzi di attività ragionieristiche
24.6.29. Mancata riscossione dei crediti
24.6.30. La difficoltà di ottenere dagli altri uffici le informazioni utili alla costituzione del FPV
24.6.31. La responsabilità dei funzionari nel periodo emergenziale COVID-19
24.7. Che fa il Ragioniere in caso di squilibri di bilancio?
24.7.1. Se L’Amministrazione spinge per poter spendere di più del dovuto, che fa il Ragioniere?
Capitolo XXV – I bilanci aggiunti
25.1. Il bilancio consolidato
25.1.1. I riferimenti normativi
25.1.2. Le finalità e gli adempimenti generali
25.1.3. I principi, le regole ed i contenuti
25.1.4. Gli enti tenuti ad approvare il bilancio consolidato
25.1.5. Il gruppo amministrazione pubblica
25.1.6. L’area di consolidamento
25.1.7. L’elaborazione del bilancio consolidato
25.1.8. Un esempio di foglio di consolidamento
25.1.9. La relazione sulla gestione e la nota integrativa
25.1.10. Le sanzioni per gli inadempienti
25.1.11. Il rendiconto consolidato
25.2. Il bilancio di mandato
25.2.1. I riferimenti normativi
25.2.2. Le caratteristiche del bilancio di mandato elettorale
25.2.3. La relazione di fine mandato
25.2.4. La relazione di inizio mandato
25.3. Il bilancio ambientale
25.3.1. Le finalità, i contenuti ed i tentativi di introduzione del bilancio ambientale
25.3.2. La contabilità ambientale
25.4. Il bilancio sociale
25.4.1. I riferimenti normativi
25.4.2. Le finalità ed i tentativi di introduzione del bilancio sociale
25.4.3. Il ruolo degli stakeholder
25.4.4. I valori di riferimento e gli obiettivi del bilancio sociale
25.4.5. I contenuti del bilancio sociale
25.4.6. Il processo di rendicontazione sociale
25.5. Il bilancio di genere
25.5.1. I riferimenti normativi
25.5.2. Le finalità ed i contenuti del bilancio di genere
Capitolo XXVI – Le operazioni nei confronti delle partecipazioni
26.1. I rapporti tra ente e organismi partecipati
26.1.1. L’erogazione dei servizi pubblici locali tramite organismi esterni
26.1.2. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate
26.1.3. L’accollo dei debiti
26.1.4. L’acquisto di beni e servizi da società partecipate
26.1.5. L’acquisto di partecipazioni
26.1.6. La qualifica di agenti contabili
26.1.7. Le anticipazioni di liquidità alle società partecipate (o concessioni di credito a breve termine)
26.1.8. Gli aumenti di capitale
26.1.9. La concessione di beni
26.1.10. Il conferimento di beni
26.1.11. I contributi ed i trasferimenti in conto capitale
26.1.12. I contributi ed i trasferimenti di parte corrente
26.1.13. I corrispettivi dei contratti di servizio
26.1.14. La costituzione di nuove società
26.1.15. La distribuzione di utili di esercizio
26.1.16. Le fideiussioni e le altre forme di garanzia verso società partecipate
26.1.17. Il finanziamento soci
26.1.18. La fusione di società partecipate
26.1.19. La liquidazione di società partecipate
26.1.20. Il mantenimento e la valutazione della partecipazione
26.1.21. La nomina degli amministratori delle società
26.1.22. Lo scambio di partecipazioni
26.1.23. La scissione di società partecipate
26.1.24. Il recesso
26.1.25. Le ricapitalizzazioni
26.1.26. Le riduzioni di capitale
26.1.27. La vendita di azioni o quote di società partecipate
26.1.28. Le esternalizzazioni di servizi pubblici
26.2. La sintesi degli adempimenti nei confronti delle società partecipate
26.2.1. Il quadro normativo
26.3. La ricognizione annuale delle partecipazioni
26.3.1. Il quadro normativo
26.3.2. Lo schema di delibera di ricognizione annuale delle partecipazioni ex art. 20 d.lgs. 175/2016
Capitolo XXVII – Il regime dei controlli interni
27.1. Le tipologie dei controlli interni
27.1.1. I riferimenti normativi
27.1.2. Le fattispecie dei controlli interni negli enti locali
27.2. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
27.2.1. I controlli preventivi
27.2.2. I controlli successivi
27.3. I controlli degli equilibri finanziari
27.3.1. Il regime dei controlli degli equilibri finanziari a seguito del d.l. n. 174/2012
27.3.2. L’oggetto ed i contenuti del controllo degli equilibri finanziari
27.4. Il controllo di gestione
27.4.1. I riferimenti normativi
27.4.2. Le finalità e la definizione del controllo di gestione
27.4.3. Le modalità di applicazione del controllo di gestione
27.4.4. Gli indicatori e il benchmarking
27.4.5. Il referto annuale
27.4.6. La possibilità di disapplicare gli artt. 197 e 198 del Tuel
27.4.7. L’invio del referto annuale alla Corte dei conti
27.5. Il controllo strategico
27.5.1. I riferimenti normativi
27.5.2. I soggetti tenuti al controllo strategico
27.5.3. Le finalità e le caratteristiche
27.6. I controlli sulle società partecipate
27.6.1. I riferimenti normativi
27.6.2. I soggetti tenuti al controllo
27.6.3. Le finalità e le caratteristiche
27.7. I controlli di qualità
27.7.1. I riferimenti normativi
27.7.2. I soggetti tenuti al controllo di qualità
27.7.3. Le finalità e le caratteristiche
27.8. I controlli dell’organo di revisione
27.8.1. I riferimenti normativi
27.8.2. Le tipologie e le fattispecie dei controlli dell’Organo di revisione
27.8.2.1. Parere sugli schemi del bilancio di previsione approvati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del Consiglio
27.8.2.2. Parere sulla presentazione del documento unico di programmazione (DUP)
27.8.2.3. Parere sul piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari
27.8.2.4. Parere sull’applicazione dei tributi locali
27.8.2.5. Questionario sul bilancio di previsione per la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti
27.8.2.6. Pareri sulle proposte di delibere di variazioni di bilancio, escluse quelle attribuite alla competenza della Giunta, del Responsabile finanziario e dei dirigenti
27.8.2.7. Parere sulla proposta di delibera di assestamento del bilancio ex art. 175, comma 8, del Tuel
27.8.2.8. Parere sulla proposta di delibera della verifica degli equilibri di bilancio ex art. 193 del Tuel
27.8.2.9. Vigilanza sugli equilibri di bilancio dell’ente e degli organismi esterni (società partecipate, fondazioni, istituzioni ecc.)
27.8.2.10. Comunicazione ai revisori degli atti privi di copertura finanziaria
27.8.2.11. Referto al Consiglio su gravi irregolarità di gestione e denunce agli organi giurisdizionali
27.8.2.12. Parere sulle proposte di deliberazione di riconoscimento di debiti fuori bilancio
27.8.2.13. Parere sulle proposte di deliberazione di transazioni
27.8.2.14. Asseverazione del prospetto debiti/crediti tra ente e proprie società partecipate
27.8.2.15. Parere sulla proposta di delibera di Giunta di riaccertamento dei residui
27.8.2.16. Verifica del fondo contenzioso e del fondo passività potenziali
27.8.2.17. Parere sugli schemi del rendiconto approvati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del Consiglio
27.8.2.18. Questionario sul rendiconto per la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti
27.8.2.19. Parere sulla proposta di delibera di approvazione del bilancio consolidato ex art. 233-bis del Tuel
27.8.2.20. Verifiche ordinarie di cassa e di tesoreria
27.8.2.21. Verifica straordinaria di cassa
27.8.2.22. Verifiche degli agenti contabili, ex art. 223 del Tuel
27.8.2.23. Parere sulla proposta di delibera di approvazione o modifica del regolamento di contabilità
27.8.2.24. Parere sulle proposte di delibera di approvazione o modifica del regolamento di economato, provveditorato e patrimonio
27.8.2.25. Parere sulle modalità di gestione dei servizi pubblici
27.8.2.26. Parere sulla costituzione o partecipazione a organismi esterni
27.8.2.27. Parere sulle proposte di delibere di ricorso all’indebitamento e di strumenti di finanza innovativa
27.8.2.28. Parere sulle proposte di deliberazione di rinegoziazione dei mutui
27.8.2.29. Certificazione sulla contrattazione integrativa decentrata
27.8.2.30. Parere sul piano triennale dei fabbisogni di personale
27.8.2.31. Asseverazione dell’equilibrio del bilancio in caso di assunzioni di personale
27.8.2.32. Conto annuale del personale
27.8.2.33. Parere sulla proposta di ricognizione delle partecipazioni
27.8.2.34. Controllo su aziende speciali e istituzioni
27.8.2.35. Rideterminazione piante organiche a seguito di trasferimenti di personale derivanti da costituzione o trasformazioni di società o altri organismi
27.8.2.36. Esternalizzazioni di servizi
27.8.2.37. Certificazione della relazione di fine mandato
27.8.2.38. Spese di rappresentanza
27.8.2.39. Controlli sui vincoli di alcune tipologie di spesa
27.8.2.40. Relazione sullo stato di dissesto
27.8.2.41. Adempimenti e verifiche fiscali
27.8.2.42. Vigilanza sui contratti di servizio
27.8.2.43. Certificazione del costo di taluni servizi per gli enti locali strutturalmente deficitari
27.8.2.44. Certificazione dei risparmi dei buoni pasto non utilizzati nel 2020 (periodo COVID-19)
27.8.2.45. Vigilanza sul controllo di regolarità amministrativa del Segretario
27.8.2.46. Mancati controlli dell’Organo di revisione - responsabilità
27.8.3. L’elevata conflittualità tra revisori e organi dell’ente
27.8.4. Le procedure disciplinari degli Ordini professionali in caso di inadempienze dei revisori
27.8.5. Le condizioni di proroga dell’incarico dei revisori
27.9. Il controllo successivo del Segretario non è controllo contabile
27.10. Il controllo dei consiglieri comunali
27.10.1. Il diritto di accesso dei consiglieri alle procedure contabili
27.10.2. Il diritto di accesso alle determinazioni
27.10.3. Il diritto di accesso verso le società partecipate
27.10.4. Il diritto di accesso alla banca dati SIOPE
27.10.5. Il diritto di accesso ed il diritto di riservatezza in tema di buoni spesa
Capitolo XXVIII – I controlli esterni
28.1. I controlli esterni sulla gestione degli enti locali
28.1.1. I riferimenti normativi
28.1.2. L’evoluzione dei controlli esterni
28.1.3. I controlli sulla gestione da parte del Prefetto
28.1.4. I controlli sulla gestione da parte della Corte dei conti
28.1.4.1. Verifiche sulla sana gestione ex art. 7 della l. 131/2003
28.1.4.2. Verifica del funzionamento dei controlli interni - Referto annuale del sindaco
28.1.4.3. Controlli sul referto del controllo di gestione
28.1.4.4. Sanzioni per inadeguatezza dei controlli interni
28.1.4.5. Verifiche sulla regolarità della gestione tramite i Servizi ispettivi di finanza pubblica
28.1.4.6. Questionari per gli organi di revisione economico finanziaria ex art. 1, c. 166, l. 266/2005
28.1.4.7. Controlli ex art. 148-bis del Tuel
28.1.4.8. Procedure in caso di riscontro di irregolarità
28.1.4.9. Acquisizione dei rendiconti degli enti locali
28.1.4.10. Verifiche sull’applicazione delle misure di razionalizzazione della spesa pubblica
28.1.4.11. Controlli sul bilancio consolidato
28.1.4.12. Il giudizio sui conti degli agenti contabili
28.1.4.13. Controllo sui provvedimenti di riconoscimento dei debiti fuori bilancio
28.1.4.14. Controllo sulle segnalazioni obbligatorie del Ragioniere ex art. 153 Tuel
28.1.4.15. Il controllo sulle spese di rappresentanza
28.1.4.16. Controllo sul conto di tesoreria
28.1.4.17. Controlli sulle procedure di riequilibrio e dissesto
28.1.4.18. Relazione annuale al Parlamento
28.1.4.19. I pareri della Corte dei conti
28.1.5. I controlli sulla gestione da parte del MEF
28.1.6. I controlli sulla gestione da parte del Ministero dell’interno
Capitolo XXIX – I quadri riepilogativi
29.1. La mappa degli adempimenti con tempi e riferimenti normativi
Glossario e indice analitico
Il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale nasce con il D.L. n.174/2012 a cui, a pochi mesi di distanza, sono seguite le prime linee guida della Sezione delle Autonomie (deliberazione n.16/2012) con lo scopo di orientare la Commissione di stabilità finanziaria degli enti locali e le Corti dei conti regionali, alle opportune misure di verifica dei piani presentati per giudicarne la congruità. Nonostante il passaggio ai nuovi principi della contabilità armonizzata, avviata sin dal 2015, che ha richiesto agli enti locali di modificare in modo sostanziale la documentazione contabile a disposizione, si è dovuto attendere sino al 26 aprile 2018 (G.U. n. 105 del 8/05/2018) affinché le linee guida della Sezione delle Autonomie venissero aggiornate (deliberazione n. 5/2018). Il presente volume ha come primo obiettivo quello di analizzare i contenuti delle nuove linee guida recentemente pubblicate, nonché di effettuare una puntuale analisi del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, partendo dal suo iniziale esordio fino ad oggi, esaminando le varie fasi di intervento del legislatore e dei molteplici interventi delle Corti regionali e delle Sezioni Riunite al fine di offrire al lettore i necessari punti di riferimento, evidenziare le criticità e suggerire le opportune soluzioni. Il volume è inoltre stato aggiornato alle recenti vicende della Sentenza n.18/2019 della Corte Costituzionale che ha dichiarato lillegittimità costituzionale dellart. 1, c. 714, della L. 28 /12/2015, n. 208, nella parte in cui ha permesso agli enti locali in riequilibrio di avvalersi della facoltà di inserire la cancellazione dei residui attivi prima del passaggio alla contabilità armonizzata, ripartendo gli importi al di fuori della durata del piano di riequilibrio (10 anni) utilizzando una ripartizione più ampia offerta dal passaggio alla contabilità armonizzata (30 anni), nonché alle misure riparatorie contenute nella recente L. 28 giugno 2019, n.58 di conversione con modificazioni del cosiddetto decreto crescita n. 34/2019. Lopera consente di avere adeguata contezza delle problematiche legate alla crisi finanziaria, situazione da cui nessun ente locale può ritenersi indenne. Gli argomenti trattati affrontano in dettaglio aspetti di particolare complessità, come ad esempio il trattamento dei debiti fuori bilancio, delle passività potenziali e le varie forme di criticità latenti, supportando il lettore con ricchi riferimenti giurisprudenziali e soluzioni pratiche particolarmente utili per la risoluzione operativa delle varie problematiche che si possono presentare. Le indicazioni qui contenute consentono agli amministratori locali, ai Collegi dei revisori dei conti, ai responsabili finanziari, ai dirigenti ed in generale a tutti gli operatori anche esterni allente (creditori, banche, fornitori) di analizzare tutte le possibili criticità finanziarie in cui possono incorrere i comuni e di fornire soluzioni pratiche supportate da un approccio strutturato che si basa sulla esperienza specifica degli autori e sulla conoscenza di una normativa ancora oggi particolarmente complessa. Vincenzo Giannotti, Dirigente del settore gestione risorse umane e finanziare di Comune capoluogo di Provincia, dottore commercialista e revisore enti locali, autore di libri e di numerose pubblicazioni, direttore del sito bilancioecontabilita.it Enzo Cuzzola, Esperto in fiscalità degli Enti pubblici, consulente e revisore di Enti locali, autore di numerose pubblicazioni Documentazione on line: Commento sullimpatto delle sentenze della Corte Costituzionale n. 18/2019 e 105/2019 Simulazione di maggiori entrate e di riduzione delle spese Simulazione di conto consuntivo e bilancio del primo periodo di riferimento del piano Esempio di piano di riequilibrio finanziario pluriennale Deliberazione di Consiglio comunale di ricorso e di approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale Segnalazioni bibliografiche: Gli equilibri di bilancio degli enti locali Analisi di tutti gli equilibri del sistema di bilancio degli enti locali, M. Quecchia I controlli interni ed esterni nellamministrazione locale, M. Barbiero
L’Opera, aggiornata all’attuale tema di trasferimento del patrimonio digitale, affronta in maniera estremamente pratica la più interessante casistica giurisprudenziale in tema di diritto delle successioni, approcciando le singole questioni in ottica eminentemente pragmatica, per fornire un’ipotesi di soluzione.
Fiore all’occhiello del testo sono le casistiche analizzate dagli Autori sulla scorta di questioni realmente poste alla loro attenzione nella pratica quotidiana o sfociate in contenziosi dai medesimi curati nell’interesse ora del legittimario pretermesso, ora dell’erede preterito, ora dell’erede testamentario citato in giudizio.
Il volume si completa, poi, di riferimenti giurisprudenziali e di un formulario, soffermandosi sulle tematiche più attuali ed ancora oggi dibattute, rivedendo in chiave critica talune tesi.
Damiano Marinelli
Avvocato cassazionista, mediatore ed arbitro. Già docente universitario, è Presidente dell’Associazione Legali Italiani (www.associazionelegaliitaliani.it) e Consigliere Nazionale dell’Unione Nazionale Consumatori. Specializzato in diritto civile e commerciale, è autore di numerose pubblicazioni, nonché relatore in convegni e seminari (www.areaconsulenze.it - [email protected]).
Saverio Sabatini
Avvocato civilista, fondatore dello Studio legale “Sabatini e Associati” di Ancona, che cura gli interessi di numerose aziende private e pubbliche, società di capitali e istituti di credito. Specializzato in diritto civile, con particolare vocazione per il diritto delle società e per le procedure concorsuali, coltiva da sempre la materia successoria ed è autore di numerose pubblicazioni in argomento nonché relatore in convegni e seminari (www.sabatinieassociati.com - [email protected]).
Capitolo I – La successione mortis causa
1. L’apertura (e luogo di apertura) della successione
2. La capacità di succedere. Indegnità e diseredazione. La capacità di ricevere per testamento
3. Vocazione e delazione (rappresentazione, sostituzioni e accrescimento)
4. L’oggetto della successione ereditaria e i diritti non trasmissibili. Un particolare focus sul debito d’imposta
5. Lo strano caso dello ius sepulchri
6. La successione universale
7. La successione a titolo particolare. I legati testamentari e i legati ex lege
8. L’usufrutto universale in Giurisprudenza
9. L’institutio ex re certa
10. La dichiarazione di successione in ambito fiscale
Capitolo II – Acquisto e rinunzia dell’eredità
1. L’eredità giacente
2. L’accettazione espressa
3. L’accettazione tacita. Il ruolo della voltura
4. L’accettazione da parte di minori e incapaci. I ricorsi di volontaria giurisdizione
5. Il ricorso per fissazione di un termine ai sensi dell’art. 481 c.c.
6. Il ricorso per fissazione di un termine ai sensi dell’art. 650 c.c. La rinuncia al legato in sostituzione di legittima
7. L’accettazione con beneficio di inventario
8. La rinuncia all’eredità. Effetti e impugnazione
9. La petitio hereditatis
Capitolo III – La tutela del legittimario
1. La quota di legittima e la c.d. quota mobile
2. L’intangibilità quantitativa della quota di legittima tra nullità, azione di riduzione e il divieto di pesi e condizioni sulla quota dei legittimari ex art. 549 c.c.
3. I legittimari e i loro diritti inviolabili
4. La commutazione
5. La riserva a favore del coniuge
6. I diritti del coniuge superstite. Il cortocircuito derivante dalla non trascrivibilità del diritto di abitazione
7. I legati imputabili alla legittima e gli artt. 551 e 552 c.c.
8. La cautela sociniana
9. La riunione fittizia. La ricostruzione del patrimonio ereditario e la collazione
10. L’azione di riduzione
11. L’azione di restituzione
12. La rinuncia all’azione di riduzione e la rinuncia all’azione di restituzione
13. L’opposizione stragiudiziale alla donazione ai sensi dell’art. 2, comma 4-novies, lett. a), n. 4) del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito in legge 14 maggio 2005, n. 80
14. L’azione di simulazione e la donazione indiretta
15. L’atto di reintegrazione della legittima
Capitolo IV – La tutela del creditore
1. La liquidazione individuale e concorsuale
2. La separazione dei beni del defunto
3. La rinuncia all’eredità, la revocatoria ordinaria e l’art. 524 c.c.
4. La rinuncia all’azione di riduzione e le azioni a favore del creditore
5. La trascrizione dell’atto a causa di morte
Capitolo V – I profili patologici del negozio testamentario
1. I requisiti formali tra nullità e annullabilità
2. I vizi della volontà
3. La certezza (o incertezza?) della volontà testamentaria (le disposizioni a favore dell’anima e dei poveri e le disposizioni fiduciarie)
4. Il divieto del testamento reciproco
5. Il testamento nuncupativo
6. Il principio di personalità e le disposizioni per relationem
7. La capacità di testare, l’incapace naturale e onere della prova
8. La conferma di disposizioni testamentarie invalide e l’esecuzione volontaria delle disposizioni nulle
9. Le disposizioni testamentarie atipiche
10. I negozi a causa di morte
11. Condizione, termine e modus nella scheda testamentaria. La condizione impossibile o illecita
12. La revocazione del testamento. La distruzione del testamento olografo
13. L’oggetto dei legati c.d. atipici
13.1. Il legato di specie
13.2. Il legato di diritti reali
13.3. Il legato di azienda
13.4. Il legato di usufrutto
13.5. Il legato di credito
13.6. Il legato ad effetti obbligatori
13.7. Il legato di contratto
13.8. Il legato rinunziativo
13.9. Il legato remuneratorio
13.10. Il legato e le obbligazioni di non fare
13.11. Il legato assistenziale a favore di ente soppresso
14. L’interpretazione del contenuto dei legati c.d. nominati
14.1. Il legato di cosa dell’onerato o di un terzo
14.2. Il legato di cosa generica e l’adempimento del legato di genere
14.3. Il legato di cosa non esistente nell’asse
14.4. Il legato di cosa da prendersi da un certo luogo
14.5. Il legato di cosa del legatario e il legato di cosa acquistata dal legatario
14.6. Il legato di credito e il legato a favore del creditore
14.7. Il legato di alimenti
14.8. Il legato senza liberalità
Capitolo VI – Eredità e azienda
1. La successione nell’impresa
1.1. Rimedi ante mortem
1.2. Rimedi post mortem
1.3. Testamento – legato di contratto di vendita
1.4. Testamento – legato di genere
2. La successione nell’impresa: le clausole societarie
2.1. La prima generazione crea, la seconda consolida, la terza distrugge!
2.2. C lausole di continuazione nelle società di persone
2.3. Clausole di scioglimento automatico
2.4. Clausole di continuazione facoltativa
2.5. Clausole di continuazione obbligatoria e di successione automatica
2.6. Ulteriori clausole
2.7. Clausole di consolidazione nelle società di capitali
2.8. Clausole di gradimento
2.9. Clausole di prelazione e opzione
3. Clausole testamentarie e azienda
4. Donazione di azienda e patto di famiglia
Indice degli Autori e delle opere citate
Indice analitico
Formulario
1. Citazione per nullità del testamento redatto da incapace naturale
2. Citazione per reintegrazione della quota di legittima
3. Accordi di reintegrazione di legittima
4. Il ricorso per accettazione di eredità con beneficio di inventario
5. Il ricorso per vendita di beni ereditari nella liquidazione individuale ex art. 495 c.c.
6. Il ricorso per accettare donazioni da parte del minore
7. Il ricorso per la nomina di curatore da parte di creditore ereditario
8. Il patto di famiglia
9. La pubblicazione di testamento olografo
10. Il testamento pubblico
11. Trasformazione di comunione di azienda in s.a.s.
12. Cessione gratuita di azienda e regolarizzazione in società di persone
13. Ricorso-reclamo in Commissione provinciale tributaria
Casistica
A. La nullità del testamento pubblico di persona incapace di intendere e di volere
B. La nullità del trust testamentario per mancanza di causa
C. La nullità della scheda testamentaria olografa redatta su carta intestata sottoscritta prima delle disposizioni di volontà
D. La riunione fittizia, le donazioni, le altre liberalità e l’art. 2034 c.c.
E. Il testamento epistolare
F. La necessità o meno di autorizzazione per gli acquisti di beni mobili ex art. 374 c.c.
G. La scheda testamentaria redatta in stampatello
H. La scheda testamentaria redatta a matita
I. La professio iuris
J. La nullità dell’assegno divisionale qualificato ex art. 734 c.c. in mancanza di preventiva istituzione di erede
K. Il retratto successorio
L. La nullità dell’azione di riduzione per violazione dell’art. 564 c.c.
M. La dispensa da imputazione ex se
N. Il divieto del patto successorio e la donatio mortis causa
O. Il divieto del patto successorio e le clausole societarie
P. Le disposizioni sanzionatorie
Q. Le disposizioni testamentarie per la sepoltura e la donazione degli organi
R. Il divieto di nozze nel testamento
S. La clausola si sine liberis decesserit
T. Il testamento scritto con la collaborazione di un estraneo
U. Il c.d. patto di non pubblicazione del testamento
V. La data “non vera” apposta alla scheda testamentaria
W. La disposizione testamentaria a favore del minore e l’art. 356 c.c.
X. Le correzioni apportate alla scheda e il c.d. “codicillo”
Y. La scheda testamentaria redatta sul muro e i connessi problemi di allegazione al verbale di pubblicazione
Z. La nomina del beneficiario della polizza e il successivo testamento
AA. Il testamento olografo pubblicato in corso di causa
BB. L’inadempimento del contratto preliminare avente ad oggetto un bene di provenienza donativa
CC. La rinuncia a far valere il testamento
DD. Il patto successorio verbale
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Il volume include:
Le regole per aprire un B&B o un affittacamere variano da regione a regione: per ognuna di esse sono riportate le necessarie informazioni e gli opportuni suggerimenti.
Un capitolo è dedicato alle agevolazioni e ai finanziamenti del settore, argomento che non può prescindere dalla realizzazione di un adeguato business plan, un documento in grado di fornire dati fondamentali sulla fattibilità dell’idea imprenditoriale.
Altrettanto decisiva è la promozione dell’impresa, a cominciare dalla creazione di un sito Web: il testo infatti insegna anche a fare marketing, a fidelizzare al meglio la clientela, a presentare il B&B su social network e portali, ad aumentare vendite e profitti.
Grande attenzione è riservata alla gestione del B&B, anche in riferimento a salute e sicurezza e alle strategie da attuare per ridurre i rischi di inattività, nonché ai requisiti strutturali e alle nuove forme di ospitalità.
Questa edizione è aggiornata con le disposizioni dettate per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, e con le nuove regole relative al regime delle locazioni brevi non soltanto in riferimento ai limiti oltre i quali l'attività si presume svolta in forma imprenditoriale, ma anche a proposito della nuova banca dati delle strutture ricettive.
Contiene, inoltre, le regole, le istruzioni e il modello per la presentazione della dichiarazione dell'imposta di soggiorno.
Un intero capitolo, infine, è dedicato al programma Next Generation EU e alle risorse del PNRR.
Questa sesta edizione è aggiornata inoltre con:
› le più recenti possibilità di finanziamento per l’attività ricettiva anche in riferimento alle misure e alle risorse previste dal PNRR Turismo;
› le ultime Leggi Regionali.
A chiusura, due sezioni online di carattere ancor più operativo: un formulario con facsimile e modelli di comunicazioni, istanze e domande, personalizzabili e stampabili e una serie di schede informative, con dati e statistiche che potranno rivelarsi di grande utilità per le opportune valutazioni di sviluppo commerciale e di marketing.
Nicola Santangelo
Ragioniere, scrittore e blogger con esperienza in ambito contabile e fiscale, nella comunicazione d'impresa e nella redazione di business plan. Lavora presso Agenzia Fiscale del Ministero dell'Economia e delle Finanze. È autore di pubblicazioni su fisco, economia, finanza e imprenditoria per primarie testate e riviste di settore. Sui medesimi temi è relatore in convegni per professionisti.
Prefazione
Introduzione – Origine ed evoluzione del bed and breakfast
Parte I Aspetti generali
1 Sharing economy
1.1 Proposta di legge 3564
1.2 Disegno di legge 2268
1.3 Disegno di legge 2906
2 Aspetti civilistici e scelta della forma giuridica
2.1 Le diverse forme d’impresa
2.2 Impresa individuale
2.3 Impresa familiare
2.4 Classificazione delle società
2.5 Società in nome collettivo
2.6 Società in accomandita semplice
2.7 Società per azioni
2.8 Società in accomandita per azioni
2.9 Società a responsabilità limitata
2.10 Società a responsabilità limitata semplificata
2.11 Società cooperative a mutualità prevalente
3 B&B e affittacamere
4 La legislazione nazionale
4.1 Codice del Turismo
4.2 Giurisprudenza
4.3 Codice identificativo
5 La legislazione regionale
5.1 Abruzzo
5.1.1 Bed & breakfast
5.1.2 B&B imprenditoriale
5.2 Basilicata
5.3 Calabria
5.4 Campania
5.5 Emilia-Romagna
5.6 Friuli-Venezia Giulia
5.7 Lazio
5.8 Liguria
5.9 Lombardia
5.10 Marche
5.11 Molise
5.12 Piemonte
5.13 Puglia
5.14 Sardegna
5.15 Sicilia
5.16 Toscana
5.17 Trentino-Alto Adige
5.17.1 Provincia Autonoma di Trento
5.17.2 Provincia Autonoma di Bolzano
5.18 Umbria
5.19 Valle d’Aosta
5.20 Veneto
6 Adempimenti per l’apertura
6.1 Scia
6.1.1 Abruzzo
6.1.2 Basilicata
6.1.3 Calabria
6.1.4 Campania
6.1.5 Emilia-Romagna
6.1.6 Friuli-Venezia Giulia
6.1.7 Lazio
6.1.8 Liguria
6.1.9 Lombardia
6.1.10 Marche
6.1.11 Molise
6.1.12 Piemonte
6.1.13 Puglia
6.1.14 Sardegna
6.1.15 Sicilia
6.1.16 Toscana
6.1.17 Trentino-Alto Adige
6.1.17.1 Provincia Autonoma di Trento
6.1.17.2 Provincia Autonoma di Bolzano
6.1.18 Umbria
6.1.19 Valle d’Aosta
6.1.20 Veneto
7 Bed & breakfast in condominio
7.1 Leggi regionali e principi di ordinamento civile
7.2 Regolamento di condominio
7.3 Natura contrattuale
7.4 Trascrizione
7.5 Servitù
7.6 Limiti e divieti
7.6.1 Uso diverso dalla civile abitazione
7.6.2 Equiparazione tra B&B e affittacamere
7.6.3 Pregiudizi ai condomini
7.7 B&B in appartamento in affitto
7.8 Interpretazione della volontà
8 Aspetti contabili
8.1 Bed and breakfast occasionale
8.1.1 Iva
8.1.2 Imposte sui redditi
8.2 Affittacamere – B&B imprenditoriale
8.2.1 Imposte sui redditi
8.2.2 Iva
8.2.2.1 Liquidazione periodica Iva
8.2.2.2 Comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva
8.2.2.3 Acconto Iva
8.2.2.4 Dichiarazione annuale Iva
8.3 Regime fiscale delle locazioni brevi
8.4 Libri e scritture contabili
8.5 Strumenti e scritture contabili
9 Regime fiscale
9.1 Regime ordinario
9.2 Regime semplificato
9.2.1 Regime di cassa
9.3 Regime dei contribuenti minimi
9.4 Nuovo regime forfetario agevolato
10 Il programma Next Generation EU e le risorse del PNRR per il turismo
10.1 Introduzione
10.2 Interventi e Fondi disponibili
10.3 Hub del turismo digitale
10.4 Fondo dei Fondi BEI
10.5 Sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI turismo
10.6 Fondo rotativo imprese
10.7 Digitalizzazione agenzie e tour operator
10.8 Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia
10.9 Fondo unico nazionale per il turismo
11 I finanziamenti e le agevolazioni
11.1 Finanziamenti e agevolazioni nazionali
11.1.1 ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero
11.1.1.1 Introduzione
11.1.1.2 Misura dell’agevolazione
11.1.1.3 Soggetti beneficiari
11.1.1.4 Soggetti esclusi
11.1.1.5 Iniziative ammissibili
11.1.1.6 Spese ammissibili
11.1.1.7 Condizioni e limiti
11.1.1.8 Presentazione della domanda
11.1.1.9 Procedura di istruttoria e di valutazione
11.1.2 Nuovo SELFIEmployment
11.1.2.1 Introduzione
11.1.2.2 Misura dell’agevolazione
11.1.2.3 Soggetti beneficiari
11.1.2.4 Iniziative ammissibili
11.1.2.5 Spese ammissibili
11.1.2.6 Presentazione della domanda
11.1.2.7 Procedura di istruttoria e valutazione
11.1.3 Microcredito
11.1.4 Resto al Sud
11.1.4.1 Contributi per emergenza sanitaria
11.1.5 Fondo a sostegno dell’impresa femminile
11.1.5.1 Introduzione
11.1.5.2 Misura dell’agevolazione
11.1.5.3 Soggetti beneficiari
11.1.5.4 Soggetti esclusi
11.1.5.5 Iniziative ammissibili
11.1.5.6 Spese ammissibili
11.1.5.7 Condizioni e limiti
11.1.5.8 Presentazione della domanda
11.1.5.9 Procedura di istruttoria e di valutazione
11.2 Finanziamenti e agevolazioni regionali
11.2.1 Friuli-Venezia Giulia
11.2.1.1 Contributi in conto capitale alle imprese turistiche
11.2.1.2 Contributi ai progetti di imprenditoria femminile
11.2.1.2.1 Obiettivo dei contributi
11.2.1.2.2 Soggetti ammessi
11.2.1.2.3 Soggetti esclusi
11.2.1.2.4 Spese ammissibili
11.2.1.2.4.1 Piccole e medie imprese
11.2.1.2.4.2 Microimprese
11.2.1.2.5 Presentazione della domanda
11.2.1.2.6 Concessione del contributo
11.2.2 Lazio
11.2.2.1 Bando nuove imprese 2022
11.2.3 Lombardia
11.2.3.1 Forme di contribuzione per imprese turistiche
11.2.4 Marche
11.2.4.1 Contributi per le strutture e le attività turistiche
11.2.5 Puglia
11.2.5.1 Nidi – Nuove Iniziative d’Impresa
11.2.6 Sardegna
11.2.6.1 Incentivi alle imprese turistiche
11.2.7 Sicilia
11.2.7.1 Aiuti al bed and breakfast
11.2.8 Veneto
11.2.8.1 Sviluppo del turismo sostenibile
11.2.9 Provincia Autonoma di Bolzano
11.2.9.1 Contributi a favore di affittacamere
11.2.9.1.1 Introduzione
11.2.9.1.2 Misura del contributo
11.2.9.1.3 Soggetti beneficiari
11.2.9.1.4 Soggetti esclusi
11.2.9.1.5 Spese ammissibili
11.2.9.1.6 Condizioni e limiti
11.2.9.1.7 Presentazione della domanda
11.2.9.1.8 Procedura di istruttoria
11.3 Finanziamenti dal web
11.3.1 Crowdfunding
11.3.2 Social lending
12 Requisiti strutturali dei locali e sicurezza
Parte II Gestione, promozione e marketing e nuove forme di ospitalità
13 Perché aprire un B&B
14 Business plan
14.1 Funzioni del business plan
14.2 Break-even point
14.3 Forma e contenuto del business plan
14.4 Principi di redazione del business plan
14.4.1 Principio di chiarezza
14.4.2 Principio di completezza
14.4.3 Principio di affidabilità
14.4.4 Principio di attendibilità
14.4.5 Principio di neutralità
14.4.6 Principio di trasparenza
14.4.7 Principio di prudenza
14.5 Presentazione del progetto
14.6 Descrizione del bed and breakfast
14.7 Caratteristiche dell’imprenditore e dei soci
14.8 Descrizione del servizio
14.9 Analisi del mercato
14.10 Analisi SWOT: opportunità, minacce, punti di forza e punti di debolezza
14.11 Marketing
14.12 Obiettivi e risultati
14.13 Fattibilità economico-finanziaria
14.14 Piano degli investimenti
14.15 Indici
15 Gestione del B&B
15.1 Introduzione
15.2 Pulizia e prima colazione
15.3 Sanificazione
15.4 Impianti
15.5 Denuncia delle persone alloggiate all’autorità di P.S.
15.6 Denuncia delle persone alloggiate alla Provincia ai fini Istat
15.6.1 Il Sistema statistico nazionale
15.6.2 Obblighi
15.6.3 Sanzioni
15.6.4 Obbligo di comunicazione per i bed & breakfast
15.7 Tariffe
15.8 Responsabilità del gestore del B&B
15.9 Normativa antincendio
15.10 Imposta di soggiorno
15.10.1 Dichiarazione imposta di soggiorno
15.11 Canone RAI
15.12 Diritti SIAE
15.13 Tassa rifiuti
15.14 Diritto annuale Camera di Commercio
15.15 Documento Valutazione Rischi
15.16 Gestire le prenotazioni annullate
15.16.1 Introduzione
15.16.2 Definizione di “pacchetto”
15.16.3 Sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta
15.16.4 Recesso del viaggiatore
15.16.5 Recesso dell’organizzatore
15.16.6 Circostanze inevitabili e straordinarie
15.16.7 Viaggi e gite di istruzione
15.16.8 Sospensione o cessazione dell’attività
15.16.9 Esecuzione del rimborso della struttura ricettiva
15.16.10 Accesso a spettacoli, teatri e musei
15.17 Ridurre i rischi di inattività
16 Promozione del B&B
16.1 Marketing 2.0
16.2 Blog e siti web
16.3 Indicizzazione nei motori di ricerca
16.4 Social network e portali
16.5 Come fidelizzare gli ospiti
17 Airbnb
17.1 Creazione di un profilo
17.2 Referenze, recensioni e valutazioni
17.3 Pubblicazione degli annunci
17.4 Prenotazione tramite Airbnb
17.5 Pagamenti
17.6 Depositi cauzionali e Garanzia Host
17.7 Cancellazione della prenotazione
17.8 Ritenuta fiscale del 21% sulle locazioni brevi
17.9 Imposta di soggiorno
18 Gestione dei clienti
18.1 Prenotazione
18.2 Accettazione o check-in
18.3 Servizio
18.4 Conto o check-out
19 Le nuove forme dell’ospitalità
19.1 Albergo diffuso
19.2 Condhotel
Parte III FAQ
1 Origine ed evoluzione del bed and breakfast
2 Sharing economy
3 Aspetti civilistici e scelta della forma giuridica
4 B&B e affittacamere
5 Normativa nazionale
6 Normativa regionale
7 Adempimenti per l’apertura
8 Autorizzazioni amministrative
9 Aspetti contabili
10 Regime fiscale
11 Next Generation EU e PNRR
12 I finanziamenti e le agevolazioni
13 Requisiti strutturali dei locali e sicurezza
14 Business plan
15 Gestione del B&B
16 Promozione del B&B
17 Gestione dei clienti
18 Le nuove forme dell’ospitalità
Parte IV Formulario
1 Scia strutture turistiche - bed and breakfast
2 Comunicazione tariffe
3 Contratto di alloggio bed and breakfast
4 Atto costitutivo associazione bed and breakfast
5 Srl semplificata
6 Dichiarazione di inizio attività. Richiesta partita Iva (imprese individuali e lavoratori autonomi)
7 Dichiarazione di apertura. Richiesta partita Iva (soggetti diversi dalle persone fisiche)
8 Istat - Rilevazione movimento clienti (sez. giornaliera)
9 Istat - Rilevazione movimento clienti (sez. mensile)
10 Modello Iva 2020
11 Dichiarazione ai fini dell’esenzione dal pagamento del canone RAI
12 Richiesta di rimborso del canone tv in presenza dei requisiti previsti dall’articolo 1, comma 132, della legge 24 dicembre 2007, n. 244
13 Richiesta di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato pagato mediante addebito nelle fatture per energia elettrica
14 Format di approfondimento tecnico_economico_finanziario ON - Oltre nuove imprese a tasso zero
15 Format di Domanda ON - Oltre nuove imprese a tasso zero - Persone fisiche
16 Format di Domanda ON - Oltre nuove imprese a tasso zero - Società
17 Dichiarazione imposta di soggiorno
Parte V Schede
1 Capacità degli esercizi ricettivi e movimento dei clienti negli esercizi ricettivi nel 2020
2 Capacità degli esercizi ricettivi e movimento dei clienti negli esercizi ricettivi
3 Numero di bed and breakfast
4 Movimento dei clienti italiani nei bed & breakfast (numero di presenze nel 2020)
5 Movimento dei clienti nei bed & breakfast - mondo (numero di presenze nel 2020)
6 Indice di utilizzazione dei letti negli esercizi alberghieri (quota percentuale)
7 Esempio di main courante
8 Esempio di registro degli acquisti
• Schema leggi regionali bed and breakfast
Bibliografia
A quattro anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017 che lo ha istituito, il 23 novembre 2021 è stato inaugurato il Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) a cui si possono iscrivere le Organizzazioni non Profit.
L’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, pur non essendo obbligatorio, riveste particolare importanza in considerazione delle opportunità offerte agli Enti.
L’accesso permette infatti di usufruire delle nuove agevolazioni fiscali previste dalla riforma del terzo settore e del riparto del cinque per mille dell’Irpef destinato al “volontariato”.
Il Registro risponde al principio di trasparenza consentendo a tutti gli interessati di conoscere specificità e caratteristiche degli Enti del terzo settore.
In esso saranno contenute, non solamente le informazioni di base dell’Ente, (quali la denominazione, la forma giuridica, la sede legale, la data di costituzione, il codice fiscale) ma anche rilevanti notizie e dati (quali l’oggetto dell’attività di interesse generale svolta, le generalità del Rappresentante legale e dei soggetti che ricoprono cariche sociali, le modifiche dello statuto e soprattutto i rendiconti economici e sociali dell’Ente).
Il volume raccoglie un ampio formulario utile per l’attività di iscrizione al RUNTS e per la gestione dei dati dell’Ente.
Le formule, accompagnate da puntuali commenti che ne semplificano la compilazione, sono fornite anche online in formato personalizzabile.
Cinzia De Stefanis
Giornalista economica, autrice di numerosissimi volumi e articoli per editori specializzati e per le principali testate giornalistiche che si occupano di impresa ed economia.
1 Associazioni di volontariato (Odv)
Costituzione Odv
Formula 1 – Atto costitutivo di associazione di volontariato Ets
Formula 2 – Statuto dell’organizzazione volontariato
Formula 3 – Regolamento generale dell’associazione di volontariato
Assemblee e consiglio direttivo
Formula 4 – Convocazione assemblea ordinaria
Formula 5 – Convocazione consiglio direttivo
Formula 6 – Convocazione di assemblea straordinaria
Formula 7 – Convocazione dell’assemblea dei soci per rinnovo consiglio direttivo
Formula 8 – Lettera di delega per intervenire in assemblea
Formula 9 – Verbale di assemblea ordinaria
Formula 10 – Convocazione dell’assemblea ordinaria di seconda convocazione
Formula 11 – Verbale assemblea ordinaria prima convocazione andata deserta
Formula 12 – Verbale di assemblea ordinaria per rinnovo cariche sociali
Formula 13 – Verbale di assemblea straordinaria per modifica statuto
Formula 14 – Approvazione del verbale del comitato esecutivo dell’associazione di volontariato per adeguamento dello statuto alla disciplina generale prevista dal codice del terzo settore (d.lgs. n. 117/2017)
Formula 15 – Verbale dell’assemblea straordinaria dei soci per lo scioglimento e devoluzione del patrimonio dell’associazione di volontariato Ets
Formula 16 – Verbale del consiglio direttivo
Formula 17 – Verbale del consiglio direttivo per la nomina del presidente
Formula 18 – Verbale del consiglio direttivo per l’apertura di c/c bancari
2 Associazione di promozione sociale (Aps)
Costituzione
Formula 1 – Atto costitutivo di associazione promozione sociale
Formula 2 – Statuto associazione di promozione sociale (facsimile 1)
Formula 3 – Statuto di associazione di promozione sociale Ets (con oggetto sociale legato all’ambiente, alla valorizzazione patrimonio culturale, alle filiere del commercio equo e solidale) (facsimile 2)
Formula 4 – Statuto di Aps turistica (facsimile 3)
Formula 5 – Statuto (pro loco) dell’associazione di promozione sociale (facsimile 4)
Assemblee e consiglio direttivo
Formula 6 – Convocazione dell’assemblea ordinaria di assemblea di promozione sociale Ets
Formula 7 – Convocazione dell’assemblea straordinaria di Aps Ets
Formula 8 – Convocazione del consiglio direttivo di Aps Ets
Formula 9 – Lettera di delega per intervenire in assemblea (ordinaria o straordinaria)
Formula 10 – Verbale di assemblea ordinaria di Aps Ets in videoconferenza
Formula 11 – Verbale di assemblea ordinaria andata deserta di Aps Ets
Formula 12 – Verbale di assemblea straordinaria per scioglimento e devoluzione del patrimonio dell’Aps Ets
Formula 13 – Verbale del consiglio direttivo per nomina del presidente del consiglio direttivo di Aps Ets
Formula 14 – Lettera di dimissione di un consigliere di Aps Ets
Formula 15 – Verbale dell’assemblea ordinaria per rinnovo cariche associative
Formula 16 – Verbale di assemblea ordinaria per rinnovo cariche sociali di Aps Ets
Formula 17 – Verbale dell’organo amministrativo per diniego domanda di ammissione
3 Fondazione
Costituzione
Formula 1 – Atto costitutivo di fondazione Ets
Formula 2 – Costituzione di fondazione Ets per testamento
Formula 3 – Statuto di fondazione conforme alle disposizioni di cui al d.lgs. n. 117/2017
4 Associazione riconosciuta
Formula 1 – Atto costitutivo di associazione riconosciuta Ets
Formula 2 – Statuto associazione riconosciuta Ets (facsimile 1)
Formula 3 – Statuto di associazione riconosciuta conforme alle disposizioni di cui al d.lgs. n. 117/2017 (facsimile 2)
Formula 4 – Statuto di associazione riconosciuta conforme alle disposizioni di cui al d.lgs. n. 117/2017 (facsimile 3)
Assemblee
Formula 5 – Verbale dell’assemblea ordinaria dell’associazione riconosciuta Ets
Formula 6 – Verbale dell’assemblea dei soci dell’associazione riconosciuta Ets per rinnovo cariche sociali
Formula 7 – Richiesta di convocazione del consiglio di amministrazione dell’associazione riconosciuta Ets
Formula 8 – Verbale della riunione del consiglio direttivo dell’associazione riconosciuta Ets
Formula 9 – Verbale del consiglio direttivo per nomina del presidente
5 Associazione non riconosciuta
Costituzione
Formula 1 – Atto costitutivo di associazione non riconosciuta Ets
Formula 2 – Statuto di associazione non riconosciuta Ets
Assemblee
Formula 3 – Convocazione dell’assemblea ordinaria dell’associazione non riconosciuta Ets
Formula 4 – Verbale dell’assemblea ordinaria dell’associazione non riconosciuta Ets
Formula 5 – Verbale dell’assemblea straordinaria dell’associazione non riconosciuta Ets
Formula 6 – Verbale dell’assemblea telematica ordinaria dei soci
Formula 7 – Verbale di assemblea ordinaria andata deserta
6 Associazione religiosa Ets
Formula 1 – Atto costitutivo di associazione religiosa Ets
7 Gestione economica-amministrativa degli Ets
Formula 1 – Rendicontazione dei contributi pubblici (ex legge 124 del 2017)
Formula 2 – Esempio di ricevuta per erogazioni in denaro da privati o imprese
Formula 3 – Dichiarazione per riconoscimento scontrini fiscali
Formula 4 – Format sui compensi ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti e agli associati degli Ets con entrate superiori a 100mila euro annui
Formula 5 – Relazione sull’attività svolta dall’associazione/fondazione
Formula 6 – Contratto di sponsorizzazione
Formula 7 – Scheda relativa alla sede
Formula 8 – Elenco dei professionisti di cui l’ente si avvale
Formula 9 – Elenco delle persone con compiti operativi nella sede
Formula 10 – Contratto di comodato di beni mobili e beni mobili registrati
Formula 11 – Richiesta di registrazione e adempimenti successivi (MOD. 69)
Formula 12 – Domanda di attribuzione codice fiscale e variazione dati (MOD. AA5/6)
Formula 13 – Atto di transazione e quietanza
Formula 14 – Nota di addebito
8 Bilanci
Modelli standardizzati
Formula 1 – Modello A - Stato patrimoniale
Formula 2 – Modello B - Rendiconto gestionale
Formula 3 – Modello C - Relazione di missione
Formula 4 – Modello D - Rendiconto per cassa
Assemblea e consiglio direttivo
Formula 5 – Convocazione di assemblea ordinaria di associazione Ets (volontariato, promozione sociale, riconosciuta e non)
Formula 6 – Verbale dell’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio o del rendiconto di cassa
Formula 7 – Convocazione del consiglio direttivo di associazione/fondazione Ets per approvazione bilancio/rendiconto per cassa
Formula 8 – Verbale del consiglio direttivo per approvazione del bilancio/rendiconto per cassa di associazioni/fondazioni
Formula 9 – Verbale di assemblea ordinaria di approvazione bilancio/rendiconti di cassa con intervento dei soci in videoconferenza
Formula 10 – Relazione dell’organo di controllo sull’esercizio
Formula 11 – Relazione del collegio dei revisori al bilancio consuntivo
9 Libri sociali e fiscali
Formula 1 – Libro “prima nota di cassa”
Formula 2 – Inventario dei beni di un’associazione/fondazione
Formula 3 – Notula per prestazione lavoro occasionale
Formula 4 – Facsimile libro associati
Formula 5 – Registro degli aderenti dei volontari
10 Associati o volontari
Formula 1 – Facsimile libro degli aderenti
Formula 2 – Domanda di ammissione come membro di un associazione di volontariato EtS
Formula 3 – Richiesta in qualità di aderente dell’associazione di promozione sociale Ets
Formula 4 – Contratto con i volontari
Formula 5 – Richiesta di accesso ai libri sociali dell’associazione/fondazione Ets da parte dell’associato
Formula 6 – Registro dei volontari non occasionali
Formula 7 – Dichiarazione di missione per conto associazione/fondazione “Ets ”
Formula 8 – Lettera d’incarico per missione da effettuarsi per conto dell’associazione/fondazione
Formula 9 – Ricevuta di versamento della quota associativa
Formula 10 – Comunicazione di recesso dall’associazione/fondazione
Formula 11 – Scheda per la definizione delle esigenze assicurative
Formula 12 – Dichiarazione sostitutiva di certificazioni spese del volontario
Formula 13 – Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
Formula 14 – Verbale del consiglio direttivo per diniego domanda di ammissione
11 Privacy
Formula 1 – Lettera di nomina al responsabile interno del trattamento dati
Formula 2 – Nomina amministratore di sistema
Formula 3 – Informativa (ex art. 13 GDPR) per soci e aspiranti soci e consenso al trattamento dati
12 Come accedere alla piattaforma telematica del Registro unico nazionale del terzo settore (Runts)
Questo manuale, forte dell’esperienza editoriale trentennale nei concorsi da “Vigile Urbano” e dei successi riscossi tra diverse generazioni di dipendenti dei Corpi di Polizia Municipale, è un testo completo e approfondito sull’ordinamento e sui servizi di Polizia Locale, in grado di soddisfare tutte le richieste che i vari bandi di concorso possono presentare.
Aggiornatissimo e al contempo innovativo, al passo con i tempi e con le nuove procedure che la normativa richiede, il volume consente al candidato di apprendere tutte le materie e le competenze richieste nei bandi di concorso per le diverse qualifiche dei Corpi di Polizia Locale (Municipale e Provinciale) e rappresenta un prezioso strumento di aggiornamento anche per chi già opera.
Massimo Ancillotti
Dirigente del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.
Edoardo Barusso
Consulente e formatore enti locali, membro OIV e nuclei valutazione, già Segretario generale e Direttore generale, docente universitario.
Rosa Bertuzzi
Avvocato, Funzionario della Polizia Provinciale.
Andrea Del Ferraro
Primo Dirigente della Polizia di Stato, Direttore di Divisione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Elena Fiore
Già Comandante della Polizia Municipale. Docente nei corsi di formazione per operatori di Polizia Municipale.
Antonella Manzione
Consigliere di Stato, già Comandante della Polizia Municipale e Direttore generale del Comune di Firenze.
Il volume è un indispensabile strumento per la preparazione alle prove del Concorso per docenti di Educazione motoria nella scuola primaria. Il Manuale è ricco di conoscenze scientifiche, pedagogiche, psicologiche, biologiche, metodologico-didattiche e di una variegata e vasta bibliografia. Nella prima parte del testo, si affrontano gli aspetti normativi e giuridici collegati alla legislazione scolastica, con riferimento alle Indicazioni Nazionali del curricolo per la scuola dellinfanzia e del primo ciclo. Il libro analizza, in modo oculato, le principali teorie dello sviluppo psicologico e pedagogico oltre a soffermarsi sullinclusività, indicando metodologie e attività per lEducazione Motoria degli alunni BES. Nella seconda parte del testo troviamo importanti dettagli inerenti larea scientifica della materia: in modo preciso e mirato sono intrecciati i contenuti anatomici inerenti lEducazione Motoria con quelli della fisiologia. Questa peculiarità rappresenta un quid in più, prezioso e raro, nei testi concorsuali tipici di Educazione Motoria. Sono presenti i riferimenti specifici alle funzioni degli apparati nello svolgimento dellattività motoria, tenendo conto delle diverse fasi di sviluppo e metodologie dellallenamento, con approfondimenti inerenti le capacità condizionali. La parte relativa alla mediazione didattica e ai contenuti specifici dellEducazione Motoria nella scuola primaria è ricca di apporti personali che potranno rivelarsi particolarmente utili per la prova scritta, per lo svolgimento della prova orale e per espletare al meglio il ruolo di insegnante. Sono, infine, presenti approfondimenti relativi alla salute, al benessere, al corretto stile di vita, alla normativa di settore, alle Indicazioni Nazionali per il curricolo. Nellultima parte è disponibile una selezione di quiz a risposta multipla, utile per esercitarsi in vista della prova scritta e unutile bibliografia. Nella sezione online sono disponibili un simulatore di quiz, immagini anatomiche a colori e una selezione di mappe concettuali utili per memorizzare i concetti più importanti. Jessica Rivi Insegnante di educazione fisica, laureata in Scienze motorie, Scienze della formazione primaria e abilitata al sostegno. Dal 2007 insegnante di educazione fisica alla scuola primaria e poi alla scuola secondaria di primo grado. Gestisce il blog www.laprofdiginnastica.it con diverse idee e contenuti per la didattica delleducazione fisica. Leonilde Barone Docente specializzata per le attività di sostegno didattico presso scuole dellinfanzia statali ed educatrice nido dinfanzia.
Il volume si propone, con un taglio pratico e operativo, di esplorare le principali aree di interesse correlate ai rapporti contrattuali B2C, ovverosia quelli caratterizzati dalla presenza di un consumatore e dal conseguente squilibrio negoziale tra le parti.
Ampio spazio è dedicato ai nuovi contratti con i consumatori, aventi ad oggetto i beni e i servizi digitali, nonché alle prospettive consumeristiche delle piattaforme dei social network.
A completamento dell’analisi sostanziale e dei relativi risvolti pratici, l’opera tratta delle forme di tutela del consumatore, fornendo uno strumento organico in materia di contratti consumeristici.
Carlo Edoardo Cazzato
Avvocato, Partner di Orsingher Ortu Avvocati Associati e responsabile della practice di diritto antitrust. Dottore di ricerca in diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, ha conseguito un Postgraduate Diploma in EU Competition Law e un LL.M. in International Business Law, rispettivamente presso il King’s College London e la De Montfort University of Leicester. È Non Governmental Advisor della DG Competition della Commissione europea, nonché professore a contratto di diritto antitrust presso l’Università Mercatorum. Ha maturato particolare esperienza nei settori regolati, quali tlc, media, energy e farmaceutico, assistendo clienti nazionali e internazionali dinanzi all’AGCM, alla Commissione europea, al Giudice amministrativo e a quello ordinario, nonché alle Corti comunitarie in relazione a ogni genere di criticità antitrust o consumeristica. È presente nelle principali legal directories italiane e internazionali quale esperto di competition law ed è autore e/o curatore di numerose pubblicazioni in materia di diritto della concorrenza e dei consumatori, tra cui un’opera monografica (Le linee guida sulla quantificazione delle sanzioni antitrust, Torino, 2018) e un trattato (Diritto antitrust, Milano, 2021).
Marta Arenaccio, Marta Bianchi, Carlo Edoardo Cazzato, Alfonso Contaldo, Maria Grazia D’Auria, Michele Iaselli, Teodora Pastori, Davide Piazzoni, Giovanni Scoccini, Marta Zilianti
Premessa – I contratti di fornitura di contenuti o servizi digitali in cambio di dati personali
1. I differenti approcci alla cessione dei dati personali e la definitiva emersione del profilo negoziale
2. Il riconoscimento della natura patrimoniale dei dati personali nella ricostruzione della giurisprudenza
3. Il riconoscimento legislativo del contratto di fornitura di contenuti o servizi digitali in cambio di dati personali
4. Pluralità e varietà degli schemi negoziali per la circolazione dei dati
5. Sulla natura della fornitura di contenuti o servizi digitali in cambio di dati personali
6. I caratteri strutturali del nuovo schema contrattuale
7. Verso la tipizzazione legale del contratto di fornitura di contenuti o servizi digitali in cambio di dati personali?
Bibliografia
Riferimenti normativi e giurisprudenziali
Introduzione – I nuovi contratti dei consumatori: la vendita di beni con elementi digitali e la fornitura di contenuti e servizi digitali
1. Introduzione
2. Il superamento della nozione di beni di consumo
2.1 I beni con elementi digitali
2.2 I contenuti digitali e i servizi digitali
3. La conformità al contratto
3.1 La conformità dei beni con elementi digitali
3.2 La fornitura di contenuti e di servizi digitali e i relativi requisiti di conformità
4. I rimedi a disposizione del consumatore
5. La modifica del contenuto digitale e del servizio digitale
Sezione I Principi generali
Capitolo I – I contratti dei consumatori: peculiarità e principi generali
1. Premessa
2. Le origini del diritto dei consumatori in Europa: breve excursus storico
3. L’evoluzione del diritto dei consumatori a livello nazionale
4. I diritti fondamentali dei consumatori
5. I contratti Business-to-Consumer in generale
5.1 L’ambito soggettivo di applicazione: gli attori del rapporto di consumo
5.1.1 La natura del soggetto contraente
5.1.2 Il criterio di collegamento funzionale del contratto con l’attività esercitata
5.2 L’ambito oggettivo di applicazione
5.2.1 Gli ulteriori criteri di accertamento della vessatorietà
5.2.2 La presunzione di vessatorietà
5.2.3 Gli obblighi in capo al professionista (segue)
Bibliografia
Riferimenti normativi e giurisprudenziali
Sezione II Consumatori e contratti
Capitolo II – Consumatori e servizi energetici
1. Introduzione
2. I servizi energetici nella disciplina consumeristica
2.1 Il processo di armonizzazione e liberalizzazione avviato dall’Unione europea
2.2 La disciplina nazionale
2.2.1 Servizi energetici e Codice del consumo
2.2.2 Energia, prodotto e responsabilità del produttore
3. Gli attori del mercato energetico
4. Le tutele contrattuali dei clienti finali
4.1 La tutela pre-negoziale
4.2 La tutela in corso di esecuzione
4.2.1 Clausole e strumenti tipici della tutela post-contrattuale
4.2.2 Inadempimento contrattuale del cliente finale
4.3 Le pratiche commerciali scorrette nei contratti dei servizi energetici
5. Strumenti di risoluzione alternativa delle controversie tra operatori energetici e clienti finali
Bibliografia
Riferimenti normativi e giurisprudenziali
Capitolo III – Consumatori e servizi postali
1. Cenni sulla liberalizzazione dei servizi postali
2. Il contesto normativo europeo e nazionale di riferimento. Il servizio universale
3. L’evoluzione dei servizi postali nell’epoca della digitalizzazione
4. Le Autorità preposte alla regolazione nell’ambito dei servizi postali
4.1 L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
4.2 L’Autorità garante della concorrenza e del mercato
5. Il processo di modernizzazione relativo alla protezione dei consumatori
6. I servizi postali e i rapporti di consumo. Il ruolo del consumatore nell’ambito dei servizi postali
7. Gli orientamenti delle Autorità preposte alla vigilanza dei servizi postali alla luce della tutela del consumatore nell’ambito dei servizi postali
Bibliografia
Capitolo IV – Consumatori e servizi assicurativi
1. La normativa sulla tutela del consumatore nel settore assicurativo
2. Obblighi di informativa precontrattuale
3. Product Oversight Governance (POG)
4. Insurance Based Investment Products (IBIPs)
5. I sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie (ADR)
6. Il rapporto con il GDPR (General Data Protection Regulation)
Bibliografia
Riferimenti normativi
Capitolo V – Consumatori e servizi di trasporto
1. Introduzione
2. Fonti legislative ed ambito di applicazione
2.1 Il trasporto aereo
2.2 Il trasporto ferroviario
2.3 Il trasporto navale
2.4 Il trasporto a mezzo autobus
3. Il diritto del passeggero ad essere informato
4. I diritti del passeggero in caso di perturbazione
4.1 La compensazione economica
4.2 Esenzioni dall’obbligo della compensazione pecuniaria
5. La responsabilità dei vettori in caso di morte o lesioni ai passeggeri e per perdita o danneggiamento del bagaglio
5.1 Il diritto al risarcimento del passeggero per perdita o danneggiamento del bagaglio
5.2 La responsabilità dei vettori in caso di morte o ferimento dei passeggeri
6. I diritti dei passeggeri con disabilita o a mobilita ridotta
7. La tutela dei diritti dei passeggeri
7.1 I poteri sanzionatori degli organismi nazionali
Bibliografia
Riferimenti normativi e giurisprudenziali
Capitolo VI – Consumatori e servizi informatici
1. Cosa si intende per contratti informatici
2. Caratteri distintivi dei contratti informatici
3. Aspetti disciplinari dei contratti di informatica e tutela dei consumatori
4. La tipologia dei contratti informatici
Bibliografia
Capitolo VII – Le piattaforme di social network in una prospettiva consumeristica
1. Il rapporto tra piattaforme di social network e utenti e il diritto dei consumatori
2. Cosa e una piattaforma di social network?
3. Le piattaforme di social network come (fasci di) contratti bilaterali di fornitura di servizi
4. Il contenuto del contratto di servizio di accesso e uso della piattaforma social network
4.1 I servizi offerti dal gestore della piattaforma di social network come servizi della c.d. società dell’informazione
4.2 La remunerazione dei servizi offerti: i dati personali come moneta di scambio
4.3 Conclusioni sul punto: definizione di contratto di social network
5. Il contratto di social network come contratto assoggettato al Codice del consumo (se l’utente e “consumatore”)
5.1 Inclusione del contratto nel novero dei contratti di servizi digitali
5.2 Conseguenze: modifiche unilaterali relativamente al corrispettivo pagato dall’utente, diritto di recesso e invalidità contrattuale
5.2.1 La disciplina delle modifiche unilaterali del contratto e la questione del “costo” della modifica
5.2.2 (segue) L’invalidità delle clausole contrattuali difformi
5.2.3 (segue) Il recesso del consumatore
5.3 Il contratto di social network come contratto assoggettato al Codice del consumo, e i limiti della dir. 2019/770/UE
Sezione III Le tutele
Capitolo VIII – La competenza dell’AGCM e la tutela dei consumatori per le pratiche commerciali scorrette nella giurisprudenza amministrativa
1. Le carte dei servizi e la loro funzione consumeristica
2. Le competenze in via generale della AGCM per la tutela del consumatore
3. Rapporti con le norme di settore e autorità incaricate del relativo enforcementr
4. Le pratiche commerciali scorrette: brevi cenni
4.1 Gli elementi costitutivi della fattispecie come declinati dall’AGCM e dalla giurisprudenza amministrativa
5. La Direttiva Omnibus e gli effetti sull’enforcement
6. La recente giurisprudenza per la tutela dei consumatori delle piattaforme digitali (il caso Facebook): brevi cenni
Bibliografia
Capitolo IX – La tutela amministrativa del consumatore nei contratti B2C: le clausole vessatorie
1. La competenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in tema di clausole vessatorie: l’art. 37-bis del Codice del consumo, scopo e confini del sindacato dell’AGCM
2. Le fasi del procedimento davanti all’AGCM: iniziativa e soggetti legittimati, la “preistruttoria”, la moral suasion e i casi di chiusura anticipata del procedimento
2.1 (segue) L’istruttoria, la consultazione obbligatoria delle associazioni di categoria e la consultazione facoltativa delle altre autorità di regolazione o vigilanza di riferimento dei professionisti
3. I possibili esiti del sindacato dell’AGCM. La pubblicazione per estratto del provvedimento che accerta la vessatorietà: il “limite” dell’effetto meramente reputazionale dello stesso, la necessita di poteri inibitori e invalidanti. Le sanzioni pecuniarie
4. L’interpello
5. L’astrattezza della valutazione di vessatorietà delle clausole rimessa all’AGCM dall’art. 37-bis del Codice del consumo
6. La giurisdizione del giudice ordinario sulla validità delle clausole vessatorie e sul risarcimento del danno: il doppio binario di tutela per i consumatori tra private e public enforcement
7. Prassi applicativa
8. Postilla: breve sintesi degli elementi ricorrenti nel sindacato amministrativo in tema di clausole vessatorie
Bibliografia
Riferimenti giurisprudenziali e provvedimenti dell’AGCM
