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Aspetti civilistici contabili e fiscali delle Operazioni straordinarie negli Enti del terzo settore.
Formule personalizzabili di atti di operazioni straordinarie
Prima di intraprendere un’operazione straordinaria è fondamentale che l’ente del Terzo settore abbia ben delineati gli obiettivi strategici che vuole ottenere e perseguire, affinché essa sia proficua per i soggetti coinvolti e tutti gli stakeholders interessati.
L’iscrizione al Runts, infatti, rappresenta per molti enti un’efficace opportunità di riposizionamento con una diversa veste giuridica, o semplicemente la modifica della dimensione, della struttura, della governance, del patrimonio, nonché l’assunzione di un diverso profilo gestionale, organizzativo e contabile conforme alla norma.
Di fatto, le organizzazioni no profit vengono a trovarsi in una situazione di “mercato” al pari di una azienda for profit, con la conseguenza di dover realizzare un vero e proprio mutamento di mentalità, acquisendo la cultura di impresa.
Occorre dunque far ricorso a nuove forme di gestione dell’organizzazione (sempre ovviamente in armonia con le finalità istituzionali), attraverso strumenti teoricamente assimilabili a quelli aziendali, compresa appunto la possibilità di effettuare operazioni giuridico-contabili di carattere straordinario, come trasformazioni, fusioni o scissioni, applicando la disciplina prevista per le società, ma ovviamente adattata alle peculiarità del Terzo settore.
Con questo focus, il presente volume intende fornire un quadro a livello giuridico, fiscale e contabile delle principali operazioni straordinarie che possono essere attuate dagli enti non commerciali in accordo con quanto stabilito dall’art. 42-bis c.c.
Con un approccio sistematico si esaminano le singole operazioni straordinarie degli ETS, partendo dalla normativa ad esse dedicata, con l’intento di perimetrare attraverso l’analisi organica ogni aspetto relativo alla convenienza dell’ETS di mutare veste giuridica ai fini dell’iscrizione al Runts, la disciplina, le regole di funzionamento e di governance, i vantaggi/svantaggi della trasformazione, i cui elementi essenziali sono rappresentati contabilmente.
Lara Gabbanelli
Avvocata e docente a contratto nell’Università di Macerata. Autrice di contributi in materia di Enti del Terzo Settore. Ha pubblicato per Fisco e Tasse l’ebook “Impresa Sociale 2022. Profili civilistici e fiscali”.
Francesca Moroni
Avvocato. Assegnista di ricerca in Diritto Tributario e docente a contratto nell’Università di Macerata. Nella stessa Università ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca. Collabora con riviste giuridiche e fiscali ed è relatrice in Convegni su tematiche legate al Terzo settore. Ha pubblicato per Fisco e Tasse l’ebook “Impresa Sociale 2022. Profili civilistici e fiscali”.
Monica Peta
Dottore Commercialista, Revisore Legale, PhD in Scienze Aziendali, già Professore a contratto presso l’UMG di Catanzaro, componente collegio revisori ODCEC di Roma. Founder di M&P Compliance & Tax con sede a Roma, esperta in compliance aziendale integrata PMI ed ETS, con competenze nell’area della normativa 231, dichiarazione ed informativa non finanziaria, modello di sviluppo sostenibile, adeguati assetti, crisi d’impresa e sovraindebitamento. Docente per scuole di alta formazione. Autore di numerose pubblicazioni sulle tematiche di sua competenza in riviste specializzate.
1 La convenienza degli ETS a mutare veste giuridica: introduzione agli aspetti strategici valutativi giuscontabili
1.1 Le motivazioni della trasformazione degli ETS
1.2 Gli enti del Terzo Settore: tipologie e principali caratteristiche
1.3 Introduzione agli aspetti giuscontabili
1.4 Enti no profit. Parametri di commercialità e non commercialità
1.5 La qualifica di natura (non)commerciale dell’attività dell’ente
Parte I – Le operazioni di trasformazione
2 Le operazioni di trasformazione
Considerazioni introduttive
2.1 Riforma Terzo Settore e art. 42-bis
2.2 Le differenze con l’art. 28 c.c.
2.3 Limiti alle trasformazioni
2.3.1 Limiti statutari
2.3.2 Sopprimibilità del divieto e maggioranze richieste
2.3.3 I limiti alle operazioni straordinarie che determinino la perdita della qualifica di ente del Terzo Settore
2.4 Il procedimento di trasformazione
2.4.1 Rinunciabilità della perizia di stima e della situazione patrimoniale
2.4.2 Le delibere di trasformazione
2.4.3 Gli adempimenti preliminari nelle trasformazioni etero¬genee
2.5 Il regime delle pubblicità degli atti
2.5.1 Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
2.6 Gli effetti giuridici della trasformazione
2.7 Trasformazione e casi specifici
2.7.1 Passaggio da associazione riconosciuta in associazione non riconosciuta e viceversa: ipotesi di trasformazione?
2.7.2 Trasformazione di associazione in fondazione
2.7.3 Trasformazione di fondazioni in associazioni
2.7.4 La trasformazione in associazione non riconosciuta
2.7.5 Trasformazioni da enti del Terzo Settore
2.8 L’esercizio del diritto di recesso
2.9 L’autorizzazione governativa
2.10 Il caso delle imprese sociali
2.10.1 Autorizzazione ministeriale
2.10.2 Le cooperative sociali
2.10.3 Adempimenti pubblicitari
2.10.4 evoluzione del patrimonio sociale
3 Continuità patrimoniale e profili contabili della trasformazione degli ETS
3.1 L’approccio dell’analisi sistematica
3.2 La situazione patrimoniale e la verifica della congruità dell’opera¬zione di trasformazione
3.2.1 Il contenuto e la struttura della situazione patrimoniale
3.2.2 Il supplemento dell’informativa ed il principio della rap¬presentazione veritiera e corretta
3.2.3 La relazione alla situazione patrimoniale: tipi e funzione
3.2.4 La relazione dell’organo amministrativo e la tutela degli associati e degli stakeholder
3.2.5 La pubblicità della situazione patrimoniale e della rela¬zione degli amministratori
3.3 La scomposizione contabile e la commercialità dell’ETS
4 Le principali scritture contabili delle operazioni di trasformazione
4.1 L’impresa sociale si trasforma in ETS
4.1.1 Il superamento del “Test di commercialità” e risvolti fi¬scali
4.2 La trasformazione dell’ETS in cooperativa sociale: poste contabili e valutazione di fattibilità
4.2.1 Il bilancio pre e post-trasformazione: casi esemplificativi
4.3 “Trasformazione” o “conferimento” della cooperativa sociale in fondazione
4.3.1 L’analisi e la valutazione contabile della cooperativa con¬ferente
4.3.2 Esempio di Statuto di fondazione ETS
4.4 La trasformazione dell’associazione ETS in fondazione ETS
4.4.1 La stima del badwill o goodwill
Parte II – Fusioni e scissioni degli enti di Terzo Settore
Considerazioni introduttive
5 Limiti statutari
5.1 Individuazione negli statuti dei quorum assembleari per l’appro¬vazione delle modifiche statutarie (Segue)
6 Limiti (legali) che comportano la perdita della qualifica di ente non commerciale
7 Applicazione delle regole sulla pubblicità degli atti
8 Pubblicità nelle associazioni non riconosciute
9 Il procedimento di fusione
9.1 Il caso delle fondazioni prive di organo assembleare
10 Inapplicabilità di ipotesi di leveraged buyout
11 Il rapporto di cambio
12 Casi pratici
13 Esercizio del diritto di recesso nelle associazioni
14 L’opposizione dei creditori e l’effetto sanante dell’atto di fusione
15 Tabella riassuntiva procedimento di fusione per associazioni non ri¬conosciute e associazioni riconosciute
16 Il procedimento di scissione
17 Ipotesi di scissione non proporzionale e asimmetrica
18 Fusione e scissione. Normativa fiscale
18.1 IRES
18.2 IVA
18.3 Imposta di registro
18.4 Imposta ipocatastale
19 Le risoluzioni delle Entrate in materia fiscale
19.1 Risoluzione n. 2/E del 2019. Imposta di registro e ipocatastale
19.2 Risoluzione n. 15/E del 2008. Fusione tra due enti religiosi
19.3 Risoluzione n. 162/E del 18 aprile 2008. Fusione di enti non commerciali che non svolgono attività commerciale. Profili fiscali
20 La convenienza delle operazioni di aggregazione o fusione tra ETS: prospetti contabili
20.1 Attività ed enti commerciali e non commerciali, avanzo o disavan¬zo di fusione
20.2 Enti appartenenti al Terzo Settore svolgenti attività non commer¬ciale per tutti i settori di attività generale
20.3 Ente incorporante disomogeneo per attività diverse rispetto all’en¬te incorporato, entrambi appartenenti al Terzo Settore
20.4 L’ente incorporante non supera il test per nessuna attività
20.4.1 L’ente incorporante commerciale del Terzo Settore incor¬pora un ente non commerciale in relazione a talune atti¬vità
20.5 La cooperativa sociale incorpora un ETS: gli effetti sul patrimonio netto
20.6 L’ETS incorpora la cooperativa
20.7 L’allocazione del disavanzo, trattamento contabile
20.8 I mutamenti dei regimi contabili post-fusione
20.9 Enti con contabilità ordinaria: caso esemplificativo
21 Aspetti contabili della scissione degli enti del Terzo Settore
21.1 Il Test di commercialità nella scissione
21.1.1 Prima ipotesi: enti svolgenti attività non commerciale per tutti i settori di attività
21.1.2 Seconda ipotesi: ente commerciale si scinde a favore di ETS preesistente con attività affini
21.1.3 Terza ipotesi: ETS non commerciale scorpora i rami di attività a favore di ente non commerciale preesistente
21.2 I mutamenti dei regimi contabili
21.3 Casi specifici: cenni alle scritture contabili dell’acquisto di quote proprie finalizzate alla scissione
21.4 Case study: la ripartizione contabile nella scissione
Parte III – Le altre operazioni di gestione straordinaria
22 Le operazioni di gestione straordinaria: aspetti contabili
22.1 La rilevazione contabile del badwill
22.2 L’ipotesi di conferimento o cessione di azienda tra imprese socia¬li
22.2.1 L’utilizzo del fondo di ripristino azienda
22.2.2 La perizia di stima e la rilevazione del goodwill o del ba¬dwill: esempi
22.2.3 Aspetti fiscali ed implicazioni pratiche
23 La donazione di azienda o rami d’azienda tra ETS
24 Mutamento della veste giuridica ed iscrizione al RUNTS della Onlus: aspetti contabili e bilancio. Case study
24.1 Primo case study: la Mais Onlus (ente non piccolo) muta veste giuridica in ODV
24.2 Secondo case study: l’associazione AICHE Onlus (ente piccolo) muta veste giuridica in APS
25 I patrimoni destinati ad una specifica attività generale degli ETS
25.1 I presupposti applicativi e l’ambito soggettivo dell’articolo 10, CTS
25.2 La costituzione dei patrimoni destinati e profili di compatibilità
25.3 Gli enti ecclesiastici e l’obbligo del patrimonio destinato all’atti¬vità generale
25.4 Il fondo di dotazione nei patrimoni separati degli ETS
25.5 Le scritture contabili: esempi
25.6 Patrimoni destinati con contestuale costituzione di una fondazio¬ne ETS
25.6.1 Schema di rendiconto
25.7 Aspetti fiscali
Parte IV – Cenni agli adeguati assetti
26 Gli adeguati assetti contabili degli ETS a seguito di operazioni straor¬dinarie
26.1 L’articolo 2086 c.c. esteso agli ETS
26.2 Adeguati assetti ed assenza del lucro
26.3 La duplice essenzialità degli adeguati assetti organizzativi e con¬tabili ai fini della governance degli ETS
26.3.1 La responsabilità e l’obbligo dell’organo amministrativo
26.4 L’ETS verso l’aziendalizzazione: più oneri amministrativi e mag¬giore responsabilità
26.5 Operazioni di trasformazione e gestione del rischio di complian¬ce
Modelli di atti di operazioni straordinarie
1 - Atto notarile di trasformazione di società di persone in fondazione
2 - Trasformazione di associazione riconosciuta in società per azioni
3 - Verbale di assemblea dell’associazione “AAA” per approvazione del progetto unitario di scissione parziale proporzionale
4 - Progetto di fusione per incorporazione tra la “fondazione XX” e la “fondazione YY ETS” redatto ai sensi dell’art. 2501-ter c.c. e dell’art. 42-bis c.c.
Articolato in quesiti, il volume affronta i principali e più controversi casi di abuso dello strumento processuale, analizzando le posizioni e le evoluzioni della recente giurisprudenza in materia, offrendo le risposte utili al Professionista per la scelta della strategia difensiva più opportuna e per il corretto svolgimento dell'attività processuale, al fine di non incorrere in comportamenti sanzionabili, sia sul piano economico che su quello disciplinare.
Paolo Mariotti Avvocato del Foro di Milano. Componente del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico dell'Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni - Sezione Lombarda, Membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Medicina e Diritto. Autore e coautore di numerose opere in materia di Responsabilità civile, Risarcimento del danno alla persona e Diritto assicurativo.
Raffaella Caminiti Avvocato del Foro di Milano. Componente del Comitato Scientifico dell'Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni - Sezione Lombarda. Membro dell'Associazione Responsabilità sanitaria. Relatrice a convegni in tema di Responsabilità sanitaria. Autrice di diverse opere in materia di Responsabilità civile e Diritto assicurativo.
Laura Santoni Avvocato specializzato in professioni legali, ha svolto attività di tutorato universitario in Diritto civile; è autrice di articoli giuridici per diverse riviste online di settore e di una monografia in Diritto amministrativo; si occupa attualmente di editoria, con il ruolo di responsabile della formazione e specialista editoriale per l'area tax&legal di Maggioli Editore.
Capitolo I – Riflessioni sul potere e sul suo abuso: da Michel Foucault a Paolo Grossi
Capitolo II – Dall’abuso del diritto all’abuso del processo
Quesito 1. Il tempo processuale ha un valore monetario?
1.1. Quando il tempo può dirsi ragionevole?
1.2. Ci sono conseguenze anche non patrimoniali?
Quesito 2. Il divieto di frazionamento del credito è assoluto?
2.1. Premessa
2.2. L’intervento (a più riprese) delle Sezioni Unite
2.3. Frazionabilità dei crediti: la sentenza n. 4090 del 2017 delle Sezioni Unite
2.4. Segue: in cosa consiste l’interesse oggettivo del creditore?
2.5. La serialità dei processi esecutivi è sanzionabile?
2.6. Recenti pronunce giurisprudenziali: di legittimità
2.7. ... E di merito
Quesito 3. L’autoeccezione è un autogol?
3.1. Esiste il diritto di avere torto?
3.2. Posso avere un altro giudice?
Quesito 4. La difesa è sempre legittima?
Quesito 5. Nel rito del lavoro, è qualificabile come abuso processuale la proposizione di una domanda nuova per intervenuta modificazione della causa petendi?
5.1. La proposizione di domande nuove nel processo del lavoro: il divieto di cui all’art. 420 c.p.c.
5.2. Proposizione di nuovo e separato ricorso in caso di mutamento della causa petendi
Quesito 6. Abusa del processo per indebito frazionamento del credito il lavoratore che propone, in separati giudizi, domande volte a recuperare i singoli crediti derivanti da
un unico rapporto di lavoro?
6.1. Divieto di frazionamento nei rapporti di lavoro: le sentenze delle Sezioni Unite del 2017
6.2. Segue: recenti pronunce su azioni giudiziarie separate derivanti dal medesimo rapporto di lavoro
Quesito 7. In caso di fatto illecito produttivo di diversi danni, patrimoniali e non patrimoniali, può il danneggiato frazionare la tutela giudiziaria?
Quesito 8. Può la parte soccombente nel merito proporre impugnazione contestando la giurisdizione da essa stessa prescelta?
8.1. Il regolamento di giurisdizione
8.2. L’uso distorto del regolamento di giurisdizione
Quesito 9. Quali conseguenze in caso di ricorso per cassazione manifestamente infondato?
9.1. Il diritto di accesso alla funzione giurisdizionale
9.2. Infondatezza del ricorso per cassazione
Quesito 10. Un atto processuale privo di chiarezza e sinteticità integra abuso processuale?
10.1. La forma degli atti processuali
10.2. La violazione dei canoni di sinteticità e chiarezza integra abuso del processo? Declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione
La Business Intelligence (BI), sempre più self-service BI, è diventata oggi più semplice e immediata e meno costosa rispetto al passato.
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Francesco Bergamaschi Consulente e Formatore aziendale in Business Intelligence (BI) e Business Analytics (BA), Professore a contratto di BI e BA presso UniBo e BBS, si occupa di Power Pivot per Excel, Analysis Services Tabular e Power BI, con particolare attenzione al linguaggio DAX, essendo il primo docente al mondo ad insegnarlo in ambito universitario. Implementa in azienda la BI, la integra con la Statistica per creare previsioni e promuove limplementazione della BI e dei BA in tutto il Nord Italia. È membro fondatore del Power BI User Group Italy.
David Bianconi Dottore Commercialista, si occupa di Consulenza Direzionale e di Formazione riguardo ai temi della Business Intelligence (BI) e del Controllo di Gestione. Collabora come analista esterno per lo sviluppo di applicativi dedicati alla contabilità analitica e all'analisi della marginalità. Ha ottenuto la certificazione Microsoft MCSA: BI Reporting. Pubblica contributi su testate e siti specializzati, tiene eventi formativi e webinar sia per Enti di Formazione che per le Community che si occupano di questi temi.
Alessandro Mattavelli Dottore Commercialista e docente universitario si occupa da oltre 25 anni di controllo di gestione nelle PMI. È autore di numerosi tool per il Commercialista Telematico sviluppati in Excel e Power Bi. È Presidente della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell'Odcec di Milano e si dedica assiduamente alla formazione di professionisti e aziende sui temi dell'analisi dei dati.
Capitolo 1 Azienda, dati e tecnologie per i dati
1.1 Dati: l’asset più importante alla soglia dell’Internet del Valore
1.2 Che cos’è la Business Intelligence
1.3 Che cos’è un Database
1.3.1 I Database in pratica
1.3.2 Le Forme Normali
Prima Forma Normale (1FN)
Seconda Forma Normale (2FN)
Terza Forma Normale (3FN)
1.3.3 Le Relazioni tra le Tabelle
Le Tipologie di Relazione
Relazione “uno a uno”
Relazione “uno a molti”
Relazione “molti a molti”
L’Integrità Referenziale
1.3.4 Cenni al linguaggio SQL e ai Tipi di Dati
Il linguaggio SQL
L’operazione di Join
Inner Join
Left Join
Right Join
Full Outer Join
I Tipi di Dati
Capitolo 2 Il modello multidimensionale
2.1 Che cos’è il Modello Multidimensionale
2.1.1 Il Modello Multidimensionale in pratica
Dimensioni e Livelli
2.1.2 Il Cubo di Dati
Operazioni sul Cubo di Dati
Roll-up e Drill-down
Slice-and-Dice
Pivoting
Drill-across
Drill-through
2.1.3 Modellazione per la Business Intelligence
Fasi del Progetto
Lo Star Schema (o Schema a Stella)
Perché non utilizzare una sola tabella (Overdenormalization)
Lo Snowflake Schema (o Schema a Fiocco di Neve)
La Granularità
Le Slow Changing Dimension (SCD)
Misure Additive, Non Additive e Semiadditive
Misure Additive
Misure Non Additive
Misure Semiadditive
Capitolo 3 La Business Intelligence di Microsoft
3.1 Introduzione alla bi microsoft
3.2 ETL in Excel? Sì, grazie. Ma con Power Query: i dati a portata di mano
3.2.1 Estrazione dei Dati
3.2.2 Trasformazione dei Dati – Un primo, semplice esempio
3.2.3 Caricamento dei dati
3.2.4 Esempi di trasformazioni più complesse
3.3 Excel (per davvero): Power Pivot e modello dei dati
3.3.1 La Prima Power Pivot
3.3.2 Calcolo del prezzo medio e collegamenti tra tabelle: esempio più complesso
3.4 Power BI, lo amerai
Introduzione
3.4.1 Power BI Desktop
3.4.2 Power BI Cloud
3.4.3 Analyze in Excel - Power BI ed Excel usati insieme: una grande opportunità
3.4.4 Una piacevole sorpresa: altri strumenti utilizzabili con power bi desktop
3.4.5 Licenze di Power BI
Capitolo 4 DAX
4.1 Introduzione a DAX
4.2 Pensare per tabelle: il modello dei dati, le relazioni e i filtri
4.3 Intellisense e notazione di colonne e misure
4.4 Operatori e commenti nel codice
4.5 DAX Formatter
4.6 Il contesto di valutazione
4.6.1 Filter Context
4.6.2 Row Context
4.7 Principali funzioni DAX
4.7.1 Introduzione
4.7.2 Funzioni scalari
4.7.3 Funzioni tabellari
4.7.4 Iteratori
4.8 CALCULATE, CALCULATETABLE e Context Transition
Capitolo 5 La Business intelligence all’opera
5.1 Tra il dire e il fare
5.2 L’analisi vendite e il confronto con il budget: il caso kuipc
5.3 L’acquisizione e trasformazione dei dati - La base dati di Kuipc
5.4 Il modello Dati
5.5 La costruzione del report
Capitolo 6 Business Intelligence nel Bilancio
6.1 Obiettivi e destinatari
6.2 importare e trasformare
6.3 la costruzione del modello dati
6.4 La costruzione delle visual
6.4.1 Grafico a Imbuto
6.4.2 Il grafico Bridge o a cascata
6.4.3 Il gauge (o tachimetro) e i Kpi
6.4.4 Albero di scomposizione
6.4.5 Le visual personalizzate
Capitolo 7 L’analisi della centrale rischi con Power Bi
7.1 Cos’è la Centrale Rischi e perché è importante analizzarla
7.2 Importazione e trasformazione dei dati
7.3 La creazione del modello dati
7.4 La costruzione dei report
Capitolo 8 Il caso ESEMPIAMEK SRL
8.1 Il caso di studio, lo scenario e gli obiettivi
8.2 Il Modello realizzato con Microsoft Power BI
8.3 Area Riclassificazione
Dashboard
Modello
Tabella Calendario
Sorgenti Dati
Misure
8.4 Area Finanza
Dashboard
Modello
Sorgenti Dati
Misure
8.5 Area Costing
Dashboard
Modello
Sorgenti Dati
Misure
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Grazie allo studio sul manuale e al ripasso e verifica attraverso l'esercizio dei quiz i candidati completeranno la propria preparazione su:
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Disponibili nella sezione online, raggiungibile seguendo le istruzioni sul retro, i seguenti materiali:
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Mai l’Unione europea ha conosciuto una stagione così intensa di programmi sorretti da risorse reali per far correre le economie nazionali verso un futuro sostenibile.
Questa massiccia iniezione di risorse passa attraverso i Piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR), con i quali ogni Stato definisce obiettivi, azioni e tempi di realizzazione.
L’Italia ha ottenuto per il proprio PNRR la quota di risorse più importante tra tutti gli Stati dell’UE, oltre 200 miliardi di euro, più della metà dei quali sono concessi a prestito e dovranno essere restituiti.
L’impiego di queste risorse e il raggiungimento dei risultati previsti rappresentano una sfida che richiede il coinvolgimento di tutti, funzionari pubblici e privati, imprenditori, la cittadinanza intera.
Nel volume vengono descritte le parole che costituiscono l’alfabeto minimo del PNRR. Lo scopo è facilitare la conoscenza di regole, di strumenti e del loro funzionamento attraverso descrizioni comprensibili anche a non esperti, integrate con collegamenti a filmati, interviste e documenti per chi desidera approfondire.
Il volume è diviso in due parti; nella prima sono raccolti i termini che riguardano il PNRR, ripartiti in cinque capitoli: I. Strumenti e regole europee, II. Struttura, III. Governance, IV. Funzionamento, V. Valutazione, monitoraggio e rendicontazione. Nella seconda parte sono raccolti i termini che riguardano gli appalti pubblici, mercato strategico attraverso il quale transitano gran parte delle risorse del PNRR; essi sono ripartiti in tre capitoli: VI. Organi, VII. Procedure, VIII. Istituti, strumenti e soluzioni.
Michele Cozzio
Professore a contratto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, con docenze in università italiane ed estere. Studioso di diritto europeo, si occupa in particolare di contratti pubblici, servizi di interesse generale, politiche di governo del territorio. Coordina le iniziative dell’Osservatorio di Diritto Comunitario e Nazionale sugli Appalti Pubblici. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi e consulente giuridico di Transparency International Italia (area appalti). Esercita la professione di avvocato, of counsel presso PizziniCosta&Partners di Trento.
Con interventi di: Andrea Bellucci, Antonella Cupiccia, Antonino Di Giuseppe, Alessia Dini Giovanni Lombardo, Pasquale Pantalone, Nicoletta Parisi, Maria Rovero, Federico Smerchinich, Edoardo Tozzo, Giada Turato, Daniela Vellutino, Alessandro Vetrano, Eleonora Villa, Francesco Zuffada
I. Strumenti e regole europee
I.1. Dispositivo per la ripresa e la resilienza
Recovery and Resilience Facility (RRF)
I.2. Fondo per una transizione giusta
Just Transition Fund (JTF)
I.3. Informativa sulla sostenibilità
Sustainable Finance Disclosure
I.4. Iniziative faro
European Flagship Initiatives
I.5. InvestEU
I.6. Meccanismo europeo di stabilità
European Stability Mechanism (MES)
I.7. Meccanismo per una transizione giusta
Just Transition Mechanism (JTM)
I.8. Next Generation EU (NGEU)
I.9. Obbligazioni verdi (contesto)
Green Bond (Framework)
I.10. Orizzonte Europa
Horizon Europe
I.11. Patto verde europeo
European Green Deal
I.12. Quadro finanziario pluriennale (QFP)
Multiannual Financial Framework (MFF)
I.13. React-EU
I.14. Regime generale di condizionalità (Stato di diritto)
General Regime of Conditionality (Rule of Law)
I.15. REPowerEU
I.16. Risorse proprie (Unione europea)
I.17. Sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione a fronte di emergenze
Support to Mitigate Unemployment Risks in an Emergency (SURE)
I.18. Strumento di sostegno tecnico (SST)
Technical Support Instrument (TSI)
I.19. Sviluppo rurale
I.20. Tassonomia UE (per le attività ecosostenibili)
EU Taxonomy (for sustainable activities)
II. Struttura
II.1. Assi strategici
II.2. Coesione territoriale (priorità traversale)
II.3. Componenti
II.4. Condizionalità
II.5. Contributo all’obiettivo climatico e digitale (principio del)
II.6. Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU
II.7. investimenti
II.8. Milestone (obiettivi qualitativi)
II.9. Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo)
II.10. Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica)
II.11. Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile)
II.12. Missione 4 (Istruzione e ricerca)
II.13. Missione 5 (Inclusione e coesione)
II.14. Missione 6 (Salute)
II.15. Non arrecare danni significativi (principio del)
Do No Significant Harm (DNSH)
II.16. Parità di genere (priorità trasversale)
II.17. Parità generazionale (priorità trasversale)
II.18. Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
II.19. Piano nazionale integrato per l’energia e il clima 2030 (PNIEC)
II.20. Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)
II.21. Progetti bandiera del PNRR
II.22. Progetti PNRR
II.23. Riforme abilitanti
II.24. Riforme orizzontali
II.25. Riforme settoriali
II.26. Target (obiettivi quantitativi)
III. Governance
III.1. Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR
III.2. Audit del sistema
III.3. Audit delle operazioni
III.4. Audit delle performance
III.5. Cabina di regia
III.6. Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD)
III.7. Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE)
III.8. Commissione tecnica PNRR-PNIEC
III.9. Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea (IGRUE)
III.10. Organismo di audit
III.11. Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
III.12. Segreteria tecnica
III.13. Servizio centrale per il PNRR
III.14. Società pubbliche (supporto tecnico operativo)
III.15. Soggetto attuatore
III.16. Soggetto realizzatore o esecutore
III.17. Soprintendenza speciale per il PNRR
III.18. Supporto tecnico operativo
III.19. Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale
III.20. Ufficio europeo per la lotta antifrode
European Anti-Fraud Office
III.21. Unità di missione (struttura di coordinamento)
III.22. Unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione
IV. Funzionamento
IV.1. Avviso pubblico di selezione
IV.2. Contratto di sviluppo
IV.3. Dichiarazione di regolarità sul diritto al lavoro delle persone con disabilità
IV.4. Elenco assunzioni a tempo determinato
IV.5. Elenco per conferimento incarichi professionali
IV.6. Esperto
IV.7. Iscritto
IV.8. Personale con alta specializzazione
IV.9. Piattaforma digitale per il reclutamento
IV.10. Portale del reclutamento inPA
IV.11. Procedura di selezione del personale (amministrazioni pubbliche)
IV.12. Procedura di selezione del personale (società pubbliche)
IV.13. Professionisti ed esperti per il PNRR
IV.14. Progetti a regia
IV.15. Progetti a titolarità
IV.16. Programmazione e pianificazione
IV.17. Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile
IV.18. Reclutamento personale e conferimento incarichi professionali
IV.19. Reclutamento personale e conferimento incarichi professionali negli enti locali
IV.20. Relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile
V. Valutazione, monitoraggio e rendicontazione
V.1. Attività di controllo e audit
V.2. Doppio finanziamento (divieto del)
V.3. Frode
V.4. Italia Domani – portale PNRR
V.5. Opzione semplificata in materia di costi (OSC)
V.6. Rendicontazione di milestone e target
V.7. Rendicontazione finanziaria
V.8. Servizio di monitoraggio del PNRR
V.9. Servizio di rendicontazione e controllo
V.10. Sistema informatico unitario ReGIS
V.11. Valutazione ambientale strategica (VAS)
V.12. Valutazione d’impatto nel PNRR
V.13. Valutazione dell’impatto ambientale (VIA)
V.14. Valutazione dell’impatto sociale
VI. Organi
VI.1. Collegio consultivo tecnico
VI.2. Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici
VI.3. Conferenza di servizi
VI.4. Consiglio superiore dei lavori pubblici
VI.5. Direttore dell’esecuzione del contratto
VI.6. Responsabile unico del procedimento
VI.7. Società in house
VI.8. Stazioni appaltanti
VI.9. Stazioni appaltanti (comuni non capoluogo di provincia)
VII. Procedure
VII.1. Affidamento diretto
VII.2. Affidamento sotto soglia (settori ordinari)
VII.3. Affidamento sotto soglia (settori speciali)
VII.4. Aggiudicazione
VII.5. Appalto integrato
VII.6. Appalto integrato complesso
VII.7. Avviso di avvio della procedura negoziata
VII.8. Esecuzione del contratto
VII.9. Procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando
VII.10. Procedure di aggiudicazione
VII.11. Procedure di aggiudicazione (ordinarie)
VIII. Istituti, strumenti e soluzioni
VIII.1. Accordo bonario
VIII.2. Accordo collaborativo
VIII.3. Appalti pubblici sostenibili
VIII.4. Banca dati nazionale dei contratti pubblici
VIII.5. Clausole penali
VIII.6. Codice identificativo di gara (CIG)
VIII.7. Codice unico di progetto (CUP)
VIII.8. Compensazione dei prezzi
VIII.9. Dibattito pubblico
VIII.10. Documento di gara unico europeo (DGUE)
VIII.11. Efficacia dei contratti d’appalto PNRR e PNC
VIII.12. Fascicolo virtuale dell’operatore economico
VIII.13. Garanzia provvisoria
VIII.14. Linee guida volte a favorire le pari opportunità
VIII.15. Modellizzazione delle informazioni per le costruzioni
Building Information Modelling (BIM)
VIII.16. Partenariato pubblico-privato
VIII.17. Patto di integrità
VIII.18. Piattaforme telematiche
VIII.19. Premio di accelerazione
VIII.20. Prezzari regionali
VIII.21. Progetto definitivo
VIII.22. Progetto di fattibilità tecnica ed economica
VIII.23. Progetto di fattibilità tecnica ed economica (linee guida per la redazione)
VIII.24. Progetto esecutivo
VIII.25. Protocollo di legalità
VIII.26. Punteggio premiale
VIII.27. Revisione dei prezzi
VIII.28. Subappalto
Indice analitico
Enti sostenitori
Il volume si presenta come utile strumento di preparazione alla prova preselettiva dei bandi di concorso indetti dal Comune di Napoli per 1339 posti (Cat. C e D). La selezione consisterà in un test di 60 domande da risolvere in 60 minuti, così suddivise: - 20 attitudinali sulla capacità logico-deduttiva, sul ragionamento logico-matematico e critico-verbale; - 40 quesiti sulle materie:
Il testo presenta una trattazione chiara e completa su tutte le materie oggetto della prova, ovvero
Diritto costituzionale;
Diritto amministrativo;
Pubblico impiego;
Trasparenza, anticorruzione e privacy;
Diritto degli enti locali.
L'ultima parte contiene una selezione di quiz di logica FORMEZ assegnati nei concorsi degli ultimi anni, suddivisi per tipologia e argomento. Accanto a ogni tipologia di quiz è riportato il riferimento alla videolezione con cui poter approfondire l'argomento oggetto di domanda e imparare le tecniche di risoluzione per affrontare i quesiti.
Nella sezione online collegata, raggiungibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro, sono disponibili anche:
- simulatore di quiz sulle materie oggetto della prova, per allenarsi e simulare il test;
- Videolezioni di logica a cura di Giuseppe Cotruvo (a breve disponibili nuove lezioni sulle nuove tipologie di quiz Formez).
AUTORI
Giuseppe Cotruvo È uno dei più conosciuti e apprezzati esperti nazionali di didattica e manualistica concorsuale: vanta unesperienza ultradecennale nellinsegnamento della quizzistica di logica ed è autore di decine di manuali editi da Maggioli.
Luigi Tramontano Giurista, autore di numerose pubblicazioni giuridiche e curatore di banche dati legislative, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza.
Quest'opera, aggiornata alle ultimissime modifiche ed integrazioni al d.lgs. n. 81/2008, si pone idealmente come ampliamento ed evoluzione del precedente testo pubblicato negli anni passati dalla casa editrice.
Il nuovo manuale del coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (CSE e CSP) è uno strumento completo e articolato, frutto dell'esperienza sul campo dell'Autore, che si rivolge ai professionisti della sicurezza in cantiere con un taglio pratico che, al rigore dei contenuti tecnici e giuridici, si accompagna a una trattazione scorrevole, immediatamente fruibile e user friendly, anche per avvicinarsi di più alle esigenze "social" dei tecnici che, sempre più spesso, si augurano di trovare riscontri immediati ai molti dubbi e alle difficoltà che il ruolo di CS propone.
Il libro tratteggia con chiarezza i ruoli e le responsabilità e descrive con accuratezza la documentazione di cantiere, le modalità di redazione del PSC, il tutto reso estremamente operativo grazie alla analisi di casi concreti e agli indispensabili riferimenti giurisprudenziali. Completano l'opera un capitolo interamente dedicato alla gestione del cantiere con l'ausilio delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia digitale e dalle piattaforme "social" (gestendo, ad esempio, diversi cantieri in modo rapido, efficente ed efficace) e un utilissimo prontuario delle violazioni.
AUTORE
Danilo G. M. De Filippo Ingegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell'Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all'Albo dei formatori per l'INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nellorganizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Manuale completo per concorsi.
III edizione rivista integrata ed aggiornata a:
Documentazione online
Il presente manuale, di 1350 pagine, tratta in modo completo ed esaustivo la disciplina dell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali dal punto di vista di chi lo applica quotidianamente, il Responsabile del servizio finanziario.
Norme, regole e adempimenti sono illustrati, sintetizzati e commentati in stretta correlazione alle funzioni e alle responsabilità del “Ragioniere”, privilegiando un approccio operativo, ma senza trascurare aspetti metodologici, suggerimenti o approfondimenti finalizzati ad una migliore comprensione del contesto, dell’evoluzione e delle criticità del quadro di riferimento attuale.
Per poter lavorare nella Ragioneria di un ente, occorrono non solo professionalità adeguate e aggiornamento continuo, ma anche capacità interdisciplinari per intuire e decifrare in anticipo gli effetti delle norme e degli atti amministrativi, intercettando gli aspetti che richiedono maggior attenzione. Il presente manuale ha lo scopo di guidare l’azione di chi riveste o intende ricoprire il difficile ruolo di Ragioniere comunale.
Il manuale è aggiornato alla Legge di Bilancio per l’anno 2022, alla L. n. 234/21 e al DL n. 4/22 convertito in L. n. 25 del 28/03/2022.
Al fine di semplificare la lettura, nel testo è inserito questo indicatore grafico che evidenzia i punti critici e rappresenta una guida trasversale di lettura con collegamenti, riferimenti normativi, riflessioni e consigli.
In particolare alla fine dell’opera sono resi disponibili alcuni strumenti di grande utilità come:
› la mappa dei principali adempimenti e dei controlli con i relativi riferimenti normativi,
› il glossario e indice analitico per facilitare la ricerca per argomento all’interno del testo.
Mauro Bellesia
ha una lunga esperienza quale Ragioniere capo del Comune di Vicenza, è componente dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell’Interno.
Componente la Commissione “Standard Setter Board” del Ministero dell’Economia e delle Finanze, revisore contabile, consulente Anci, già amministratore delegato di società privata più volte commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per enti locali e imprese, docente presso varie Università e Scuole di Pubblica Amministrazione.
Capitolo I – L’evoluzione e le prospettive dell’ordinamento contabile
1.1. Le ultime riforme sulla contabilità degli enti locali
1.1.1. La riforma del d.P.R. 421/1979
1.1.2. Dal d.P.R. 421/1979 al d.lgs. 77/1995
1.1.3. La riforma del d.lgs. 77/1995
1.1.4. Dal d.lgs. 77/1995 al Tuel d.lgs. 267/2000
1.2. I principi contabili
1.2.1. I principi contabili emanati dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
1.2.2. I principi contabili indicati nel Tuel d.lgs. 267/2000
1.2.3. Le norme del Tuel d.lgs. 267/2000 derogabili e inderogabili
1.3. 19 anni con il patto di stabilità interno
1.3.1. Le finalità e le regole generali dal 1999 al 2018
1.3.2. I comuni soggetti al patto di stabilità
1.3.3. La logica del doppio binario
1.3.4. Le regole per l’anno 2018
1.3.4.1. La definizione di saldo
1.3.4.2. Il prospetto dimostrativo dei vincoli di finanza pubblica
1.3.4.3. Gli adempimenti e le scadenze dei vincoli di finanza pubblica
1.3.4.4. Il regime sanzionatorio
1.3.5. I principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica
1.3.6. Gli effetti del patto di stabilità interno
1.3.6.1. La rivalutazione della contabilità di cassa
1.3.6.2. Gli effetti sugli investimenti
1.4. Gli elementi principali della riforma del d.lgs. 118/2011
1.4.1. Il processo di armonizzazione dei sistemi contabili delle P.A.
1.4.2. La sperimentazione negli anni 2012-2014
1.4.3. I contenuti del d.lgs. 118/2011
1.4.4. Il valore dei principi contabili di cui al d.lgs. 118/2011
1.5. Gli sviluppi del sistema contabile degli enti locali nel contesto nazionale e comunitario
1.5.1. La consapevolezza di una riforma di grande portata
1.5.2. I punti di forza e di debolezza della contabilità armonizzata
1.5.3. I probabili sviluppi
1.6. Il bilancio quale bene pubblico
1.6.1. I recenti interventi della Corte Costituzionale
1.6.2. Il rapporto tra complessità tecnica e chiarezza delle politiche di bilancio nelle sentenze della Corte Costituzionale
1.6.3. La consapevolezza della complessità del quadro normativo da parte della Corte dei conti
1.6.4. L’impatto sui comuni dell’armonizzazione dei bilanci di cui al d.lgs. 118/2011 secondo l’UPB
1.6.5. L’eccessiva complessità denunciata dagli operatori
1.6.6. Il concetto di bilancio quale “bene pubblico”
1.7. Gli equilibri e le regole del bilancio secondo la Corte Costituzionale
1.7.1. Gli equilibri di bilancio ex artt. 81 e 97 della Costituzione (copertura finanziaria delle spese)
1.7.2. Gli equilibri di bilancio in relazione ai vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità interno e indebitamento)
Capitolo II – Le norme di riferimento dell’attuale sistema finanziario e contabile
2.1. Norme generali
2.2. Norme specifiche
Capitolo III – Il ciclo della gestione
3.1. Il ciclo di mandato
3.1.1. Le linee programmatiche
3.1.2. La relazione di inizio e fine mandato
3.2. Il ciclo annuale della gestione
3.2.1. I documenti fondamentali della programmazione, gestione e rendicontazione
Capitolo IV – La programmazione di bilancio
4.1. Il DUP
4.1.1. Il quadro normativo di riferimento del DUP
4.1.2. Le caratteristiche fondamentali del DUP
4.1.3. La Sezione strategica
4.1.4. La Sezione operativa
4.1.5. Il DUP semplificato per i comuni fino a 5.000 abitanti
4.1.6. Il DUP semplificato per i comuni fino a 2.000 abitanti
4.1.7. I casi di inammissibilità e improcedibilità delle deliberazioni
4.1.8. Lo schema di delibera del DUP
4.2. Il programma triennale dei lavori pubblici
4.2.1. L’evoluzione della normativa in tema di programmazione dei lavori pubblici
4.2.2. Il quadro normativo attuale
4.2.3. Le caratteristiche essenziali della programmazione dei lavori pubblici
4.2.4. La pubblicità e la trasparenza
4.2.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.2.6. Tempi e modalità di approvazione incrociati tra DUP e d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.3. Il programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi
4.3.1. L’evoluzione della normativa in tema di acquisto di forniture e servizi
4.3.2. Il quadro normativo attuale
4.3.3. Le caratteristiche essenziali
4.3.4. La pubblicità e la trasparenza
4.3.5. Le modalità operative del d.m. 16 gennaio 2018, n. 14
4.4. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate
4.5. Il PEG
4.5.1. Il quadro normativo di riferimento del PEG
4.5.2. Le caratteristiche fondamentali del piano esecutivo di gestione (PEG)
4.5.3. I contenuti e la struttura del PEG
4.5.4. Il collegamento tra struttura organizzativa e responsabilità di bilancio
4.5.5. Gli obiettivi del PEG
4.5.6. Le variazioni del PEG
4.5.7. Lo schema di delibera di approvazione del PEG
4.6. Il piano del fabbisogno del personale
4.6.1. Il quadro normativo
4.6.2. Gli adempimenti
Capitolo V – Il bilancio preventivo
5.1. Le finalità, i principi e le funzioni del bilancio preventivo
5.1.1. Il quadro normativo di riferimento del bilancio preventivo
5.1.2. Le caratteristiche fondamentali del bilancio degli enti locali
5.1.3. I principi del bilancio contenuti nel Tuel
5.1.4. I principi generali o postulati indicati nel d.lgs. 118/2011
5.1.5. La definizione e le finalità del bilancio
5.1.6. Le differenze tra bilancio e PEG
5.1.7. I termini di approvazione del bilancio
5.2. La struttura del bilancio preventivo
5.2.1. Il quadro normativo di riferimento
5.2.2. La struttura del bilancio preventivo
5.2.3. Le unità di voto del bilancio preventivo
5.2.4. Le entrate e le spese correnti
5.2.5. Le entrate e le spese in conto capitale
5.2.6. Le entrate e le spese finali
5.2.7. I servizi per conto di terzi e le partite di giro
5.3. I contenuti del bilancio preventivo
5.3.1. Il quadro normativo
5.3.2. Le previsioni delle entrate
5.3.3. Le previsioni delle spese
5.3.4. Il quadro generale riassuntivo
5.3.5. Bilancio di competenza e di cassa
5.3.6. I residui presunti nel bilancio preventivo
5.3.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventivo
5.3.8. Le funzioni delegate
5.3.9. La tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto
5.3.10. La nota integrativa al bilancio di previsione
5.4. L’equilibrio della gestione di competenza e gli altri equilibri di bilancio
5.4.1. Gli equilibri del bilancio preventivo ed il prospetto dimostrativo
5.4.2. Il pareggio complessivo
5.4.3. L’equilibrio della gestione di competenza
5.4.4. L’equilibrio di parte corrente
5.4.4.1. Gli effetti delle rinegoziazioni dei mutui sull’equilibrio di parte corrente
5.4.5. L’equilibrio delle partite finanziarie
5.4.6. L’equilibrio di parte capitale
5.4.7. L’equilibrio di cassa
5.4.8. L’equivalenza dei servizi per conto di terzi
5.4.9. Gli equilibri delle anticipazioni di cassa
5.4.10. Equilibrio degli investimenti pluriennali
5.4.11. Il Ragioniere garante degli equilibri di bilancio
5.5. Il concetto e le regole della copertura finanziaria nel bilancio preventivo
5.5.1. I principi costituzionali
5.5.2. Le regole nel Tuel e nel d.lgs. 118/2011
5.6. Il fondo di riserva
5.6.1. Il fondo di riserva di competenza
5.6.2. Il fondo di riserva di cassa
5.7. Il fondo pluriennale vincolato (FPV)
5.7.1. Il quadro normativo
5.7.2. La definizione e le caratteristiche del fondo pluriennale vincolato (FPV)
5.7.3. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel bilancio preventivo
5.8. Il fondo crediti di dubbia esigibilità
5.8.1. Il quadro normativo
5.8.2. Le caratteristiche e le regole base del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)
5.8.3. Le regole operative per il calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE)
5.8.4. Il prospetto del calcolo del FCDE da allegare al bilancio di previsione
5.8.5. Le deroghe e le agevolazioni per il calcolo del FCDE
5.9. Gli allegati al bilancio di previsione
5.9.1. Sintesi dei contenuti del bilancio
5.9.2. Sintesi degli allegati al bilancio preventivo
5.10. Gli schemi di delibere di approvazione del bilancio
5.10.1. La presentazione degli schemi di bilancio da parte della Giunta al Consiglio
5.10.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del bilancio
5.11. L’iter di approvazione del bilancio preventivo
5.11.1. Gli atti propedeutici
5.11.2. Il processo di formazione del bilancio
5.11.3. L’approvazione degli schemi di bilancio
5.11.4. La presentazione degli schemi di bilancio
5.11.5. Il controllo dell’Organo di revisione
5.11.6. Il controllo politico-amministrativo da parte dei consiglieri
5.11.7. L’approvazione del bilancio
5.11.8. Esecutività della delibera di approvazione del bilancio
5.11.9. La pubblicazione dei bilanci
5.11.10. L’invio del bilancio alla BDAP
5.11.11. La mancata approvazione del bilancio
5.12. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del bilancio
5.12.1. Lo scioglimento del Consiglio e l’avvio di nuove elezioni
5.12.2. Le procedure se non si approva il bilancio nei termini di legge
5.12.3. Le altre sanzioni in caso di mancata approvazione del bilancio
5.13. Gli indicatori di bilancio
5.13.1. Il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio
5.13.2. Gli indicatori allegati al bilancio preventivo
5.13.3. Gli indicatori allegati al rendiconto
5.13.4. Gli indicatori degli enti strutturalmente deficitari
5.14. Il check-up del bilancio preventivo
5.14.1. I controlli di routine
5.14.2. I controlli del DUP
5.14.3. I controlli degli allegati al bilancio
5.14.4. Il controllo dei limiti di alcune tipologie di spesa
5.14.5. I controlli del piano triennale dei lavori pubblici
5.14.6. I controlli del piano biennale degli acquisti
5.14.7. La check list di attendibilità del bilancio
5.15. La definizione delle aliquote e delle tariffe
5.15.1. Gli organi competenti all’approvazione di aliquote e tariffe
5.15.2. Prima si deliberano aliquote e tariffe, poi si approva il bilancio
Capitolo VI – I vincoli di finanza pubblica
6.1. L’equilibrio dei bilanci ai fini dei vincoli di finanza pubblica
6.1.1. L’equilibrio di competenza non negativo a partire dall’anno 2019
6.1.2. Il prospetto di verifica a consuntivo dell’equilibrio di competenza
6.2. I limiti di alcune tipologie di spesa
6.2.1. Il quadro normativo generale dal 2008 al 2019
6.2.2. I riferimenti normativi, le tipologie ed i limiti di spesa
6.2.3. L’abrogazione dei vincoli di spesa dall’anno 2020
6.2.4. Tabella riepilogativa dei vincoli di spesa per gli anni 2008-2020
6.3. Le spese di rappresentanza
6.3.1. La natura e le caratteristiche delle spese di rappresentanza
6.3.2. La rendicontazione annuale
6.3.3. I limiti di spesa
6.4. Le spese di personale
6.4.1. Le spese di personale nella struttura del bilancio preventivo
6.4.2. I limiti delle spese di personale nel bilancio finanziario
6.4.2.1. Tetto complessivo della spesa di personale
6.4.2.2. Limiti di spesa del salario accessorio
6.4.2.3. Limiti alle assunzioni flessibili
6.4.2.4. Il vincolo delle assunzioni basato sulla sostenibilità finanziaria
6.4.3. I livelli di spesa di personale che indicano le condizioni di deficitarietà
Capitolo VII – L’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria
7.1. L’esercizio provvisorio
7.1.1. I tempi che contraddistinguono l’esercizio provvisorio
7.1.2. Le regole durante l’esercizio provvisorio
7.1.3. Schema di determina a contrattare per una spesa in esercizio provvisorio del bilancio
7.2. La gestione provvisoria
7.2.1. I tempi che contraddistinguono la gestione provvisoria
7.2.2. Le regole durante la gestione provvisoria
Capitolo VIII – Le variazioni del bilancio in corso di gestione
8.1. Le variazioni di bilancio
8.1.1. Le competenze ed i termini delle variazioni di bilancio
8.1.2. Le tipologie delle variazioni di bilancio
8.2. L’assestamento e la salvaguardia degli equilibri
8.2.1. L’assestamento del bilancio
8.2.2. Lo schema di delibera di assestamento del bilancio
8.2.3. La salvaguardia degli equilibri di bilancio
8.2.4. Le modalità della copertura finanziaria degli squilibri di bilancio
8.2.5. Il Ragioniere garante degli equilibri finanziari
8.2.6. Lo schema di delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio
8.3. I prelievi dai fondi di riserva
8.3.1. Il prelievo dal fondo di riserva
8.3.2. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva
8.3.3. Il prelievo dal fondo di riserva di cassa
8.3.4. Lo schema di delibera di prelievo dal fondo di riserva di cassa
8.4. Le variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)
8.4.1. Le caratteristiche delle variazioni del piano esecutivo di gestione (PEG)
8.4.2. Lo schema di delibera di Giunta di variazione del PEG
Capitolo IX – Il procedimento di acquisizione delle entrate
9.1. L’accertamento delle entrate
9.1.1. I riferimenti normativi
9.1.2. La fase dell’accertamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.1.3. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo
9.1.4. La definizione dell’accertamento delle entrate
9.1.5. La registrazione dell’accertamento
9.1.6. L’imputazione dell’accertamento
9.1.7. Gli aspetti organizzativi dell’ente
9.1.8. Vietato accertare entrate future
9.1.9. Le previsioni delle entrate nel bilancio preventivo, sulla base degli accertamenti che si prevede di imputare
9.1.10. Le modalità di accertamento per le specifiche tipologie di entrate
9.1.11. Le entrate ricorrenti e non ricorrenti
9.1.12. Il ruolo del responsabile del servizio finanziario
9.2. Gli accertamenti senza entrate
9.2.1. L’obbligo di accertare anche le entrate senza movimentazioni di cassa
9.2.2. La duplicazione delle operazioni
9.3. I proventi del Codice della strada
9.3.1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie ex art. 208 del Codice della strada
9.3.2. Le regole di contabilizzazione
9.3.3. I proventi degli autovelox o altri sistemi di rilevamento ex art. 142, comma 12-bis, del Codice della strada
9.3.4. Le regole di rendicontazione
9.3.5. I vincoli sulla gestione di cassa
9.4. Gli oneri di urbanizzazione
9.4.1. Gli oneri di urbanizzazione o permessi a costruire
9.4.2. Le regole di contabilizzazione
9.4.3. Le opere a scomputo di oneri di urbanizzazione
9.5. Le alienazioni immobiliari
9.5.1. Il regime dei proventi da alienazioni
9.5.2. Le rilevazioni contabili
9.5.3. I vincoli di destinazione
9.6. La riscossione delle entrate
9.6.1. I riferimenti normativi
9.6.2. La fase della riscossione nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.6.3. Le modalità della riscossione
9.7. Il versamento delle entrate
9.7.1. I riferimenti normativi
9.7.2. La fase del versamento nell’ambito del procedimento di acquisizione delle entrate
9.7.3. Le modalità del versamento delle entrate
9.8. Il sistema PagoPA
9.9. Le entrate vincolate
9.9.1. La fattispecie delle entrate vincolate
9.9.2. Il “Fondone” e gli altri trasferimenti a ristoro del minor gettito delle entrate a seguito dell’emergenza COVID-19
9.9.3. Schema di determina per l’acquisto di beni o servizi con l’utilizzo delle risorse del “Fondone” COVID, ex art. 106, d.l. 19 maggio 2020, n. 34
9.9.4. Le modalità di contabilizzazione del “Fondone” ex art. 106 del d.l. n. 34/2020
9.10. La rateizzazione delle entrate
Capitolo X – Il procedimento di erogazione delle spese
10.1. La prenotazione dell’impegno di spesa
10.1.1. I riferimenti normativi
10.1.2. L’inizio del procedimento di spesa
10.1.3. Le condizioni per poter spendere
10.1.4. La valenza autorizzatoria del bilancio preventivo
10.1.5. La determinazione a contrattare, la prenotazione d’impegno e la distinzione delle competenze tra responsabile del procedimento di spesa e responsabile del servizio finanziario
10.1.6. Schema di determina a contrattare
10.2. L’attestazione di copertura finanziaria sugli atti amministrativi
10.2.1. I riferimenti normativi
10.2.2. L’introduzione dell’attestazione di copertura finanziaria
10.2.3. La nullità degli atti privi di copertura finanziaria
10.2.4. L’attestazione di copertura finanziaria sui provvedimenti di spesa
10.2.5. Le modalità di resa dell’attestazione di copertura finanziaria sui provvedimenti di spesa
10.2.6. Le diverse regole di copertura finanziaria delle spese correnti e in conto capitale
10.2.7. Le criticità della copertura finanziaria
10.3. L’impegno di spesa e le registrazioni contabili
10.3.1. I riferimenti normativi
10.3.2. La fase dell’impegno nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.3.3. La definizione dell’impegno di spesa
10.3.4. Le registrazioni contabili delle obbligazioni
10.3.5. I provvedimenti che comportano spese e la registrazione dell’impegno di spesa
10.3.6. Il cronoprogramma e l’imputazione dell’impegno di spesa
10.3.7. Le regole e le eccezioni per singole tipologie di impegno
10.3.8. Le spese ricorrenti e non ricorrenti
10.3.9. Schema di determina di assunzione di impegno di spesa
10.4. La regola dell’esigibilità delle obbligazioni passive
10.4.1. Le regole di rilevazione contabile
10.4.2. Le fatture da ricevere
10.5. I lavori pubblici di somma urgenza
10.5.1. I riferimenti normativi
10.5.2. I lavori pubblici di somma urgenza, nell’ordinamento contabile
10.5.3. La procedura di regolarizzazione della spesa, in assenza di copertura finanziaria
10.5.4. La procedura di regolarizzazione della spesa, in presenza di copertura finanziaria
10.5.5. La procedura e le variazioni di bilancio durante l’esercizio provvisorio
10.6. Gli impegni di spesa per incarichi legali
10.6.1. Le caratteristiche degli impegni a legali esterni
10.6.2. La contabilizzazione
10.7. La liquidazione delle spese
10.7.1. I riferimenti normativi
10.7.2. La fase della liquidazione nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.7.3. La definizione della liquidazione delle spese
10.7.4. La liquidazione tecnica
10.7.5. La liquidazione contabile
10.7.6. Caratteristiche della liquidazione di spesa
10.7.6.1. I controlli di regolarità fiscale negli appalti e subappalti
10.7.7. Lo schema di liquidazione della spesa
10.8. L’ordinazione, il pagamento e i mandati elettronici
10.8.1. I riferimenti normativi
10.8.2. L’ordinazione ed il pagamento nell’ambito del procedimento di erogazione della spesa
10.8.3. L’ordinazione delle spese
10.8.4. I mandati informatici OPI e la piattaforma SIOPE+
10.8.5. Il pagamento delle spese
10.8.6. La tracciabilità dei flussi finanziari
10.8.7. I tempi di pagamento
Capitolo XI – Il parere e il visto di regolarità contabile
11.1. Il parere di regolarità contabile
11.1.1. L’introduzione del parere di regolarità contabile sulle delibere degli organi di governo
11.1.2. Il quadro normativo attuale
11.1.3. I margini di regolamentazione
11.1.4. Quando può essere omesso il parere di regolarità contabile
11.1.5. Le conseguenze in presenza di un parere di regolarità contabile negativo
11.1.6. Le precisazioni del Ministero dell’interno sui contenuti del parere di regolarità contabile
11.1.7. Le interpretazioni dell’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli ee.ll. dell’anno 2008
11.1.8. I profili di responsabilità del Ragioniere, degli altri responsabili dei servizi e degli organi politici
11.2. Il visto di regolarità contabile
11.2.1. I riferimenti normativi
11.2.2. Caratteristiche e modalità di resa del visto di regolarità contabile
11.2.3. Il visto di regolarità contabile nell’ambito dei controlli di regolarità amministrativa e contabile
Capitolo XII – L’indebitamento e gli investimenti
12.1. Le caratteristiche degli investimenti degli enti locali
12.1.1. Il quadro normativo di riferimento
12.1.2. Gli aspetti generali delle scelte di investimento
12.1.3. La definizione di spesa di investimento
12.1.4. Le fonti di finanziamento degli investimenti
12.1.5. Le rilevazioni contabili degli investimenti
12.1.6. La contabilizzazione degli incentivi tecnici
12.2. I limiti e le condizioni di indebitamento
12.2.1. Il quadro normativo delle fattispecie, dei limiti e delle condizioni di indebitamento
12.2.2. Gli schemi di determinazione di assunzione mutuo
12.3. La contabilizzazione dei mutui ordinari
12.3.1. I riferimenti normativi
12.3.2. I principi e le regole generali
12.3.3. I titoli di entrata e di spesa interessati alla contabilizzazione dei mutui
12.3.4. Le rilevazioni in contabilità finanziaria al momento del contratto o della concessione del mutuo
12.3.5. Le rilevazioni in contabilità finanziaria successive
12.3.6. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale al momento del contratto o della concessione del mutuo
12.3.7. Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale successive
12.4. La contabilizzazione dei mutui flessibili
12.4.1. I riferimenti normativi
12.4.2. I principi e le regole
12.5. La contabilizzazione dei mutui a valere sui fondi europei
12.5.1. Le caratteristiche del “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP.
12.5.2. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/a) - Scritture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso dopo l’assegnazione dei contributi UE da parte della regione
12.5.3. Le modalità di contabilizzazione dell’Esempio 9/b) - Scritture riguardanti un “Prestito Investimenti Fondi Europei” della Cassa DD.PP. concesso prima dell’assegnazione dei contributi UE da parte della regione
12.6. La vita utile degli investimenti ed i limiti di indebitamento
12.6.1. La durata dell’indebitamento e la vita utile degli investimenti
12.6.2. Le rinegoziazioni dei prestiti e la vita utile degli investimenti
Capitolo XIII – Il rendiconto annuale
13.1. Le finalità e le caratteristiche del rendiconto
13.1.1. Il quadro normativo di riferimento
13.1.2. Le finalità del rendiconto
13.1.3. I contenuti del rendiconto generale della gestione annuale
13.1.4. La relazione della Giunta sulla gestione
13.2. L’iter del rendiconto
13.2.1. Adempimenti e tempi di approvazione del rendiconto
13.3. Gli allegati al rendiconto
13.3.1. Il check-up degli allegati al rendiconto
13.4. Il prospetto debiti/crediti verso le società partecipate
13.4.1. L’introduzione della verifica debiti/crediti reciproci tra ente e proprie partecipazioni
13.4.2. I soggetti coinvolti nella verifica debiti/crediti
13.4.3. Gli adempimenti
13.4.4. Le modalità di rilevazione
13.4.5. Le criticità e le soluzioni
13.5. Il fondo pluriennale vincolato (FPV) nel rendiconto
13.5.1. I riferimenti normativi
13.5.2. Le regole di calcolo del FPV in via preventiva
13.5.3. Le regole del calcolo del FPV nel rendiconto
13.5.4. Le variazioni del FPV in sede di rendiconto sono di competenza della Giunta
13.5.5. Il prospetto del FPV allegato al rendiconto
13.5.6. Il FPV nel prospetto di determinazione del risultato di amministrazione
13.5.7. Le connessioni tra economie di spesa e FPV
13.5.8. Le regole e le deroghe di utilizzo del FPV per le opere pubbliche
13.6. Le conseguenze in caso di mancata approvazione del rendiconto
13.6.1. I presupposti del regime sanzionatorio
13.6.2. Le sanzioni in caso di mancata approvazione del rendiconto
13.7. Gli schemi di delibere di approvazione del rendiconto
13.7.1. Lo schema di delibera di approvazione della relazione e della proposta di rendiconto da parte della Giunta
13.7.2. Lo schema di delibera consiliare di approvazione del rendiconto
Capitolo XIV – Il conto del bilancio
14.1. Le finalità del conto del bilancio
14.1.1. I riferimenti normativi
14.1.2. Le finalità e le caratteristiche del conto del bilancio
14.1.3. Il processo di rendicontazione finanziaria
14.2. La struttura del conto del bilancio
14.2.1. Il quadro normativo di riferimento
14.2.2. Gli schemi del conto del bilancio
14.2.2.1. Gli schemi della gestione delle entrate e delle spese
14.2.2.2. Il quadro generale riassuntivo
14.2.2.3. La verifica degli equilibri a consuntivo
14.2.3. Relazione sulla gestione, allegata al rendiconto
14.3. Il riaccertamento dei residui
14.3.1. I riferimenti normativi
14.3.2. Le regole generali del riaccertamento dei residui attivi e passivi
14.3.3. I dati della gestione residui negli schemi del conto del bilancio
14.3.4. Riaccertamento dei residui e FPV
14.4. I residui attivi
14.4.1. I riferimenti normativi
14.4.2. La definizione di residuo attivo
14.5. I residui passivi
14.5.1. I riferimenti normativi
14.5.2. La definizione di residuo passivo
14.6. Le reimputazioni contabili
14.6.1. I riferimenti normativi
14.6.2. L’imputazione contabile e la regola generale dell’esigibilità delle obbligazioni
14.6.3. La reimputazione delle spese e il FPV
14.6.4. La reimputazione delle entrate
14.7. I risultati della gestione finanziaria
14.7.1. Il quadro normativo di riferimento
14.7.2. Il risultato di amministrazione: avanzo, disavanzo o pareggio
14.7.3. La composizione del risultato di amministrazione
14.7.4. La parte accantonata
14.7.5. La parte destinata agli investimenti
14.7.6. La parte vincolata
14.7.6.1. Le regole contabili specifiche nel periodo del COVID-19
14.7.7. La quota libera e le priorità di utilizzo
14.7.8. Il significato dell’avanzo di amministrazione
14.7.9. Il significato del disavanzo di amministrazione
14.7.10. L’obbligo di ripiano immediato per il disavanzo di amministrazione
14.7.11. Le sanzioni in caso di mancato ripiano del disavanzo
14.7.12. La ripartizione del risultato di amministrazione
14.7.13. Il risultato della gestione di cassa
14.7.14. Il significato del risultato della gestione di competenza
14.7.15. Il risultato della gestione residui
14.7.16. L’obbligo di informativa dei risultati finanziari
14.7.17. Il disavanzo “tecnico” ripianabile in 30 anni
14.7.18. Il disavanzo derivante da stralcio cartelle, ripianabile in 5 anni
14.8. Il risultato di amministrazione presunto
14.8.1. La determinazione del risultato di amministrazione presunto
14.8.2. L’utilizzo della quota del risultato di amministrazione presunto costituita dai fondi vincolati e accantonati
14.9. Il FCDE nel rendiconto
14.9.1. Il quadro normativo
14.9.2. La verifica del FCDE nel rendiconto
14.10. Il fondo contenzioso
14.10.1. Il quadro normativo
14.10.2. Il fondo contenzioso o fondo passività potenziali nel rendiconto
14.11. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto del bilancio
Capitolo XV – Il conto economico
15.1. La contabilità economica
15.1.1. Il quadro normativo di riferimento
15.1.2. Le finalità della contabilità economico-patrimoniale
15.1.3. Le regole della contabilità economico-patrimoniale ex d.lgs. 118/2011
15.1.4. La proroga della tenuta della contabilità economico-patrimoniale per i Comuni con meno di 5000 abitanti
15.2. Il piano dei conti integrato
15.2.1. I riferimenti normativi
15.2.2. Le caratteristiche generali del piano dei conti integrato
15.2.3. Il piano dei conti finanziario
15.2.4. Il piano dei conti economico
15.2.5. Il piano dei conti patrimoniale
15.2.6. La struttura del piano dei conti integrato
15.3. La matrice di correlazione
15.3.1. I riferimenti normativi
15.3.2. Le modalità di rilevazione unitaria dei fatti di gestione
15.3.3. Le codifiche delle transazioni elementari
15.3.4. La matrice di correlazione
15.3.5. Esempi di rilevazioni e la partita doppia “nascosta”
15.3.5.1. Il pagamento di uno stato di avanzamento lavori di un’opera pubblica
15.3.5.2. L’ammortamento tecnico
15.4. Il conto economico
15.4.1. Le caratteristiche del conto economico
15.4.2. L’ammortamento dei beni durevoli
15.4.3. I ratei ed i risconti
15.5. La contabilità economica semplificata per i piccoli comuni
15.5.1. L’introduzione della contabilità economica semplificata
15.5.2. Le modalità della tenuta della contabilità economica semplificata
15.6. Il check-up del conto economico
15.6.1. Check-up e controlli matematici di quadratura del conto economico
Capitolo XVI – Lo stato patrimoniale
16.1. Le finalità e le caratteristiche dello stato patrimoniale
16.1.1. I riferimenti normativi
16.1.2. L’evoluzione del concetto di patrimonio degli enti locali negli ultimi decenni
16.1.3. La definizione del patrimonio nell’attuale quadro normativo
16.2. La struttura e gli equilibri dello stato patrimoniale
16.2.1. La struttura dello stato patrimoniale
16.2.2. Gli equilibri dello stato patrimoniale
16.3. Il check-up dello stato patrimoniale
16.3.1. Check-up e controlli matematici di quadratura dello stato patrimoniale
Capitolo XVII – Gli inventari
17.1. Le tipologie degli inventari
17.1.1. I riferimenti normativi
17.1.2. Le finalità e la definizione degli inventari
17.1.3. Le tipologie ed i contenuti degli inventari
17.1.4. I requisiti dei soggetti che redigono gli inventari
17.2. Le rilevazioni inventariali
17.2.1. Le scritture inventariali
17.2.2. Il consegnatario dei beni
Capitolo XVIII – Le piattaforme web di contabilità
18.1. La contabilità nella rete
18.1.1. Il cloud nella P.A.
18.1.2. Dal SIOPE al SIOPE+
18.1.3. La PCC e le integrazioni con il SIOPE+
18.1.4. Le fatture elettroniche
18.1.5. Le prospettive, i limiti ed i rischi
18.1.6. Le sinergie tra piattaforme digitali della P.A.
18.1.7. Il cloud nel PNRR
18.2. La fattura elettronica e lo SDI
18.2.1. Il quadro normativo
18.2.2. Il sistema di interscambio (SDI) e il registro unico delle fatture (RUF)
18.2.3. Le caratteristiche della FatturaPA
18.2.4. Il rifiuto o rigetto di una fattura elettronica da parte della P.A.
18.3. La PCC, le certificazioni e il monitoraggio dei crediti della P.A.
18.3.1. L’evoluzione normativa ed informatica della PCC
18.3.2. Le caratteristiche della PCC
18.4. Il SIOPE e il SIOPE+
18.4.1. Il SIOPE
18.4.2. Il SIOPE+
18.4.3. Il ciclo informatizzato di fatture e pagamenti
18.5. La BDAP
18.5.1. Le caratteristiche della BDAP
18.5.2. Le modalità di trasmissione alla BDAP
18.5.3. Le sanzioni
18.5.4. La cessazione dell’obbligo delle certificazioni di bilancio
Capitolo XIX – L’ente locale e l’IVA
19.1. Le modalità di applicazione dell’IVA negli enti locali
19.1.1. I riferimenti normativi
19.1.2. L’ente locale consumatore finale e soggetto passivo IVA
19.1.3. La contabilizzazione dell’IVA
19.2. Lo split payment e il reverse charge
19.2.1. Lo split payment
19.2.2. Il reverse charge
Capitolo XX – Il servizio di tesoreria
20.1. Il servizio di tesoreria
20.1.1. I riferimenti normativi
20.1.2. Finalità e caratteristiche generali del servizio di tesoreria
20.1.3. I soggetti abilitati a svolgere il servizio di tesoreria
20.1.4. Le modalità di affidamento del servizio di tesoreria
20.1.5. Gli adempimenti ente-tesoriere
20.1.6. Le tipologie degli adempimenti ente-tesoriere
20.1.7. La gestione di titoli e valori
20.1.8. Le verifiche di cassa ordinarie e straordinarie
20.1.9. Le delegazioni di pagamento
20.1.10. Gli ordinativi informatici di incasso e di pagamento (OPI) secondo lo standard emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID) e la trasmissione all’infrastruttura della banca dati SIOPE
20.1.11. Il giornale di cassa
20.1.12. La resa del conto del tesoriere
20.1.13. La responsabilità del tesoriere
20.1.14. L’applicabilità dell’IVA e dell’imposta di bollo
20.2. La convenzione di tesoreria
20.2.1. L’obbligo della convenzione
20.2.2. La direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti
20.2.3. Uno schema di convenzione di tesoreria (aggiornato alla direttiva europea 2015/2366/UE sui pagamenti)
20.3. Il regime della tesoreria unica
20.3.1. La legge n. 720/1984
20.4. L’anticipazione di tesoreria
20.4.1. L’iter e il quadro giuridico di riferimento
20.4.2. Il limite massimo
20.4.3. La contabilizzazione dell’anticipazione di tesoreria
20.5. L’utilizzo delle entrate vincolate
20.5.1. Le entrate con destinazione vincolata ed il calcolo della cassa vincolata
20.5.2. L’utilizzo delle entrate vincolate in termini di cassa
20.5.3. La contabilizzazione dei movimenti di utilizzo e reintegro della cassa vincolata
20.5.4. Le operazioni di parifica in caso di utilizzo della cassa vincolata al 31 dicembre
Capitolo XXI – L’economo e gli agenti contabili
21.1. L’economo e gli altri agenti contabili
21.1.1. La disciplina del servizio di economato e degli agenti contabili
21.1.2. Le fattispecie degli agenti contabili
21.1.3. Gli obblighi degli agenti contabili
21.1.4. L’anagrafe degli agenti contabili
21.2. La resa del conto degli agenti contabili
21.2.1. Gli adempimenti degli agenti contabili durante la gestione
21.2.2. L’obbligo di resa del conto annuale da parte degli agenti contabili
21.2.3. L’iter della resa del conto annuale
21.2.4. I modelli da utilizzare per la resa del conto degli agenti contabili
21.3. Il giudizio di conto
21.3.1. I destinatari del giudizio di conto
21.3.2. Il quadro normativo
21.3.3. Gli adempimenti propedeutici al giudizio di conto
21.3.4. Le modalità del giudizio di conto
21.4. La contabilizzazione dell’anticipazione economale
21.4.1. La costituzione del fondo economale
21.4.2. La refusione delle spese economali
21.4.3. La restituzione dell’anticipazione economale
Capitolo XXII – Le criticità finanziarie e gli strumenti per porvi rimedio
22.1. Le cause ed i segnali dello squilibrio finanziario
22.1.1. I fattori di squilibrio ed i rimedi previsti dalla legge
22.1.2. Gli eventi e le cause che comportano squilibri finanziari
22.1.3. I segnali dei possibili squilibri finanziari
22.1.4. Le conseguenze immediate degli squilibri di bilancio
22.2. Il concetto di grave irregolarità contabile
22.2.1. Le fattispecie che rientrano nella definizione di “grave irregolarità contabile” come definita dalla Corte dei conti
22.2.2. Il concetto di rilevanza sugli errori e sulle semplificazioni
22.3. Il ritardo dei pagamenti ai fornitori
22.3.1. Le regole dei pagamenti nelle transazioni commerciali
22.3.2. La lotta contro i ritardi dei pagamenti e il fondo di garanzia debiti commerciali (FGDC)
22.4. I debiti fuori bilancio
22.4.1. La definizione ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio
22.4.2. Il riconoscimento dei lavori pubblici di somma urgenza
22.4.3. La dottrina e la giurisprudenza
22.4.4. Differenza tra debito fuori bilancio e passività pregressa
22.5. Le condizioni strutturalmente deficitarie
22.5.1. I parametri di rilevamento
22.5.2. Le conseguenze delle condizioni strutturalmente deficitarie
22.6. Il dissesto finanziario
22.6.1. Il riequilibrio finanziario pluriennale
22.6.2. Il dissesto finanziario
Capitolo XXIII – Il regolamento di contabilità
23.1. Le funzioni ed i contenuti del regolamento di contabilità
23.1.1. L’evoluzione delle funzioni del regolamento di contabilità nell’ordinamento finanziario e contabile
23.1.2. I contenuti del regolamento di contabilità
23.1.3. Le norme che rinviano direttamente o indirettamente al regolamento di contabilità
23.2. Lo schema di regolamento di contabilità
23.2.1. Contenuti e tecnica redazionale
23.2.2. Schema di regolamento di contabilità
Capitolo XXIV – Le competenze ed il ruolo del Ragioniere
24.1. Le competenze del Ragioniere
24.1.1. Il check-up delle competenze del Responsabile del servizio finanziario
24.2. Il ruolo del Ragioniere
24.2.1. L’attuale ruolo del Ragioniere: funzioni e tutele
24.2.2. Il manifesto dei Ragionieri e dei Revisori dell’anno 2018
24.2.3. Le funzioni del Ragioniere ed i principi costituzionali
24.3. I requisiti per ricoprire la posizione di Ragioniere
24.4. La revoca e la rotazione del Ragioniere
24.4.1. L’atto di indirizzo dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali
24.5. Le tutele del Ragioniere per i rischi di debiti fuori bilancio
24.5.1. Come si tutela il Ragioniere dal rischio di debiti fuori bilancio
24.6. Profili di responsabilità del ragioniere
24.6.1. Profili di responsabilità specifici del ragioniere
24.6.2. Attestazione di entrate non veritiere
24.6.3. Cancellazione di residui attivi/riaccertamento dei residui in sede di rendiconto
24.6.4. Accertamenti di entrate future
24.6.5. Rinvio di oneri al futuro
24.6.6. Apposizione del “visto si liquida” su una fattura, senza preventiva assunzione di impegno di spesa
24.6.7. Debiti fuori bilancio
24.6.8. Atti privi di copertura finanziaria
24.6.9. Conseguenze del rilascio del parere e del visto di regolarità contabile
24.6.10. Veridicità dei dati del rendiconto
24.6.11. Ritardati pagamenti
24.6.12. Sovrastima di residui attivi per nascondere un disavanzo
24.6.13. Presenza di “costi impliciti” non adeguatamente evidenziati nei contratti di swap
24.6.14. Assunzioni di personale illegittime
24.6.15. Spese di rappresentanza
24.6.16. Incarichi legali in presenza di avvocatura interna
24.6.17. Utilizzo anticipazioni per effettuare maggiori spese
24.6.18. Il mancato aggiornamento degli inventari
24.6.19. Fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE)
24.6.20. Oneri di urbanizzazione accertamento per cassa
24.6.21. Gli esimenti della significatività e della rilevanza
24.6.22. L’esimente politica e la responsabilità dei funzionari
24.6.23. L’elemento “complessità”
24.6.24. Le connessioni con i profili di responsabilità del segretario dell’ente
24.6.25. Parificazione dei conti annuali degli agenti contabili
24.6.26. Affidamento reiterata consulenza esterna
24.6.27. Autoliquidazioni
24.6.28. Limiti di affidamenti a terzi di attività ragionieristiche
24.6.29. Mancata riscossione dei crediti
24.6.30. La difficoltà di ottenere dagli altri uffici le informazioni utili alla costituzione del FPV
24.6.31. La responsabilità dei funzionari nel periodo emergenziale COVID-19
24.7. Che fa il Ragioniere in caso di squilibri di bilancio?
24.7.1. Se L’Amministrazione spinge per poter spendere di più del dovuto, che fa il Ragioniere?
Capitolo XXV – I bilanci aggiunti
25.1. Il bilancio consolidato
25.1.1. I riferimenti normativi
25.1.2. Le finalità e gli adempimenti generali
25.1.3. I principi, le regole ed i contenuti
25.1.4. Gli enti tenuti ad approvare il bilancio consolidato
25.1.5. Il gruppo amministrazione pubblica
25.1.6. L’area di consolidamento
25.1.7. L’elaborazione del bilancio consolidato
25.1.8. Un esempio di foglio di consolidamento
25.1.9. La relazione sulla gestione e la nota integrativa
25.1.10. Le sanzioni per gli inadempienti
25.1.11. Il rendiconto consolidato
25.2. Il bilancio di mandato
25.2.1. I riferimenti normativi
25.2.2. Le caratteristiche del bilancio di mandato elettorale
25.2.3. La relazione di fine mandato
25.2.4. La relazione di inizio mandato
25.3. Il bilancio ambientale
25.3.1. Le finalità, i contenuti ed i tentativi di introduzione del bilancio ambientale
25.3.2. La contabilità ambientale
25.4. Il bilancio sociale
25.4.1. I riferimenti normativi
25.4.2. Le finalità ed i tentativi di introduzione del bilancio sociale
25.4.3. Il ruolo degli stakeholder
25.4.4. I valori di riferimento e gli obiettivi del bilancio sociale
25.4.5. I contenuti del bilancio sociale
25.4.6. Il processo di rendicontazione sociale
25.5. Il bilancio di genere
25.5.1. I riferimenti normativi
25.5.2. Le finalità ed i contenuti del bilancio di genere
Capitolo XXVI – Le operazioni nei confronti delle partecipazioni
26.1. I rapporti tra ente e organismi partecipati
26.1.1. L’erogazione dei servizi pubblici locali tramite organismi esterni
26.1.2. Il fondo ripiano perdite delle società partecipate
26.1.3. L’accollo dei debiti
26.1.4. L’acquisto di beni e servizi da società partecipate
26.1.5. L’acquisto di partecipazioni
26.1.6. La qualifica di agenti contabili
26.1.7. Le anticipazioni di liquidità alle società partecipate (o concessioni di credito a breve termine)
26.1.8. Gli aumenti di capitale
26.1.9. La concessione di beni
26.1.10. Il conferimento di beni
26.1.11. I contributi ed i trasferimenti in conto capitale
26.1.12. I contributi ed i trasferimenti di parte corrente
26.1.13. I corrispettivi dei contratti di servizio
26.1.14. La costituzione di nuove società
26.1.15. La distribuzione di utili di esercizio
26.1.16. Le fideiussioni e le altre forme di garanzia verso società partecipate
26.1.17. Il finanziamento soci
26.1.18. La fusione di società partecipate
26.1.19. La liquidazione di società partecipate
26.1.20. Il mantenimento e la valutazione della partecipazione
26.1.21. La nomina degli amministratori delle società
26.1.22. Lo scambio di partecipazioni
26.1.23. La scissione di società partecipate
26.1.24. Il recesso
26.1.25. Le ricapitalizzazioni
26.1.26. Le riduzioni di capitale
26.1.27. La vendita di azioni o quote di società partecipate
26.1.28. Le esternalizzazioni di servizi pubblici
26.2. La sintesi degli adempimenti nei confronti delle società partecipate
26.2.1. Il quadro normativo
26.3. La ricognizione annuale delle partecipazioni
26.3.1. Il quadro normativo
26.3.2. Lo schema di delibera di ricognizione annuale delle partecipazioni ex art. 20 d.lgs. 175/2016
Capitolo XXVII – Il regime dei controlli interni
27.1. Le tipologie dei controlli interni
27.1.1. I riferimenti normativi
27.1.2. Le fattispecie dei controlli interni negli enti locali
27.2. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile
27.2.1. I controlli preventivi
27.2.2. I controlli successivi
27.3. I controlli degli equilibri finanziari
27.3.1. Il regime dei controlli degli equilibri finanziari a seguito del d.l. n. 174/2012
27.3.2. L’oggetto ed i contenuti del controllo degli equilibri finanziari
27.4. Il controllo di gestione
27.4.1. I riferimenti normativi
27.4.2. Le finalità e la definizione del controllo di gestione
27.4.3. Le modalità di applicazione del controllo di gestione
27.4.4. Gli indicatori e il benchmarking
27.4.5. Il referto annuale
27.4.6. La possibilità di disapplicare gli artt. 197 e 198 del Tuel
27.4.7. L’invio del referto annuale alla Corte dei conti
27.5. Il controllo strategico
27.5.1. I riferimenti normativi
27.5.2. I soggetti tenuti al controllo strategico
27.5.3. Le finalità e le caratteristiche
27.6. I controlli sulle società partecipate
27.6.1. I riferimenti normativi
27.6.2. I soggetti tenuti al controllo
27.6.3. Le finalità e le caratteristiche
27.7. I controlli di qualità
27.7.1. I riferimenti normativi
27.7.2. I soggetti tenuti al controllo di qualità
27.7.3. Le finalità e le caratteristiche
27.8. I controlli dell’organo di revisione
27.8.1. I riferimenti normativi
27.8.2. Le tipologie e le fattispecie dei controlli dell’Organo di revisione
27.8.2.1. Parere sugli schemi del bilancio di previsione approvati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del Consiglio
27.8.2.2. Parere sulla presentazione del documento unico di programmazione (DUP)
27.8.2.3. Parere sul piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari
27.8.2.4. Parere sull’applicazione dei tributi locali
27.8.2.5. Questionario sul bilancio di previsione per la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti
27.8.2.6. Pareri sulle proposte di delibere di variazioni di bilancio, escluse quelle attribuite alla competenza della Giunta, del Responsabile finanziario e dei dirigenti
27.8.2.7. Parere sulla proposta di delibera di assestamento del bilancio ex art. 175, comma 8, del Tuel
27.8.2.8. Parere sulla proposta di delibera della verifica degli equilibri di bilancio ex art. 193 del Tuel
27.8.2.9. Vigilanza sugli equilibri di bilancio dell’ente e degli organismi esterni (società partecipate, fondazioni, istituzioni ecc.)
27.8.2.10. Comunicazione ai revisori degli atti privi di copertura finanziaria
27.8.2.11. Referto al Consiglio su gravi irregolarità di gestione e denunce agli organi giurisdizionali
27.8.2.12. Parere sulle proposte di deliberazione di riconoscimento di debiti fuori bilancio
27.8.2.13. Parere sulle proposte di deliberazione di transazioni
27.8.2.14. Asseverazione del prospetto debiti/crediti tra ente e proprie società partecipate
27.8.2.15. Parere sulla proposta di delibera di Giunta di riaccertamento dei residui
27.8.2.16. Verifica del fondo contenzioso e del fondo passività potenziali
27.8.2.17. Parere sugli schemi del rendiconto approvati dalla Giunta e sottoposti all’approvazione del Consiglio
27.8.2.18. Questionario sul rendiconto per la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti
27.8.2.19. Parere sulla proposta di delibera di approvazione del bilancio consolidato ex art. 233-bis del Tuel
27.8.2.20. Verifiche ordinarie di cassa e di tesoreria
27.8.2.21. Verifica straordinaria di cassa
27.8.2.22. Verifiche degli agenti contabili, ex art. 223 del Tuel
27.8.2.23. Parere sulla proposta di delibera di approvazione o modifica del regolamento di contabilità
27.8.2.24. Parere sulle proposte di delibera di approvazione o modifica del regolamento di economato, provveditorato e patrimonio
27.8.2.25. Parere sulle modalità di gestione dei servizi pubblici
27.8.2.26. Parere sulla costituzione o partecipazione a organismi esterni
27.8.2.27. Parere sulle proposte di delibere di ricorso all’indebitamento e di strumenti di finanza innovativa
27.8.2.28. Parere sulle proposte di deliberazione di rinegoziazione dei mutui
27.8.2.29. Certificazione sulla contrattazione integrativa decentrata
27.8.2.30. Parere sul piano triennale dei fabbisogni di personale
27.8.2.31. Asseverazione dell’equilibrio del bilancio in caso di assunzioni di personale
27.8.2.32. Conto annuale del personale
27.8.2.33. Parere sulla proposta di ricognizione delle partecipazioni
27.8.2.34. Controllo su aziende speciali e istituzioni
27.8.2.35. Rideterminazione piante organiche a seguito di trasferimenti di personale derivanti da costituzione o trasformazioni di società o altri organismi
27.8.2.36. Esternalizzazioni di servizi
27.8.2.37. Certificazione della relazione di fine mandato
27.8.2.38. Spese di rappresentanza
27.8.2.39. Controlli sui vincoli di alcune tipologie di spesa
27.8.2.40. Relazione sullo stato di dissesto
27.8.2.41. Adempimenti e verifiche fiscali
27.8.2.42. Vigilanza sui contratti di servizio
27.8.2.43. Certificazione del costo di taluni servizi per gli enti locali strutturalmente deficitari
27.8.2.44. Certificazione dei risparmi dei buoni pasto non utilizzati nel 2020 (periodo COVID-19)
27.8.2.45. Vigilanza sul controllo di regolarità amministrativa del Segretario
27.8.2.46. Mancati controlli dell’Organo di revisione - responsabilità
27.8.3. L’elevata conflittualità tra revisori e organi dell’ente
27.8.4. Le procedure disciplinari degli Ordini professionali in caso di inadempienze dei revisori
27.8.5. Le condizioni di proroga dell’incarico dei revisori
27.9. Il controllo successivo del Segretario non è controllo contabile
27.10. Il controllo dei consiglieri comunali
27.10.1. Il diritto di accesso dei consiglieri alle procedure contabili
27.10.2. Il diritto di accesso alle determinazioni
27.10.3. Il diritto di accesso verso le società partecipate
27.10.4. Il diritto di accesso alla banca dati SIOPE
27.10.5. Il diritto di accesso ed il diritto di riservatezza in tema di buoni spesa
Capitolo XXVIII – I controlli esterni
28.1. I controlli esterni sulla gestione degli enti locali
28.1.1. I riferimenti normativi
28.1.2. L’evoluzione dei controlli esterni
28.1.3. I controlli sulla gestione da parte del Prefetto
28.1.4. I controlli sulla gestione da parte della Corte dei conti
28.1.4.1. Verifiche sulla sana gestione ex art. 7 della l. 131/2003
28.1.4.2. Verifica del funzionamento dei controlli interni - Referto annuale del sindaco
28.1.4.3. Controlli sul referto del controllo di gestione
28.1.4.4. Sanzioni per inadeguatezza dei controlli interni
28.1.4.5. Verifiche sulla regolarità della gestione tramite i Servizi ispettivi di finanza pubblica
28.1.4.6. Questionari per gli organi di revisione economico finanziaria ex art. 1, c. 166, l. 266/2005
28.1.4.7. Controlli ex art. 148-bis del Tuel
28.1.4.8. Procedure in caso di riscontro di irregolarità
28.1.4.9. Acquisizione dei rendiconti degli enti locali
28.1.4.10. Verifiche sull’applicazione delle misure di razionalizzazione della spesa pubblica
28.1.4.11. Controlli sul bilancio consolidato
28.1.4.12. Il giudizio sui conti degli agenti contabili
28.1.4.13. Controllo sui provvedimenti di riconoscimento dei debiti fuori bilancio
28.1.4.14. Controllo sulle segnalazioni obbligatorie del Ragioniere ex art. 153 Tuel
28.1.4.15. Il controllo sulle spese di rappresentanza
28.1.4.16. Controllo sul conto di tesoreria
28.1.4.17. Controlli sulle procedure di riequilibrio e dissesto
28.1.4.18. Relazione annuale al Parlamento
28.1.4.19. I pareri della Corte dei conti
28.1.5. I controlli sulla gestione da parte del MEF
28.1.6. I controlli sulla gestione da parte del Ministero dell’interno
Capitolo XXIX – I quadri riepilogativi
29.1. La mappa degli adempimenti con tempi e riferimenti normativi
Glossario e indice analitico
Il volume è una trattazione semplice ed esaustiva di tutti gli argomenti fondamentali di Informatica (gli stessi richiesti anche per il conseguimento dell'ECDL " Patente Europea del Computer), una guida operativa all'utilizzo degli strumenti informatici. Il Manuale espone in maniera chiara e approfondita tutti gli argomenti richiesti durante le prove dei concorsi pubblici.
La prima parte analizza l'architettura dei calcolatori, la rappresentazione dell'informazione, le reti, il Web e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
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Nella sezione online collegata al libro è presente un simulatore di quiz per ripassare gli argomenti di studio e esercitarsi alle prove.
Il volume, si avvale di specifici accorgimenti didattici: l'uso del grassetto facilita la memorizzazione di concetti e parole chiave; numerose esemplificazioni e illustrazioni agevolano la comprensione del testo. L'opera è aggiornata ai più recenti sistemi operativi.
AUTORE Luciano Manelli Innovation Manager, Software Engineer, professionista certificato e autore di pubblicazioni tecniche, è docente a contratto presso il Politecnico di Bari e in precedenza presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Linkedin: https://www.linkedin.com/in/lucianomanelli/ Instagram: https://www.instagram.com/lucianomanelli/
Il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale nasce con il D.L. n.174/2012 a cui, a pochi mesi di distanza, sono seguite le prime linee guida della Sezione delle Autonomie (deliberazione n.16/2012) con lo scopo di orientare la Commissione di stabilità finanziaria degli enti locali e le Corti dei conti regionali, alle opportune misure di verifica dei piani presentati per giudicarne la congruità. Nonostante il passaggio ai nuovi principi della contabilità armonizzata, avviata sin dal 2015, che ha richiesto agli enti locali di modificare in modo sostanziale la documentazione contabile a disposizione, si è dovuto attendere sino al 26 aprile 2018 (G.U. n. 105 del 8/05/2018) affinché le linee guida della Sezione delle Autonomie venissero aggiornate (deliberazione n. 5/2018). Il presente volume ha come primo obiettivo quello di analizzare i contenuti delle nuove linee guida recentemente pubblicate, nonché di effettuare una puntuale analisi del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, partendo dal suo iniziale esordio fino ad oggi, esaminando le varie fasi di intervento del legislatore e dei molteplici interventi delle Corti regionali e delle Sezioni Riunite al fine di offrire al lettore i necessari punti di riferimento, evidenziare le criticità e suggerire le opportune soluzioni. Il volume è inoltre stato aggiornato alle recenti vicende della Sentenza n.18/2019 della Corte Costituzionale che ha dichiarato lillegittimità costituzionale dellart. 1, c. 714, della L. 28 /12/2015, n. 208, nella parte in cui ha permesso agli enti locali in riequilibrio di avvalersi della facoltà di inserire la cancellazione dei residui attivi prima del passaggio alla contabilità armonizzata, ripartendo gli importi al di fuori della durata del piano di riequilibrio (10 anni) utilizzando una ripartizione più ampia offerta dal passaggio alla contabilità armonizzata (30 anni), nonché alle misure riparatorie contenute nella recente L. 28 giugno 2019, n.58 di conversione con modificazioni del cosiddetto decreto crescita n. 34/2019. Lopera consente di avere adeguata contezza delle problematiche legate alla crisi finanziaria, situazione da cui nessun ente locale può ritenersi indenne. Gli argomenti trattati affrontano in dettaglio aspetti di particolare complessità, come ad esempio il trattamento dei debiti fuori bilancio, delle passività potenziali e le varie forme di criticità latenti, supportando il lettore con ricchi riferimenti giurisprudenziali e soluzioni pratiche particolarmente utili per la risoluzione operativa delle varie problematiche che si possono presentare. Le indicazioni qui contenute consentono agli amministratori locali, ai Collegi dei revisori dei conti, ai responsabili finanziari, ai dirigenti ed in generale a tutti gli operatori anche esterni allente (creditori, banche, fornitori) di analizzare tutte le possibili criticità finanziarie in cui possono incorrere i comuni e di fornire soluzioni pratiche supportate da un approccio strutturato che si basa sulla esperienza specifica degli autori e sulla conoscenza di una normativa ancora oggi particolarmente complessa. Vincenzo Giannotti, Dirigente del settore gestione risorse umane e finanziare di Comune capoluogo di Provincia, dottore commercialista e revisore enti locali, autore di libri e di numerose pubblicazioni, direttore del sito bilancioecontabilita.it Enzo Cuzzola, Esperto in fiscalità degli Enti pubblici, consulente e revisore di Enti locali, autore di numerose pubblicazioni Documentazione on line: Commento sullimpatto delle sentenze della Corte Costituzionale n. 18/2019 e 105/2019 Simulazione di maggiori entrate e di riduzione delle spese Simulazione di conto consuntivo e bilancio del primo periodo di riferimento del piano Esempio di piano di riequilibrio finanziario pluriennale Deliberazione di Consiglio comunale di ricorso e di approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale Segnalazioni bibliografiche: Gli equilibri di bilancio degli enti locali Analisi di tutti gli equilibri del sistema di bilancio degli enti locali, M. Quecchia I controlli interni ed esterni nellamministrazione locale, M. Barbiero
