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Approvata con Decreto del Ministero del Lavoro del 07.07.2023 la modulistica dedicata agli enti del Terzo settore per proporre specifici progetti di recupero, meritevoli di ricevere le erogazioni liberali rientranti nell’agevolazione fiscale conosciuta come "social bonus", nonché quella relativa alla rendicontazione delle spese sostenute dagli enti del Terzo settore con le risorse finanziarie acquisite mediante le erogazioni liberali effettuate a sostegno dei medesimi progetti.
Ricordiamo che il Social Bonus consiste in un credito di imposta pari al 65%, per le erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche, e del 50% per quelle devolute da enti o società.
Sono ammesse al credito d'imposta le erogazioni liberali destinate ed utilizzate per sostenere il recupero delle seguenti categorie di beni assegnati agli enti del Terzo settore:
Gli enti del Terzo settore titolari dei progetti di recupero ammessi, devono trasmettere con cadenza trimestrale al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
A conclusione dei lavori, gli enti medesimi devono trasmettere il rendiconto finale accompagnato da copia del certificato di collaudo finale di cui all'articolo 23, comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, nonche' dalla dichiarazione resa dal legale rappresentante dell'ente titolare del progetto, ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante la conformita' degli interventi realizzati alla normativa vigente, in forza dei titoli abilitativi in materia edilizia, culturale e paesaggistica con l'indicazione dei relativi estremi.
In allegato:
Approvati con Decreti direttoriali di approvazione, ai sensi dell'art. 47 comma 5 del CTS, i modelli standard di statuto predisposti dalle Reti associative a uso degli enti a esse aderenti, che qui alleghiamo.
L'utilizzo di statuti conformi ai modelli standard approvati, da parte degli enti aderenti alle reti, consente a questi ultimi di beneficiare di termini procedimentali ridotti per l'iscrizione al RUNTS, in quanto l'ufficio del RUNTS competente per territorio deve soltanto verificare la regolarità formale della documentazione presentata, procedendo poi entro 30 giorni a iscrivere l'ente nel RUNTS.
Ricordiamo che l'Avviso pubblico n. 34/5549 del 2 maggio 2023, adottato dalla Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese, indirizzato alle reti associative iscritte nella sezione e) del RUNTS ha fornito indicazioni per la presentazione dei modelli standard di statuto da esse predisposti, ai fini della approvazione ministeriale.
Le reti associative iscritte nella sezione e) del RUNTS possono presentare istanza per l’approvazione dei modelli standard di statuto utilizzando lo schema di domanda allegato all'Avviso pubblico n. 34/5549 del 2 maggio 2023, adottato dalla Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese (mod. “istanza per l’approvazione del modello standard di statuto”), avendo cura di trasmettere lo statuto tipizzato in formato word e pdf.
Ricordiamo che l'Avviso pubblico n. 34/5549 del 2 maggio 2023, adottato dalla Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese, indirizzato alle reti associative iscritte nella sezione e) del RUNTS ha fornito indicazioni per la presentazione dei modelli standard di statuto da esse predisposti, ai fini della approvazione ministeriale (Scarica qui i Modelli standard di Statuti ad oggi approvati).
L'utilizzo di statuti conformi ai modelli standard approvati, da parte degli enti aderenti alle reti, consente a questi ultimi di beneficiare di termini procedimentali ridotti per l'iscrizione al RUNTS, in quanto l'ufficio del RUNTS competente per territorio deve soltanto verificare la regolarità formale della documentazione presentata, procedendo poi entro 30 giorni a iscrivere l'ente nel RUNTS.
Al fine di velocizzare i procedimenti garantendo a tutte le reti associative interessate di avviare le attività di standardizzazione, beneficiando nel contempo di una modellistica via via consolidantesi, a vantaggio della generalità degli enti, ciascuna istanza dovrà riguardare un unico modello di statuto; la rete interessata potrà sottoporre all’approvazione ministeriale un ulteriore modello successivamente alla definizione della precedente istanza; in ogni caso, per ciascuna rete associativa sarà preso in esame un modello di statuto alla volta.
Le istanze, compilate utilizzando lo specifico schema in allegato, sottoscritte digitalmente dal rappresentante legale della rete associativa e corredate del modello standard di statuto da sottoporre all’approvazione ministeriale (in word e pdf), devono essere trasmesse - esclusivamente tramite PEC - al seguente indirizzo: [email protected]
