Il prospetto delle società di comodo nel quadro RS del modello Redditi - La Circolare del Giorno n. 212 del 09.10.2025

La disciplina relativa alle c.d. “società di comodo” porta all’effettuazione del test di operatività, che confronta i ricavi minimi presunti con i ricavi effettivi; se questi ultimi sono inferiori a quelli presunti la società è di comodo e si determina il reddito minimo, che sarà la base di calcolo per le imposte dovute (oltre ad altre limitazioni in ambito IVA e alla maggiorazione dell’aliquota Ires).

L’art. 20 del D.Lgs 192/2024 ha introdotto alcune modifiche alla disciplina in esame. In particolare, le aliquote che determinano i ricavi minimi sono ridotte del 50%, così come le aliquote che determinano il reddito minimo presunto.

Le modifiche riguardano già le dichiarazioni dell’anno imposta 2024.

Indice

1. Premessa
2. Test operatività
3. Cause disapplicazione ed esclusione

Nuovo conto termico 3.0: chi accede, cosa finanzia e come richiederlo - La Circolare del Giorno n. 211 del 08.10.2025

Nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26.09.2025 è stato pubblicato il Decreto MASE 07.08.2025, recante la regolamentazione del c.d. “Conto Termico 3.0”.

Il provvedimento entrerà in vigore nei giorni di Natale, rinnovando lo strumento agevolativo e mettendo a disposizione 900 milioni di euro all’anno (400 dei quali per la Pubblica Amministrazione), con percentuali di copertura che arrivano fino al 100% per alcune categorie di edifici pubblici e che si attestano in media al 65% per i privati.

Indice

1. Premessa
2. Risorse a disposizione e finalità
3. Interventi agevolabili
4. Spese ammissibili
5. Misura del contributo
6. Come richiedere l’agevolazione

Società di comodo: campo di applicazione - La Circolare del Giorno n. 210 del 07.10.2025

La disciplina delle società c.d. “non operative”, a cui sono soggette tutte le società commerciali, residenti o non residenti ma aventi stabile organizzazione nel territorio dello Stato, mira a contrastare l’uso di società formalmente costituite ma prive di una reale attività economica.

Lo status di “società di comodo” viene verificato tramite il “test di operatività”, che si effettua nel quadro RS del modello Redditi e le società considerate di comodo affrontano penalizzazioni fiscali significative, come maggiorazioni d’imposta, limitazioni sulle perdite nonché sulla possibilità di utilizzare ovvero richiedere a rimborso l’eventuale credito IVA spettante.

Esistono tuttavia cause di esclusione, di disapplicazione automatica e condizioni oggettive che consentono la non applicazione della citata disciplina.

Indice

1. Premessa
2. Campo di applicazione
3. Cause di esclusione
4. Cause di esclusione nel modello redditi sc 2025
5. Cause di disapplicazione automatiche
6. Cause di disapplicazione automatiche nel modello redditi sc 2025
7. Disapplicazione per “situazioni oggettive”

Modello 730/2025 integrativo entro il 25 ottobre - La Circolare del Giorno n. 209 del 06.10.2025

Entro il 25.10.2025 (termine che slitta al 27 ottobre in quanto il 25 è domenica) il contribuente che, dopo aver presentato regolarmente il modello 730/2025, si accorge che i dati in esso esposti sono errati o incompleti, può provvedere alla loro correzione o integrazione presentando un modello 730/2025 Integrativo.

È possibile che, con la suddetta correzione/integrazione del modello 730/2025 originario, rispetto al modello originario si verifichi:

• un maggior credito, un minor debito (correzione/integrazione a favore del contribuente) o un’imposta invariata;
• la modifica/integrazione dei soli dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio;
• sia un maggior credito o un minor debito o un’imposta invariata sia la modifica/integrazione dei dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio.

Indice

1. Premessa
2. Correzioni a favore o a sfavore
3. Dichiarazione integrativa a favore – Codice 1
4. Dati del sostituto errati – Codice 2
5. Dati del sostituto errati e dichiarazione integrativa a favore – Codice 3
6. Adempimenti intermediario
7. Le correzioni a favore del fisco  

Permessi ex Legge 104/1992: dalla Cassazione indicazioni sul corretto utilizzo delle assenze - La Circolare del Giorno n. 208 del 03.10.2025

L’art. 33, comma 3 della Legge 104/1992 riconosce al lavoratore dipendente pubblico o privato la possibilità di assentarsi, anche in maniera continuativa, in misura non superiore a 3 giorni mensili, con retribuzione a carico dell’INPS e contribuzione figurativa.

Il diritto è giustificato dalle esigenze di cura e assistenza di persone con disabilità in situazione di gravità:

• non ricoverate a tempo pieno,
• che abbiano un legame parentale con il soggetto beneficiario.

Sulle modalità di fruizione dei permessi si sono espresse nel tempo numerose sentenze della Corte di Cassazione, tanto sul concetto di assistenza al familiare quanto sulle conseguenze legate ad un utilizzo fraudolento dei permessi.

Indice

1. Premessa
2. Accesso ai permessi e condizioni di fruizione
3. L’assistenza al familiare non deve avvenire obbligatoriamente nel corso dell’orario di lavoro
4. Legittimo il controllo degli investigatori sull’utilizzo fraudolento dei permessi
5. L’utilizzo fraudolento dei permessi espone il dipendente al rischio di licenziamento per giusta causa
6. Tabella riepilogativa

Il credito di imposta transizione 5.0 nel modello Redditi 2025 - La Circolare del Giorno n. 206 del 02.10.2025

Il credito di imposta dedicato alla Transizione 5.0, ossia agli investimenti in beni 4.0 effettuati nell’anno 2024 che comportino anche una riduzione dei consumi energetici, va esposto nel quadro RU della dichiarazione dei redditi 2025.

Indice

1. Premessa
2. Credito di imposta transizione 5.0
3. Esposizione in dichiarazione dei redditi
4. Esempio di compilazione
5. Procedura e controlli

Lavoro intermittente o a chiamata (“job on call”) - La Circolare del Giorno n. 207 del 02.10.2025

Fra le varie tipologie di contratti flessibili, il contratto intermittente o a chiamata, è una tipologia di rapporto di lavoro subordinato con caratteristiche particolari, in quanto si basa su prestazioni lavorative svolte in modo discontinuo.

Indice

1. Premessa
2. Requisiti
3. Limiti
4. Adempimenti
5. Fac-Simile UNI-Intermittente
6. Divieti
7. Aspetti economici-previdenziali
8. Sanzioni

L’adeguata verifica della clientela: nuove regole tecniche del CNDCEC - La Circolare del Giorno n. 205 del 01.10.2025

In data 16.01.2025 il CNDCEC ha pubblicato la versione definitiva dell’aggiornamento delle Regole tecniche previste ai fini dell’adempimento degli obblighi antiriciclaggio da parte dei professionisti.

Vediamo di seguito quanto previsto dalla Regola Tecnica n. 2 relativa all’adeguata verifica della clientela.

Indice

1. Premessa
2. Valutazione del rischio inerente
3. Valutazione del rischio specifico
4. Prestazioni professionali
5. Adeguata verifica ordinaria
6. Adeguata verifica semplificata 
7. Adeguata verifica rafforzata   

La rendicontazione di sostenibilità nel bilancio dell’impresa: soggetti obbligati e nuove scadenze - La Circolare del Giorno n. 202 del 26.09.2025

Il D. Lgs. 125/2024 ha recepito in Italia la Direttiva (UE) 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), introducendo nuove regole sull’informativa di sostenibilità nel bilancio d’impresa. Tale Decreto definisce in modo puntuale il contenuto minimo della dichiarazione da includere nella relazione sulla gestione, individua i soggetti obbligati e stabilisce le relative scadenze.

Il legislatore europeo è poi intervenuto proponendo talune semplificazioni agli obblighi previsti dalla CSRD al fine di alleggerire gli oneri amministrativi per le imprese: l’intervento è noto come “Omnibus Package”, e nell’ambito di tale pacchetto la Commissione Europea ha adottato la Direttiva (UE) 2025/794, che ha differito di due anni le scadenze per l’applicazione effettiva della CSRD. In Italia, queste nuove tempistiche sono state recepite dalla Legge 118/2025.

Di seguito vengono illustrate le principali modifiche al quadro normativo della rendicontazione di sostenibilità per le imprese italiane.

Indice

1. Premessa
2. Quadro d’insieme degli emendamenti alle disposizioni del D. Lgs 125/2024
3. Soggetti obbligati e nuove scadenze CSRD
4. Definizione di Gruppo
5. Il nuovo comma 4 dell’art. 123-bis TUF
6. Più tempo per l’adeguamento dell’informativa societaria

Il credito ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design nel quadro RU - La Circolare del Giorno n. 201 del 25.09.2025

Il credito d’imposta ricerca e sviluppo (R&S), ricerca tecnologica e design e ideazione estetica è stato introdotto dalla “Legge di Bilancio 2020” (art. 1, commi 198-206 della Legge 160/2019) e poi più volte prolungato e rivisto da successive norme.

L’agevolazione mira a sostenere la competitività delle aziende, a prescindere dal settore di appartenenza o dalla dimensione, favorendo gli investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione ed ideazione.

Il credito d’imposta deve essere opportunatamente indicato nei modelli dichiarativi (quadro RU) nell’anno di sostenimento dei costi e in quelli successivi fino al completo utilizzo dello stesso.

Indice

1. Premessa
2. Attività ammissibili e misura del credito
3. Aspetti contabili
4. Certificazione credito
5. Dichiarazione redditi – quadro RU