Concordato preventivo, accordi di ristrutturazione, transazione fiscale e “cram down” - La Circolare del Giorno n. 45 del 17.02.2022

La transazione fiscale rappresenta una possibilità offerta ai contribuenti per risolvere i problemi con il fisco nell’ambito di situazioni di insolvenza. La procedura, nella sua attuale forma, è stata introdotta mediante l’inserimento nella legge fallimentare dell’art. 182-bis, a opera del D.L. 14.03.2005, n. 35 (conv. con modificazioni dalla L. 14.05.2005, n. 80).

Essa trova applicazione nell’ambito delle procedure di concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione dei debiti, ma – come si dirà – ne è stata promossa un’applicazione “estensiva” ricomprendendo ulteriori procedure volte alla soddisfazione dei creditori, come il concordato fallimentare.

Facendo prevalere le ragioni della prosecuzione dell’impresa e della comparazione con l’alternativa liquidatoria, il legislatore ha previsto che le suddette procedure possano essere omologate dai Tribunali anche in assenza di un voto favorevole da parte dell’amministrazione finanziaria.

Indice

1. Transazione fiscale
2. Condizioni
3. Imposte transabili
4. Presentazione della domanda
5. Adempimenti dell’ufficio
6. Adempimenti dell’ADR
7. Versamenti
8. Pagamento dilazionato
9. Transazione IVA
10. Cram down
11. Orientamenti dei tribunali
12. Valutazione da compiere
13. Risoluzione di diritto
14. Il nuovo codice
15. Crediti privilegiati e chirografari
16. Concordato fallimentare

Ruolo e nomina del negoziatore della crisi d’impresa - La Circolare del Giorno n. 224 del 26.10.2021

Con il D.L. 118/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 202 del 24/08/2021 e in vigore dal 25/08/2021, sono state introdotte importanti novità in merito alla crisi d’impresa. La disciplina è stata poi in parte modificata a seguito della conversione in legge del Decreto, con Legge 147/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 254 del 23/10/2021.

In una precedente Circolare erano state approfondite le principali novità introdotte dal D.L. 118/2021 e specificamente le principali caratteristiche relative al nuovo strumento denominato “composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”.

Nella presente circolare verranno analizzate le principali caratteristiche relative all’esperto che l’impresa in crisi dovrà nominare al fine di poter vagliare un percorso di risanamento condiviso.

Inoltre, si cercherà di fornire un supporto in merito alle modalità tecniche di svolgimento dell’iter relativo alle modalità di nomina dell’esperto attraverso l’utilizzo della piattaforma, che verrà prossimamente messa a disposizione dalle Camere di Commercio di ciascun capoluogo di Regione.

Infine, alcuni cenni in merito alla determinazione del compenso dell’esperto e alla fase di conclusione del lavoro (con l’eventuale successo o insuccesso del suo operato).

Indice

1. La nuova figura dell’esperto introdotta dal d.l. 118/2021
2. Modalità di nomina dell’esperto
3. Compenso dell’esperto
4. Conclusione dell’incarico: esito positivo o negativo?

Il D.L. 118/2021 e le novità in materia di crisi d’impresa - La Circolare del Giorno n. 206 del 5.10.2021

Con il D.L. 118/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 202 del 24/08/2021 e in vigore dal 25/08/2021 sono state introdotte importanti novità in merito alla crisi d’impresa.

Come novità di interesse viene segnalato il rinvio dell’entrata in vigore del Codice della crisi al 16.05.2022 e il rinvio relativo all’entrata in vigore delle misure relative alle procedure di allerta e composizione assistita della crisi d’impresa al 31.12.2023.

Inoltre, è stato introdotto un nuovo istituto denominato “composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”, il quale prevede la nomina di un esperto selezionato da un apposito elenco tenuto dalle Camere di Commercio territorialmente competenti, con lo scopo di anticipare i segnali di crisi e proporre un percorso guidato di risanamento dell’impresa. L’obiettivo di tale procedura di composizione negoziata è proprio quello di fornire all’imprenditore uno strumento in grado di anticipare la crisi prima che la stessa diventi conclamata e sfoci in una procedura concorsuale a volte irreversibile.

Infine, sono stati introdotti nuovi obblighi in capo all’organo di controllo e parziali modifiche alla procedura di accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182 L.F.

In una circolare di prossima pubblicazione verranno analizzate le caratteristiche dell’esperto in relazione ai requisiti da possedere e alle modalità di funzionamento della piattaforma telematiche che verrà predisposta dal Ministero di Giustizia.

Indice

1. le principali novità del d.l. 118/2021
2. composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
3. misure premiali concesse all’imprenditore nel caso di accesso alla composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
4. conclusione della procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
5. altre novità introdotte dal d.l. 118/2021

Codice della crisi d’impresa - La Circolare del Giorno n. 75 del 29.03.2021

La materia relativa alla gestione delle imprese insolventi nella prospettiva del loro risanamento e/o della soddisfazione dei creditori e degli altri soggetti interessati, storicamente “codificata” dalla c.d. Legge fallimentare (R.D. 16.03.1942, n. 267), è stata completamente rivista e adeguata ai nostri tempi nel nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (CCII) di cui al D.Lgs. 12.01.2019, n. 14, emanato in attuazione della L. 19.10.2017, n. 155.

Il nuovo testo normativo sulle procedure concorsuali, la cui entrata in vigore è fissata all’01.09.2021, introduce le nuove procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, finalizzate ad una rilevazione tempestiva dello stato di crisi dell'impresa mediante una diagnosi precoce e alla sollecita adozione delle misure più idonee alla sua composizione.

In tale modo, si consente di intervenire prima che lo stato di difficoltà in cui versa l'impresa diventi irreversibile, salvaguardando la continuità aziendale e gli interessi delle parti interessate.

Indice

1. Aspetti generali
2. Emergenza Covid
3. Decreto correttivo
4. Crisi e insolvenza
5. Indicatori della crisi
6. Indici di allerta
7. Procedura di allerta e di regolazione
8. Strumenti di allerta: applicazione
9. Esclusioni
10. Differimento degli obblighi
11. OCRI e OCC
12. Direttiva UE

Trasformazione DTA in credito d’imposta a seguito di cessione dei crediti deteriorati - La Circolare del Giorno n. 255 del 27.11.2020

La circolare in oggetto approfondisce lo speciale regime previsto all’art. 44-bis, D.L. 34/2019, operante in caso di cessione dei crediti deteriorati. La disposizione concede la possibilità alle imprese societarie di convertire in credito d’ imposta le attività per imposte anticipate (stanziate o non) a fronte di perdite fiscali ed eccedenze ace non ancora utilizzate.

Indice

1. Quadro normativo
2. Il meccanismo di trasformazione previsto dall’art.44-bis, D.l., 34/2019
3. Presupposto oggettivo: cessione dei crediti deteriorati
4. Ambito soggettivo di applicazione
5. Misura del credito d’ imposta
6. Modalità di utilizzo
7. Esercizio dell’opzione

La responsabilità degli amministratori e la liquidazione del danno - La Circolare del Giorno n. 254 del 04.12.2019

Il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (di seguito CCII) con l’articolo 378 ha modificato la responsabilità degli amministratori delle società a responsabilità limitata introducendo il comma 6 nell’articolo 2476 del codice civile che prevede che: “gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l'inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale. L'azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti”.

Lo stesso articolo 378 ha introdotto il comma 3 nell’articolo 2486 del codice civile prevedendo un nuovo metodo di determinazione del danno dato dalla differenza dei netti patrimoniali.

Indice

1. La modifica dell’articolo 2086 del codice civile
2. La modifica dell’articolo 2476 del codice civile
3. La liquidazione del danno secondo il nuovo articolo 2486  del codice civile